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L’urlo della folla è rimasto strozzato nella gola dei tifosi. Il tempo sufficiente, pochi secondi, dalla pole virtuale di Max Verstappen, olandese nella gara di casa, a quella reale di Lando Norris che, con la McLaren, ha inflitto un distacco pesante alla Red Bull. Oltre tre decimi su una pista da 69 secondi sono tanti in percentuale. Ma la terza piazza di Oscar Piastri, a 429 millesimi dal compagno, sottolinea due cose: la prima, che la McLaren è la macchina da battere, la seconda che con oltre 4 decimi da Norris, la pole position di Lando è da incorniciare perché frutto di un giro senza sbavature e devastante per la concorrenza.
La Mercedes, che aveva perso Hamilton in Q2 per un errore che lo ha eliminato dalla fase finale (parte 12 esimo) ha piazzato Russell in quarta posizione, seconda fila, a dimostrazione della crescita del team anglo tedesco. La Red Bull ha perso la pole, ma ha ritrovato Perez, quinto, che ha recuperato uno stato di forma decente (in vista dello…spareggio con altri piloti per il suo sedile), come dire che a Milton Keynes non hanno dormito molto. Chi invece sembra avere ancora il sonno pesante è la Ferrari. Leclerc sesto, a 909 millesimi dalla pole, quasi un secondo, è il sintomo di una macchina plafonata in cui gli annunci di continui sviluppi e modifiche, si scontra con una realtà pesante. Fatta di prestazioni in calo, di rivali che crescono e migliorano mentre a Maranello si resta sempre in quel limbo, fra la terza e la quarta forza in campo, senza fare quel passo in avanti, a dispetto delle dichiarazioni della vigilia “Ci giocheremo la pole per pochi centesimi”, segno che o non si è capito a che punto si è oppure si parla per fare il titolo sui media.
In aggiunta Sainz, dopo i problemi al cambio del venerdì, è stato eliminato in Q2 e parte con l’11 esimo tempo senza avere avuto modo di sistemare a dovere la macchina, un peccato perché con condizioni meteo come quelle olandesi, avere due vetture su cui fare i lavori avrebbe aiutato molto. Doveva essere la gara del recupero, è diventata l’ennesima corsa in salita e a quanto pare non si sa dove mettere le mani, visto anche che Leclerc ha utilizzato il quarto motore della stagione, dopo di che scatteranno le penalizzazioni se dovesse usare un quinto motore nuovo, a meno che non ricicli quelli già usati durante la stagione. La speranza, visto che sul passo gara si può tentare qualcosa, che fra meteo (pioggia prevista a sprazzi) e circostanze, la Ferrari possa raddrizzare la situazione in gara rispetto alle prove. Intanto il mondiale diventa sempre più un affare a due: fra Verstappen e le McLaren, con Mercedes che non sembra avere sempre lo stesso passo e Ferrari che va a corrente alternata e che dopo Montecarlo, mese di maggio, ha inforcato una serie di prestazioni deludenti. Non resta che aspettare la gara per capire che piega prenderà il mondiale.