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Trattive segrete ma soprattutto infinite hanno avuto inizio lo scorso 1° febbraio quando la Scuderia Ferrari ha annunciato che Lewis Hamilton sarebbe diventato il prossimo alfiere del team di Maranello, facendo coppia con il confermato Charles Leclerc. Con questa mossa di mercato, a dir poco clamorosa, Carlos Sainz è rimasto senza un sedile per la prossima stagione. Inevitabile la corsa alla ricerca di una nuova squadra. L’interesse su di lui era alto da parte di molti, come Alpine, Stake F1 Team che diventerà ufficialmente Audi dal 2026, e Williams. Nella partita, Red Bull e Mercedes non hanno mai espresso chiaramente la volontà di mettere sotto contratto il madrileno. A convincere Sainz a firmare, dopo mesi e mesi di corteggiamento, è stato James Vowles, rimasto sorpreso dai colleghi Christian Horner e Toto Wolff.
Carlos Sainz, fin dal suo debutto in Formula 1 al fianco della famiglia Red Bull in Toro Rosso, ha sempre dimostrato di essere un pilota di grande talento, ma soprattutto di costruire con astuzia ed intelligenza i risultati, di farlo con continuità e perseveranza. I passaggi in Renault prima e McLaren poi hanno confermato quelle che erano le iniziali aspettative di Helmut Marko, tra i primi a metterlo a bordo di una monoposto della massima categoria, ma è stata la Scuderia Ferrari a fissare il suo nome nei grandi di questo sport. Il madrileno, arrivato a Maranello nel 2021 come sostituito di Sebastian Vettel, non si è mai fatto sopraffare dalla presenza di Charles Leclerc, a differenza sua nato e cresciuto nell’ambiente del Cavallino Rampante, né tantomeno dall’eredità del sedile di un quattro volte campione del mondo. Si è costruito piano piano un ambiente di lavoro che gli fosse il più congeniale possibile con Adami come ingegnere di pista e la costante presenza del padre, campione di Rally, Carlos Sainz Sr. La prima vittoria iridata è stata solamente questione di tempo. Gran Premio di Gran Bretagna 2022, dalla pole position. Ma quella che verrà ricordata con maggiore affetto è quella di Singapore 2023. L’unica non conquistata dalla Red Bull nel corso dell’intera stagione. Chiara prova di quanto l’astuzia in pista sia fondamentale tanto quanto il talento vero e proprio, con il DRS a Lando Norris per allontanare la Mercedes di George Russell, pronta a sorpassarli data la mescola di vantaggio, prima che il #63 non impattasse nelle barriere a pochi giri dalla fine. Di cuore è poi arrivata la terza, in Australia 2024, quando ha vinto a poche settimane dall’operazione d’urgenza a cui era stato sottoposto in Arabia Saudita.
Insomma, un pilota che vanta un pedigree di tutto rispetto, il giusto equilibrio tra intelligenza e talento, perfetto per un top team. Eppure, quando si è trovato senza un contratto, Mercedes e Red Bull non hanno mai fatto quel passo in avanti per convincerlo a firmare con loro. Toto Wolff è ancora oggi alla ricerca di un sostituto per Lewis Hamilton, ma l’amore per Andrea Kimi Antonelli, giovane pilota italiano dell’Academy Mercedes, gli fa troppa gola e il suo annuncio al fianco di George Russell sembra ormai solamente una formalità. Per Christian Horner, invece, la situazione è più complicata del previsto. Max Verstappen è blindato fino al 2028 e, fino a qualche mese fa, mai avrebbe pensato che la sua permanenza nel team fosse a rischio. D’altronde, perché andare via se la Red Bull ha la vettura monoposto più vincente della griglia? Ma l’addio di Adrian Newey, i problemi interni tra lo scandalo Horner, i litigi con papà Jos Verstappen, Helmut Marko sempre pronto a mettere in scena casi che non esistono ed una RB20 più nervosa del previsto, potrebbero portare il tre volte campione del mondo ad una scelta radicale. Sergio Perez è fresco di rinnovo pluriennale, tuttavia, le sue recenti prestazioni al di sotto delle aspettative della squadra austriaca potrebbero far separare i loro destini prima del previsto. Al messicano è stato confermato il sedile anche al rientro dalla pausa estiva, ma mai dire mai perché se la situazione dovesse continuare così, la Red Bull potrebbe dire addio al campionato costruttori e, chissà, forse anche a quello piloti con Verstappen.
Per portare a casa punti fondamentali per evitare di essere superati in classifica dalla McLaren, serve un pilota che stia vivendo forse il miglior periodo della sua intera carriera. Qui sarebbe potuto entrare in scena il nome di Carlos Sainz, eppure nessuno, tra i top team senza una line-up consolidata, ha espresso la sua volontà di averlo chiaramente in squadra. Sul madrileno si sono concentrate le attenzioni di Alpine che lo voleva come sostituito dell’uscente Esteban Ocon e Flavio Briatore è stato molto chiaro: l’obiettivo primario era il #55. Stake F1 Team aveva messo sul piatto un accordo decisamente generoso, ma l’instabilità del progetto Audi, passato adesso nelle mani di Mattia Binotto, ha fatto desistere Sainz. Il giorno dopo l’ultimo Gran Premio prima della pausa estiva, in Belgio a Spa-Francorchamps, Carlos Sainz ha annunciato che il suo futuro si colorerà di blu. Destinazione Grove, come alfiere della Williams al fianco di Alexander Albon, dal 2025 in avanti. A convincerlo è stata la tenacia, ma soprattutto la professionalità tipica di un ingegnere, ovvero di James Volwes.
A stupire il team principal della Williams è stata non tanto la firma di Carlos Sainz con loro, ma la mancanza di interessa dei top team nei suoi confronti. "Quando sei nella posizione della Red Bull, dove hai a rischio il campionato costruttori, è sempre una decisione difficile, ma sì, metterei Carlos al fianco di Max. Se sei in Mercedes, è una scelta difficile. Hanno oscillato tra il non essere competitivi, nel qual caso ha senso investire nel futuro, e l'essere molto competitivi. Ora è una decisione più difficile se investire in entità note o sconosciute” ha dichiarato a F1.com Vowles. "Hanno preso le loro decisioni in modo sensato e se la Red Bull decidesse di fare qualcosa di simile, ci sarebbero ancora delle ragioni dietro che non conoscerò perché sono più volte campioni del mondo e non prendono decisioni alla leggera. Ma sono rimasto sorpreso".
"Penso che sia un evento enorme aver firmato con Carlos, enorme per la Williams avere due dei migliori piloti al mondo che combattono in prima linea", ha proseguito Vowles. "E' un segnale di ciò che verrà, il fatto che siamo preparati ad avere l'investimento necessario per essere lì. Molto di questo, non lo puoi vedere. Ciò che puoi vedere materialmente è ciò che stiamo facendo investendo effettivamente denaro dove dovrebbe essere, nei migliori driver che abbiamo a disposizione. Per quanto riguarda la vittoria contro un OEM [Original Equipment Manufacturer], uno dei più grandi al mondo, sono incredibilmente orgoglioso. L'ho detto a Carlos comunque: è stato uno dei momenti di cui sono più orgoglioso della mia carriera, e ne ho avuti molti di momenti grandiosi. Il fatto che abbia scelto noi prima di tutto è una decisione monumentale" ha chiosato l’inglese.