Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
“Improvvisamente per un paio di giri in Q3 ti scordi che ci siano dei muretti, ti comporti come se ci fossero la ghiaia o l’erba. Questo è ciò che rende questa pista entusiasmante per i piloti. Credo fermamente che se non ci fossero le barriere così ravvicinate, i tempi sul giro in qualifica sarebbero gli stessi”: c’è tutta la magia del Gran Premio di Monaco di Formula 1 nelle parole di Carlos Sainz. “Nessun circuito cittadino batte Monaco, e nessuno lo farà – ha spiegato il pilota della Ferrari in un incontro con la stampa presente a Monaco cui ha partecipato anche Automoto.it -. L’unico problema di questa pista è che le gare sono noiose. Se ci fosse l’opportunità di creare un punto che favorisce i sorpassi, migliorerebbe Monaco e ci renderebbe entusiasti all’idea di correre la domenica, e non solo il sabato”.
Sainz ama Montecarlo, e si vede dai suoi piazzamenti nel Principato. “Mi piace moltissimo guidare qui – ammette -. Negli ultimi anni ho fatto bene con auto competitive, e questo dice poco. Ma se si guarda ai miei risultati con auto da centro classifica, come Toro Rosso e Renault, si vede quanto mi piaccia questa pista. Il problema è che in F1 tutti sono veloci a Montecarlo. Siamo tutti esperti e coraggiosi, al massimo delle nostre capacità. Lottare contro gli altri 19 piloti su una pista così complessa è una sensazione incredibile”.
L’affinità di un pilota per una pista come quella di Montecarlo è fondamentale. Ma la Ferrari a cosa può puntare nel concreto? Sainz non ha dubbi: la Rossa può sperare nella vittoria. “Sui circuiti cittadini, le opportunità possono arrivare in qualsiasi momento. A Monaco la qualifica è fondamentale. Sappiamo che il giro secco non è il nostro forte, ma credo che sia un circuito favorevole per la nostra macchina. Si può vincere, basta un bel giro in Q3 e una gara gestita bene a livello di strategia”.
“Penso che la McLaren e la Red Bull partano sul nostro stesso piano – riflette Carlos - abbiamo le medesime possibilità di vincere. Può bastare un giro pulito in qualifica per aggiudicarsi il GP. Il nostro obiettivo è ottenere un successo, e faremo di tutto perché succeda, lavorando al meglio sull’out lap, sul giro buono in qualifica e sulla strategia in gara”. Ma c’è una chiave fondamentale per riuscire nell’impresa. “Avendo vinto a Singapore lo scorso anno, sono perfettamente consapevole di quanto sia importante partire con il piede giusto su piste come queste, sin dalle FP1. Questo fine settimana seguiremo la stessa filosofia, spingendo sin da subito. So quello che serve per vincere su una pista cittadina, vedremo dove può portarci fare il meglio con valori in campo così ravvicinati”.
“Dal punto di vista meccanico e aerodinamico, rispetto allo scorso anno guardando il GPS nelle curve veloci non siamo così forti – riflette Sainz -. Ma qui conta relativamente poco, la pista è così particolare. Sono fondamentali il grip meccanico, l’altezza da terra, l’accendere le gomme per il giro secco”. E il lavoro di fino svolto in fabbrica non può che aiutare: “Nelle ultime settimane, ci siamo focalizzati sul perché Monaco non fosse stata una gara positiva per noi lo scorso anno, nonostante ci aspettassimo di fare bene. Abbiamo messo insieme i pezzi del puzzle”.
Quando si parla di giri incredibili a Montecarlo, si invoca spesso il concetto di magia. Ma Sainz ha un approccio molto razionale alle corse. “Credo che alla fine a cogliere la pole position sarà la combinazione tra l’auto più veloce e il pilota più rapido in Q3. Non ci sono miracoli in F1. Bisogna cercare di trovare il ritmo giusto, e per farlo serve correre qualche rischio anche nelle prove libere. Ci sono delle eccezioni, ma non credo nel giro miracoloso, bisogna costruirlo”.
Così come Sainz sta cercando passo per passo di costruire il suo futuro. “Non ho ancora preso una decisione – ribadisce, aggiungendo che non intende commentare le speculazioni sulla fine delle sue trattative con la Mercedes -. Non so dove correrò il prossimo anno, e non mi sono imposto delle scadenze. È una scelta così importante nell’economia della mia carriera che voglio valutare tutte le opzioni. Ci sono tante voci sul mio conto, ma non voglio rivelare nulla. Una volta che prenderò la mia decisione, sono convinto che accadrà tutto in modo veloce”. E rapidissimo, senza fiato, sarà il giro che varrà la pole del GP di Monaco.