F1. L'emozione della prima di Piastri con una McLaren che vola, ma le altre scuderie come sono andate in Ungheria?

F1. L'emozione della prima di Piastri con una McLaren che vola, ma le altre scuderie come sono andate in Ungheria?
Pubblicità
Ecco cosa è successo nel Gran Premio d'Ungheria 2024, tredicesimo appuntamento stagionale della Formula 1
21 luglio 2024

BUDAPEST – Ci deve essere qualcosa di speciale fra questa pista e le prime volte in F.1. Stavolta il successo, il primo in carriera, è stato di Oscar Piastri, settimo vincitore diverso della stagione, giovane rampollo della McLaren che con Lando Norris ha ottenuto una doppietta storica. Dopo la prima volta di Alonso (Renault 2003), seguito da Button (2006), la prima volta di Kovalainen (2008), di Ocon (2021), la tradizione è continuata col primo successo del ventitreenne Oscar, famiglia di origini italiane (il bisnonno arrivò in Australia dalla provincia di Massa Carrara). È stata una vittoria particolare, perché la McLaren, alla sua prima doppietta dopo anni (il 2021 con Ricciardo davanti a Norris a Monza) che faceva seguito a quella del 2010 in Canada con Hamilton davanti a Button, ha vinto gestendo la gara dei due piloti.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Piastri subito in testa grazie a una partenza sbagliata di Norris e a un Verstappen nervoso che va per prati, restituendo la posizione dopo 5 giri, poi una strategia sbagliata McLaren che aveva richiamato al box prima Norris, tenendo fuori a lungo Piastri facendogli perdere la testa della gara. E poi le discussioni via radio fra il team e Norris, che giustamente voleva godersi il successo in gara e ridurre lo svantaggio da Verstappen, alle prese con una giornata negativa dove ne ha combinate di ogni colore. Alla fine, a tre giri dal traguardo, Norris ha rispettato gli ordini di scuderia, non senza le opportune (e giustificate) lamentele e Piastri ha vinto così il primo GP in carriera.

Glielo dovevamo – ha detto il team principal Andrea Stellaperché è stato in testa alla gara per la maggior parte del GP e perché ha perso la posizione per un nostro errore nelle chiamate ai box. Quindi era giusto fargli avere la posizione. Volevamo fare primo e secondo come in qualifica e ci siamo riusciti con lo spirito di squadra”. Archiviata parzialmente la questione vittoria, sono altri i fronti aperti di questo GP. Il terzo posto di Hamilton con la Mercedes è stato il frutto di una condotta caparbia, in cui ha lottato da maestro con Verstappen, fino a costringerlo all’errore negli ultimi giri. L’olandese, infatti, senza ascoltare gli ordini del team, ha fatto di testa sua. Non ha risparmiato le gomme, si è lamentato che la strategia gli aveva “fottuto” la gara e alla fine si è toccato con Hamilton, decollando in fondo al dritto. Ha ripreso, perdendo la posizione su Hamilton e Leclerc, quarto con la Ferrari, riuscendo in qualche modo a finire di poco davanti a Sainz, sesto con la seconda Ferrari.

Un comportamento che ha mandato su tutte le furie il team e che ha portato a un dopo gara infuocato: “Non eravamo competitivi per vincere – hanno detto in red Bull – ma certi comportamenti infantili di Max vanno discussi, non possiamo permetterci certe cose. Perché non tutto lo avete sentito via radio in TV, c’è anche altro e dovremo fare una messa a punto”. In fondo, Max ha dormito poco perché ha fatto il turno di notte alla Playstation alla 24 ore turismo di Spa. Finire alle 3 di notte con un GP da correre la domenica, forse non aiuta. Discorso a parte per la Ferrari. Non c’è stato il disastro di Silverstone e il risultato ovviamente non fa felice Fred Vasseur, ma è stato un piccolo passo in avanti sui miglioramenti portati e in attesa del grande annuncio che dovrebbe arrivare a fine estate. Non si parlava di vincere la gara, ma in ogni caso Leclerc ha concluso quarto non molto distante da Hamilton, quindi il risultato delle qualifiche in qualche modo è stato migliorato. E’ già qualcosa di positivo in un quadro generale che merita attenzione.

Pubblicità