Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Non è il tipo perché Nyck De Vries è un signore, ma ce lo immaginiamo a casa davanti alla TV dopo aver visto la “sua” Alpha Tauri nel “suo” GP di casa andare a muro a inizio sessione. E mentre mangiava pop corn scoprire che il “suo” sostituto ha una sospetta frattura del polso sinistro, cosa che potrebbe fargli saltare la partenza nel GP d’Olanda, la gara di casa di De Vries.
In un team normale, che non fosse targato Red Bull, lo avrebbero tenuto da parte in panchina invece che accompagnarlo alla porta, cosa che invece adesso si rivela deleteria. Perché se Ricciardo non dovesse correre (e con un polso fratturato potrebbe accadere per tutto il mese di settembre) il posto ideale sarebbe stato proprio di De Vries. Conosce la macchina, il metodo di lavoro e conosce la pista. Il Karma gli avrebbe dato la possibilità di correre davanti al pubblico di casa, nella “sua” Zandvoort, ma dottor Marko ha deciso altro. E così potrebbe toccare a Liam Lawson il debutto in pista nella gara dell’altro. Un debutto difficile, perché il giovane non ha molti km alle spalle, e di gente capace di guidare una F.1 in circolazione ce ne è sempre meno e con queste norme, i debuttanti rischiano davvero di essere bruciati dalla sera alla mattina, con in più la certezza che mancano ricambi umani da inserire nel circus. Vuoi per le 10 squadre al massimo presenti in pista, vuoi perché con meno prove, sono i titolari quelli che girano di più.
Vuoi per un meccanismo che impedisce ai giovani di concretizzare quel sogno a lungo inseguito. Ecco, dispiace per Ricciardo, il cui rientro finisce in infermeria e crea dei dubbi sul futuro dell’australiano, ma dispiace per De Vries che si ritrova con la seconda occasione, dopo Monza 2022, ma non può sfruttarla perché da quelle parti “bruciano” più piloti che salsicce alla brace nei barbecue dopo gara…