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Dopo 1997 Fuga da New York, pellicola trash anni 80, a 2023 Fuga dalla Ferrari il passo è lungo ma serve per rendere l’idea di un ambiente chiuso, con gerarchie ben definite in cui il processo verso la vittoria (ovvero la liberazione dai lacciuoli) continua ad essere ancora una chimera. Dopo i vari Binotto, Rosato, Giacobazzi e Sanchez, ultimo della serie, i nomi in libera uscita continuano a varcare i cancelli della gestione sportiva. Per cui l’ultima uscita del direttore aerodinamico, potrebbe essere seguito a breve da altre clamorose dimissioni. Per il momento la Ferrari smentisce ulteriori colpi di scena, (ad esempio anche le dimissioni di Enrico Cardile, o del responsabile motori in pista, voce circolata nel pomeriggio del 9 marzo), ma vista l’aria non dovremmo stupirci se dovesse avvenire.
Se per Binotto l’uscita era nell’aria dalla fine stagione e per gli altri due logistici e commerciali come Rosato e Giacobazzi era una questione interna, vedere il responsabile aerodinamico che lascia dopo la prima gara fa pensare. Perché se è vero che in Inghilterra ha già una proposta, poteva benissimo dimettersi prima che iniziasse la stagione invece che aspettare l’esito disastroso della prima gara. Coincidenze, si dirà. Può essere, solo che là dentro non succede mai niente per caso e conoscendo Vasseur è da escludere che dopo 2 mesi in sede abbia già capito chi tenere e chi no. Ergo, qualcuno gli deve aver dettato la lista e lui, da buon dipendente, esegue. Se la lista di chi va è nota e altri la infoltiranno, quella degli entranti al momento è ferma. Perché va bene uscire e lasciare la Ferrari, ma visto il livello del team il blasone e le possibilità tecniche, non si capisce come mai non ci sia una campagna acquisti.
Di recente solo Red Bull e Aston Martin hanno pescato a piene mani dalla Mercedes e in piccolo pure la Williams con l’arrivo di Vowles come Team Principal. In ogni caso, se anche adesso la Ferrari avesse un nome sulla lista, prima di 6 mesi non potrebbe arrivare e quindi vuol dire che fino ad ottobre non sarebbe operativo, ovvero con macchina 2024 già fatta e un altro anno prima di vedere dei risultati. Detto questo, e sperando che la lista degli acquisti di Maranello sia nutrita e di qualità, non resta che aspettare la prossima gara, con i due gruppi interni, uno facente capo a Leclerc l’altro a Sainz, che scuote il capo e aspetta una svolta che potrebbe anche esserci visto le caratteristiche di Jeddah: “Hanno detto che la macchina nuova era stata fatta per Sainz, poi scrivono sottosterzo in ingresso e sovrasterzo in uscita. Se fanno una macchina così non è per Sainz, è una macchina sbagliata. Ma chi si diverte a mettere in giro queste voci?”. Già a chi giova far circolare certe cose che fanno solo male alla Ferrari?