F1. La nuova Ferrari non è nello stile di Hamilton, Anderson: "La SF-25 è come la W15 di Mercedes"

L’avventura del sette volte campione del mondo è iniziata ufficialmente lo scorso gennaio con il debutto in pista a Fiorano a bordo della SF-23, monoposto del 2023 che ha utilizzato in pista anche per una tre giorni di test a Barcellona. In quell’occasione ha dimostrato di avere un feeling promettente con la vettura della rossa, ritrovando uno stato di forma che gli mancava ormai da diverso tempo. “Su quella monoposto Hamilton si è sentito meglio di quanto si sia sentito negli ultimi due anni in Mercedes. Gli sono piaciute le sensazioni alla guida, si è sentito un tutt’uno con la macchina” aveva infatti dichiarato Peter Windsor, ex team manager della Williams tra il 1989 e il 1990.

Tuttavia, questo cauto ottimismo è stato del tutto spazzato via da Gary Anderson, ex direttore tecnico di Jordan e Jaguar in Formula 1. Infatti, come scritto da lui stesso nella rubrica che cura per The Telegraph, l’adattamento di Lewis Hamilton alla Ferrari non è andato come sperato per via delle scelte tecniche fatte per la SF-25. “Dal 2022 al 2024 ha faticato molto con la Mercedes, e l'anno scorso è stato il punto più basso. Sebbene abbia vinto due gare, è stata la peggior stagione della sua carriera. È ancora presto, ma dalle prime impressioni non sembra che la nuova Ferrari sia un grande passo avanti rispetto alla W15”.

“Quando Hamilton ha guidato la macchina, questa rimbalzava sul suolo, causandogli alcuni piccoli errori. Ci sarà sempre incertezza in questa fase iniziale della stagione, ma quando vedi Hamilton commettere errori o andare largo, puoi affermare con certezza che la macchina non gli sta dando il giusto feedback” ha proseguito Anderson basandosi su quanto visto nella tre giorni di test in Bahrain. Sicuramente, prima di vedere la vera SF-25 e la competitività di Lewis Hamilton bisognerà attendere qualche gara in quanto, essendo un progetto partito quasi da zero, con uno schema di sospensioni anteriori, quello pull-rod, inedito per il team di Maranello, servirà del lavoro, sia al simulatore che in pista.

“E’ ancora presto, ciò potrebbe cambiare con alcuni esperimenti di set-up e quando Charles Leclerc, che conosce meglio come dovrebbe comportarsi la Ferrari, prenderà maggiore confidenza con la monoposto” ha aggiunto l’ex progettista di Formula 1. Dunque, nonostante la SF-25 non si vada ad adattare perfettamente alle caratteristiche di guida del sette volte campione del mondo, non è ancora scattato l’allarme in Ferrari, che ha messo in conto quest’evenienza fin da subito nella programmazione degli sviluppi previsti nell’arco della stagione.