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Una settimana fa andava definitivamente in archivio il Gran Premio d’Italia 2024, vinto a cinque anni di distanza dalla prima volta da Charles Leclerc. La Formula 1 si è goduta un weekend di pausa in attesa di tornare in pista a Baku dove si terrà il 17esimo appuntamento stagionale, il GP d’Azerbaijan. Il monegasco della Scuderia Ferrari, però, si è goduto il suo tempo libero a bordo dei kart partecipando alla maratona di 48 ore organizzata dall’Associazione Jules Bianchi a Le Castellet per ricordare proprio il pilota tragicamente scomparso dopo un incidente mortale a Suzuka nel 2014.
Charles Leclerc e Jules Bianchi hanno un filo rosso che li lega da quando si sono conosciuti, uno era un bambino e l’altro un ragazzino che passava le giornate a casa del suo migliore amico, Lorenzo, fratello maggiore di Leclerc. Uno inseguiva il sogno di diventare un pilota, dal primo kart con il padre Hervé a Brignoles, mentre il secondo si affermava nel mondo della Formula 1. Leclerc è stato cresciuto da Bianchi nel mondo del motorsport, ma quando l’avventura del francese si è tragicamente interrotta sotto la pioggia di quel fatidico Gran Premio del Giappone a Suzuka nel 2014, il monegasco ha proseguito il sogno, portandolo a termine. Jules avrebbe dovuto presto correre in Ferrari essendo membro della loro Academy per giovani piloti, uno tra i primi insieme a Sergio Perez, e Charles ci è riuscito cinque anni dopo, nel 2019.
Un filo rosso che non si è mai spezzato, con il numero #16 di Maranello impegnato a ricordare l’amico che ormai non c’è più con il suo numero #17 sempre presente del design del suo casco, con cui ha anche omaggiato Jules Bianchi quest’anno proprio a Suzuka. Non solo, aneddoti che sembrano oggi una carezza che lenisce il dolore lasciato nei cuori di chi amava Jules, suo padre Philippe in primis. E la dedica al taglio del traguardo del Gran Premio di Montecarlo, per lui e papà Hervé, che dall’alto guardavano l’impresa di Charles Leclerc, il primo monegasco della storia a vincere il suo appuntamento di casa in Formula 1. Gesti che mantengono sempre viva la memoria di Jules. Non è un caso, infatti, che il pilota della Rossa abbia deciso di aiutare l’Associazione Jules Bianchi, fondata a gestita dalla sua famiglia, che ha organizzato una maratona sui kart questo weekend al Paul Ricard a Le Castellet.
42 ore, 19 minuti e 50 secondi, ispirandosi alle maratone degli antichi giochi olimpici di 42,195 km, di kart che si sono dati battaglia sulla pista francese in memoria di Jules Bianchi. Bandiera verde venerdì 6 settembre e bandiera a scacchi domenica 8 settembre, senza mai fermarsi nonostante la pioggia battente che si è riversata su Le Castellet. Sono stati ben 50mila euro quelli raccolti e donati all’Associazione. E la gara è stata vinta, per la seconda volta consecutiva, dalla squadra di Leclerc, che si è alternato alla guida con i suoi amici più stretti, Riccardo Beretta, Antoine Truchet, Nico Noaro, e Thomas Cretot. Presenti anche Isack Dadjar, pilota del programma Junior della Red Bull e attualmente in testa alla classifica di Formula 2, Sami Meguetounif, pilota del team Trident in Formula 3, e Norman Nato, pilota di Formula E impegnato anche nel WEC con il team Jota.