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SHANGAI - La gaffe è servita: un concessionario Alfa Romeo a Shangai ha messo una bella foto del pilota cinese Guanyu Zhou in vetrina dandogli il benvenuto in F.1 come primo pilota cinese al volante di Alfa Romeo. E pensare che Vasseur, il team manager, ha detto che avrebbero fatto un annuncio martedì, ma a quanto pare la classe, lo stile e l'educazione non fanno parte del bagaglio di questa squadra che si vanta di portare in giro per il mondo il blasone Alfa Romeo.
Da vergognarsi per i modi e il sistema per fare certi annunci. Certo, il rapporto con Giovinazzi era ormai logoro da tempo e non per colpa del pilota. Semmai sarebbero da capire alcune dinamiche del team svizzero che coi soldi italiani si permette di prendere a pesci in faccia un rappresentante tricolore senza che la Ferrari (Binotto: "Merita la F.1 ma non dipende da noi") o la stessa Alfa Romeo, che pure adesso ha un rappresentante in pista, abbiano mosso un dito o preso posizione ufficialmente.
Vendere qualche Giulia o Stelvio in Cina fa tornare i conti e quindi si passa sopra su Giovinazzi, che non fa vendere, non porta soldi ed è solo una brava persona. Tutte cose che in F.1 sono difetti. E quindi, avremo due GP in Italia ma non avremo un pilota italiano in griglia. E non lo avremo per diversi anni a venire, visto lo stato delle categorie minori e la politica commerciale che non supporta i nostri alfieri.
Pertanto, godiamoci le ultime quattro gare, aspettiamo il solito guasto ai box o la strategia folle per Giovinazzi e aspettiamo a braccia aperte il cinese Zhou che ha l'unica colpa di avere un portafoglio da 30 milioni annui e un Paese intero alle spalle. Da noi Giovinazzi manco il supporto della sua squadra ha avuto, ma merita rispetto e un ringraziamento: aver sopportato in silenzio, lavorato seriamente e ingoiato rospi a quintali. Il resto ve lo racconteremo in seguito...