F1. Le tappe più importanti del passaggio Hamilton in Ferrari: veramente tutto è avvenuto in un bagno?

F1. Le tappe più importanti del passaggio Hamilton in Ferrari: veramente tutto è avvenuto in un bagno?
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Lewis Hamilton racconta i due momenti più importanti ed emozionanti del suo passaggio in Ferrari, tutti avvenuti dentro un bagno
2 marzo 2025

40 anni, sette titoli mondiali, diciotto stagioni in Formula 1 e spaventato da uno stallone nero e lucente di nome Aroma. Eppure, adesso Lewis Hamilton si trova a domarli i Cavallini Rampanti, ma quelli della sua SF-25. “Merda, sono nervoso” così si è presentato al #44 in uno studio di Londra dove ha posato, insieme ad Aroma, per la copertina del Time prima di partire in direzione Bahrain per i test prestagionali.

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Proprio mentre era impegnato in pista per la tre giorni sul tracciato di Sakhir a bordo della sua primissima monoposto della Scuderia Ferrari, Lewis Hamilton si è preso le prime pagine del Time raccontando per la prima volta, in maniera intima e solenne, una delle pagine più importanti della sua carriera e della Formula 1. Il passaggio dalla Mercedes al team di Maranello. Dopo oltre un decennio, infatti, il sette volte campione del mondo ha voluto accettare una nuova sfida, non solo per realizzare il suo sogno da bambino, ma anche per ritrovare quell’entusiasmo ormai scemato correndo per così tanti anni sempre con la stessa squadra. Aveva bisogno di uno scossone.

Non puoi stare fermo per troppo tempo – racconta Hamilton - Avevo bisogno di buttarmi di nuovo in qualcosa di scomodo. Onestamente, pensavo che tutte le mie prime volte fossero finite. La tua prima macchina, il tuo primo incidente, il tuo primo appuntamento, il primo giorno di scuola. L'eccitazione che mi procurava l'idea di ‘Questa è la mia prima volta con la tuta rossa, la prima volta sulla Ferrari’. Wow. Onestamente, non sono mai stato così eccitato". E così stato anche se ha dovuto attendere più di un anno prima approdare a Maranello. Non solo ha cambiato squadra, ingegneri, ma anche cultura, modo di gestire le gare e la loro preparazione, la lingua e soprattutto una power unit completamente nuova, un dato non da poco per un pilota che ha sempre corso con un motore Mercedes.

Dal suo debutto in Formula 1 sono passati diciotto anni, ma Lewis Hamilton ricorda ancora di quando era piccolo e guidava l'auto di Michael Schumacher nei videogiochi di corse. La replica della Ferrari presente in Una pazza giornata di vacanza, la 250 GT California Spyder del 1961, ancora oggi la sua preferita. "È l'auto da pensione per eccellenza – dice il pilota - Mi vedo con Roscoe [il suo bulldog], lui con sciarpa e occhiali protettivi seduto accanto a me, alla guida lungo la PCH”. E la Casa di Maranello è sempre stato il filo rosso della sua carriera nel motorsport. Infatti, quando vinse il in quella che oggi è conosciuta come Formula Due nel 2006 aveva "quel pezzettino rosso sul casco”. Profetico anche il fatto che durante quella stagione e la precedente a gestire la squadra per cui correva Hamilton ci fosse il suo attuale team principal, Frédéric Vasseur.

Quando ha debuttato in Formula 1 nel 2007 al fianco di McLaren, con cui vinto il primo titolo mondiale nel 2008, Lewis Hamilton è stato spesso tentato dai meccanici della Scuderia Ferrari che quando passava davanti al box della Rossa lo chiamavano, lo salutavano e gli dicevano “vieni in Ferrari”. Ma anche quando è poi passato in Mercedes, con cui ha raggiunto quota sette mondiali nel 2020, il suo pensiero volava verso Maranello, ma non aveva motivo all’epoca di cambiare squadra. “Se devo essere sincero, avevo accettato il fatto che probabilmente non avrei guidato per la Ferrari” ha proseguito il #44. Eppure, oggi si trova a due settimane al debutto ufficiale come pilota titolare del Cavallino Rampante in un Gran Premio di F1.

A volerlo fortemente è stato proprio Frédéric Vasseur che quando ha avuto il via libera da John Elkann e tutti gli azionisti della Scuderia, oltre alla scappatoia presente nel contratto firmato di recente con la Mercedes dal pilota ha immediatamente chiamato Hamilton per farlo firmare al fianco di Charles Leclerc. Il britannico ha rivelato di trovarsi nel bagno di casa sua in Colorado quando ha ricevuto quella telefonata del team principal della Rossa. “Ricordo di aver riattaccato il telefono e di aver quasi tremato. Ero tipo, Oh Dio! C'era molto da assimilare e le mie emozioni erano davvero forti. Onestamente, sono dovuto andare a fare una passeggiata". Poi ha trascorso qualche giorno a meditare. “I miei occhi si sentivano davvero calmi e presenti. Questa è la cosa giusta per me. Siamo in un momento in cui stiamo reinventando il futuro, reinventando cosa significhi davvero sognare. Sarei andato alla Ferrari e questo era il mio sogno più grande”.

Lewis Hamilton si è visto per la prima volta con una tuta Ferrari mentre, guarda caso, era in bagno, proprio dove aveva ricevuto la chiamata che l’ha lasciato sotto choc di Fred Vasseur. Si stava lavando le mani e ha guardato nello specchio. "Sono vestito di rosso, sono tipo, Wow! – prosegue il racconto del sette volte campione del mondo - la tuta mi stava così bene. Mi sono chiesto diverse volte che sensazioni avrei provato ed ora lo so. E’ stato un momento davvero speciale”.

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