F1. La Ferrari riparte dal GP del Giappone: ecco perché Suzuka sarà un banco di prova sfidante

F1. La Ferrari riparte dal GP del Giappone: ecco perché Suzuka sarà un banco di prova sfidante
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I problemi, gli eventuali correttivi, le sensazioni della vigilia dei piloti: ecco come la Ferrari cercherà di risollevarsi da un inizio di stagione difficile nel Gran Premio del Giappone 2025 di Formula 1.
3 aprile 2025

La Ferrari riparte da Suzuka e dal Gran Premio del Giappone per risollevarsi dopo un inizio difficile della stagione 2025 di Formula 1. La doppia squalifica rimediata in Cina costituisce ovviamente una parte importante del bilancio negativo della Rossa dopo le prime due gare, ma a preoccupare pensa anche una debolezza della Ferrari SF-25 che sembra emergere da quanto visto finora in pista. La sensazione è che per la SF-25 ci siano problemi di controllo della piattaforma, in termini di movimenti del fondo. Una debolezza, questa, che nasce al retrotreno, dove la Ferrari ha apportato cambiamenti per la stagione 2025 a livello sospensivo. Non per lo schema, che rimane pull-rod come nel 2024, ma per il layout. 

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Il delicato equilibrio tra meccanica e aerodinamica al retrotreno influenza anche la gestione dell’altezza da terra. Un nodo su cui tutti i team devono intervenire tra qualifiche e gara, in virtù del maggior quantitativo di carburante a bordo, ma che probabilmente in Ferrari genera maggiori criticità in questo momento. Stabilizzare l’altezza da terra diventa cruciale, anche per evitare un consumo eccessivo del pattino del fondo, l’esatto motivo per cui Lewis Hamilton è stato squalificato dal Gran Premio di Cina. 

Incalzato dalla stampa presente in pista a Suzuka sulle possibili cause delle difficoltà della SF-25, Charles Leclerc non è voluto scendere nei dettagli. “Penso che stiamo cominciando a capire la monoposto, e abbiamo un’idea di cosa ci manca. In Australia, le cose erano chiare. In Cina, Lewis ha svolto un ottimo lavoro in qualifica. Altri probabilmente non sono riusciti a mettere insieme tutti i pezzi, mentre lui sì, e credo che sia andato oltre le potenzialità della macchina”. Nella qualifica del sabato, invece, “abbiamo visto il reale ritmo dell’auto”. “Penso che, come lo scorso anno, abbiamo una buona macchina sul passo gara, ma non abbiamo potuto mostrarlo finora. Quando si parte nella mischia, il degrado delle gomme è peggiore, e non si mostra il ritmo reale”. “Non possiamo sfruttarlo se non riusciamo a qualificarci in una posizione migliore. Ecco dove dobbiamo fare progressi”. 

A chi gli chiedeva se quest’anno fosse più difficile estrarre il massimo potenziale dalla vettura, Leclerc ha risposto che “non è più complicato, è solo che le nostre prestazioni rispetto a quelle della McLaren non sono abbastanza buone. Non è questione di estrarre performance, non ne abbiamo abbastanza al momento”. Charles, però, si è detto fiducioso di poter cominciare a colmare il divario già a Suzuka, weekend di gara in cui la Ferrari non porterà aggiornamenti. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, in Bahrain arriverà un upgrade al fondo. Ma non può essere un correttivo per i problemi riscontrati nelle prime gare stagionali. Gli aggiornamenti che vedremo in pista durante questa tripletta sono stati sviluppati e deliberati ben prima che la stagione cominci. Ci vorrà dunque inevitabilmente del tempo prima che la Rossa possa portare in pista delle soluzioni mirate.

Questo non vuol dire che la Ferrari non possa mettere quantomeno una pezza già dal GP del Giappone. La Rossa potrebbe intervenire sulle regolazioni delle sospensioni, cercando di trovare un compromesso per stabilizzare l’altezza da terra senza aumentarla troppo, a discapito della prestazione. Quanto agli aggiornamenti successivi, si potrebbero valutare interventi sulla meccanica interna delle sospensioni. Ma, come vi spiegavamo prima, per queste modifiche serve del tempo. 

Resta poi da confermare la sensazione che la Ferrari con la SF-25 non riesca a interpretare al meglio l’evoluzione della pista, finendo per stallare a livello di prestazioni rispetto alla concorrenza. Per quanto riguarda la Cina, Hamilton ai media presenti a Suzuka ha nuovamente fatto menzione della decisione sull’assetto non azzeccata con la riapertura del parco chiuso. “Abbiamo pagato una scelta sbagliata di set-up fatta di concerto con il team che ha penalizzato tanto me quanto Charles”, ha osservato. Lato Lewis pesa anche il fatto che il sette volte campione del mondo non stia ancora fornendo indicazioni sul set-up, complice il suo processo di acclimatamento non ancora concluso. 

Suzuka sarà un weekend importante, e non solo perché inaugura una tripletta. Con le asperità del suo asfalto tutte da scoprire e una serie di curve senza respiro, la tecnica pista nipponica rappresenta un banco di prova sfidante per una Ferrari che dovrà rialzarsi per potersi affermare come candidata per il titolo mondiale. Il campionato, ovviamente, è lungo. Ma delle prestazioni convincenti in Giappone potrebbero essere il modo migliore per reagire a un inizio di stagione lontano dalle aspettative della vigilia. 

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