F1. L'effetto suolo inghiotte Hamilton? No, per Vasseur c'è un'altra spiegazione: "Il passo gara c'è e questo non è un anno di transizione verso il 2026"

F1. L'effetto suolo inghiotte Hamilton? No, per Vasseur c'è un'altra spiegazione: "Il passo gara c'è e questo non è un anno di transizione verso il 2026"
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La Ferrari ritrova il podio con Leclerc in Arabia Saudita. Per Vasseur la crisi di Hamilton è una questione di bilanci, non di talento: ecco cosa ci ha detto a riguardo
21 aprile 2025

La Scuderia Ferrari tira un sospiro di sollievo dopo il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2025, quinto appuntamento stagionale della Formula 1. Sotto le luci artificiali del Jeddah Corniche Circuit, infatti, Charles Leclerc ha ottenuto il primo podio del team di Maranello in gara in questo 2025 dimostrando un ottimo passo gara tenendosi dietro sia la McLaren di Lando Norris che la Mercede di George Russell. Continuano, invece, le difficoltà per Lewis Hamilton.

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“Molto onestamente non sono sorpreso dal passo avuto da Leclerc nel primo stint – ha ammesso Frédéric Vasseur analizzando la gara del monegasco – siamo stati più veloci sia di Verstappen che di Oscar Piastri anche nella fase finale”. Nonostante questo risultato ottimale, la Ferrari continua a soffrire in qualifica, motivo per cui il numero #16, partito quarto, non è mai riuscito ad entrare in lotta per la vittoria. “Dobbiamo contrarci su questo aspetto se vogliamo migliorare perché partire più avanti ci permette di guadagnare almeno un paio di secondi già nei primi giri che ci farebbero avere gare più soddisfacenti di questa. Da questo weekend capiamo che il passo gara c’è ed è buono, così come il potenziale, ma sicuramente possiamo fare un lavoro migliore di questo”.

A faticare comunque è stato Lewis Hamilton che ha dichiarato di aver provato di tutto senza però riuscire a trovare qualcosa che effettivamente funzionasse. “Sono al 2000% con lui e cercherò di supportarlo a trovare una soluzione già da domani mattina. Ma onestamente non sono molto preoccupato perché se guardiamo a quanto fatto da lui in Cina e in Bahrain, ma anche nel secondo stint qui a Jeddah, notiamo che il potenziale c’è anche per lui. Dobbiamo solamente cercare di aggiustare il bilancio perché quello che ha utilizzato ha messo in difficoltà il suo stile di guida e la gestione delle gomme. Una sorta di spirale negativa” ha proseguito la sua analisi Vasseur rispondendo alla nostra domanda.

Il sette volte campione del mondo, parlando sempre con noi di Automoto.it, ha ammesso che a metterlo in difficoltà non è tanto questa Ferrari, quanto in generale le vetture ad effetto suolo. La sua speranza è che nel 2026, con il nuovo regolamento tecnico, le cose possano cambiare. Dunque, questo per lui è un anno di transizione? “Sicuramente lui sta cercando di entrare nel team e di comprendere come lavoriamo – ha proseguito il francese – in Cina, dopo la vittoria della Sprint, avevo avvisato di restare calmi proprio per questo motivo. Ma non posso dire che sia un anno di transizione il suo perché lui sta spingendo al massimo. Avrà detto così solo perché ha chiuso settimo mentre Charles era sul podio. Se lui fosse contento di essere così indietro, vorrebbe dire che c’è qualcosa che non va. È un pilota, uno molto competitivo. È normale che sia deluso. Dobbiamo lavorare insieme per trovare una soluzione ed andare avanti” ha chiosato Vasseur.

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