F1: le seconde guide dei team

F1: le seconde guide dei team
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La prestazione canadese in chiaroscuro di Massa offre lo spunto per celebrare in ordine sparso alcune tra le seconde guide dell'ultimo ventennio di F1. Analizziamo le più note dell'epoca recente
13 giugno 2013

La prestazione canadese in chiaroscuro di Felipe Massa offre lo spunto per celebrare in ordine sparso alcune tra le seconde guide dell'ultimo ventennio di Formula Uno. Analizziamo quelle più note dell'epoca recente: Rubens Barrichello; Mark Webber; Eddie Irvine; David Coulthard; Lewis Hamilton; Nico Rosberg; Felipe Massa; Damon Hill; Riccardo Patrese e Gerhard Berger.

Barrichello

Forse ha ottenuto più vittorie e punti in assoluto rispetto agli altri 'numeri due' considerati i suoi 6 anni in Ferrari - e che Ferrari - ma in classifica è sempre arrivato dietro a Schumacher. Buon comprimario per il mondiale costruttori, citando Paolo Migone 'dei numeri due sono il numero uno'.

Webber

Anche in questo caso il confronto con il caposquadra lo disintegra solo a guardare l'albo d'oro dei mondiali. Eppure nel 2009 e 2010 non ha sfigurato contro Vettel che era già Vettel. Umiliato senza mezzi termini nel 2011, ha reagito a fasi alterne nel 2012. Prezioso comprimario in Red Bull anche per il 2013, 2014, 2015....quando smetterà, servirà ai tavoli del motorhome.

Irvine

Ah, io lo adoro ancora. A lui devo una delle estati più belle della mia vita, il 1999. Ottimo nello sviluppo delle gomme. Boicottato nel giorno dell'occasione della vita. Grandissimo playboy (chiavatore per dirla finemente). Come pilota non passerà alla storia. Oltretutto ha il record delle pole, zero!

david coulthard
Non ha sfigurato in Williams con Damon Hill, poi a rileggere le classifiche nei primi due anni in McLaren è stato lui a suonare Hakkinen. Il destino che veste i panni di Ron Dennis ha deciso di puntare sul finlandese

Coulthard

Non ha sfigurato in Williams con Damon Hill, poi a rileggere le classifiche nei primi due anni in McLaren è stato lui a suonare Hakkinen. Il destino che veste i panni di Ron Dennis ha deciso di puntare sul finlandese. Veloce, scorretto e incostante. Dopo i due mondiali vinti da Hakkinen, nel 2001 è stato nuovamente più forte del compagno ma di fatto ha vinto zeru tituli. Bravissimo al tramonto di carriera in Red Bull.

Hamilton

Proprio lui: nel 2007 partiva come seconda guida al suo debutto in Formula Uno. Quell'anno ha perso il mondiale all'ultima gara, tuttavia ogni volta che ripenso agli errori di Cina e Brasile brindo con dosi massicce di vodka in onore a Raikkonen. Fenomenale da subito, poche balle.

Rosberg

La mia idea rimane invariata dopo alcune stagioni in formula uno: è bravo ma non un fenomeno. Eppure in 3 anni di Mercedes contro Schumacher, al netto degli episodi che hanno sfavorito Michelone, è quasi sempre stato al suo livello quando andava male. Quando andava bene era davanti. E questo anno se la gioca con Hamilton.

Massa

Il mistero autentico. Nel 2006-2007-2008 ha retto il confronto prima con Schumacher e poi con Kimi. L'arrivo di Alonso è coinciso con il suo crollo - forse prima di tutto psicologico -: da salvare la seconda parte del mondiale 2012 ma onestamente è un po' poco. Quindi non capisco e lo ammetto.

rubens barrichello
Forse ha ottenuto più vittorie e punti in assoluto rispetto agli altri 'numeri due' considerati i suoi 6 anni in Ferrari - e che Ferrari - ma in classifica è sempre arrivato dietro a Schumacher

Damon Hill

Ha iniziato la carriera come numero....zero. Scudiero di Prost nel 1993 e poi di Senna in quel maledetto 1994, non era male. Come prima guida ha dimostrato di avere poco carisma, tuttavia un mondiale se l'è portato a casa. Per giunta meritatamente. Era il 1996.

Riccardo Patrese

In carriera ha corso con Piquet, Mansell e Schumi tanto per citare tre nomi qualsiasi. Ha perso ogni confronto ma andrebbero considerati alcuni fattori oggettivi: la sfortuna che lo ha regolarmente accompagnato e il trattamento sempre e solo da seconda guida.

Gerhard Berger

Ben presto riciclatosi da prima a seconda guida in virtù di risultati non eccellenti, è stato amico fraterno e guardaspalle di Senna in McLaren nel fortunato triennio 1990-1991-1992. A fine carriera ha provato nuovamente ad essere un leader ma non aveva proprio la stoffa! E voi avete altre seconde guide impresse nella memoria?

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