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A poche ore dall'inizio del Gran Premio di Abu Dhabi 2020 di Formula 1, il gruppo McLaren ha annunciato di aver perfezionato un accordo di cessione di una quota di minoranza della scuderia a degli investitori americani. Si tratta di MPS Sports Capital, gruppo di investimento specializzato nello sport che capitanerà un consorzio - di cui fanno parte UBS O’Connor, LLC. e Najafi Companies - che acquisirà il 15% del team. Quota che, però, è destinata a salire ulteriormente, toccando il 33% entro il 2022.
Un accordo, quello siglato da McLaren, che garantirà un'iniezione di capitali di 185 milioni di sterline nell'arco dei prossimi due anni, per una valutazione complessiva di McLaren Racing - controllata dedicata alle attività nel motorsport del gruppo di Woking - di 560 milioni di sterline. Zak Brown, attuale ad di McLaren Racing, manterrà la sua carica, mentre Paul Walsh sarà presidente. A Jahm Najafi e Sheikh Mohammed bin Essa Al Khalifa va invece il ruolo di vicepresidenti. In seguito all'operazione, Jeff Moorad della MPS Sports Capital e Rodrigo Trelles Zabala della UBS O'Connor entrano nel Consiglio d'Amministrazione di McLaren Racing, con Sultan Ojjeh e Will Griffiths del McLaren Group.
Quella annunciata oggi è un'operazione che garantirà liquidità alla McLaren in F1, team in crescita che il prossimo anno potrà anche contare sui prestazionali motori Mercedes. Il gruppo McLaren conclude così un 2020 complesso, in cui il comparto automotive è stato duramente colpito dagli effetti della pandemia di COVID-19. Nel mese di giugno, era stato concordato un prestito di 150 milioni di sterline con la National Bank of Bahrain. Ma McLaren sta pure vendendo la sede di Woking, che successivamente prenderà in affitto. L'azionista di maggioranza di McLaren Group, con il 56% delle quote, è il fondo bahrainita Mumtalakat Holding Company; il 14% è detenuto da Mansour Ojjeh, il 10% da Michael Latifi - papà di Nicholas - mentre il 20% rimanente è distribuito tra gli azionisti di minoranza.