F1 in lutto: è morto Guido Forti

E' morto all'età di 73 anni Guido Forti. Proprietario del team di F1 che nel 1995 e 1996 fece correre anche Montermini e Badoer, ha fatto correre e vincere anche piloti come Morbidelli, Naspetti e Fabi

11 gennaio 2013

Grandissimo appassionato di corse prima che proprietario della Forti Corse, che vinse all'esordio l'italiano di Formula Ford 2000 con Teo Fabi, Guido Forti è morto oggi all'età di 73 anni.

L'esperienza che più ha segnato nella memoria degli appassionati il nome di Forti, però, non è stata quella vittoria e nemmeno le esperienze in F3 sudamericana o i successi in F3000 con Gianni Morbidelli, Emanuele Naspetti o Andrea Montermini.

Nelle stagioni 1995 e 1996, infatti, il team owner italiano riuscì, grazie anche all'impegno della famiglia del pilota Pedro Paulo Diniz (celebre per la bellissima fidanzata) a mettere assieme in interessante, almeno sulla carta, progetto F1 che vedeva tra le parti coinvolte anche la Parmalat.

La Forti FG01-95, progettata da Sergio Rinland e Giorgio Stirano, non fu mai un'auto velocissima per via di alcuni problemi legati all'aerodinamica, alla scarsa potenza del motore V8 Ford privato e di normale gioventù di un progetto complesso come quello di una F1.

L'anno successivo, forse anche grazie all'arrivo di Cesare Fiorio al vertice del team, le Forti sembrano avere qualche possibilità di fare qualche risultato in più rispetto al settimo posto ottenuto l'anno precedente. Il passaggio di Diniz alla Ligier, però, pose sostanzialmente fine alle speranze di Guido Forti che dopo aver inseguito il sogno di un piazzamento a punti nel GP di Montecarlo, in cui vinse Panis con sole quattro vetture all'arrivo, fu costretto a fermare la stagione di Montermini e Badoer dopo il GP di Francia.

Una persona che ha dato molto, anzi tutto, per realizzare un sogno e che ha contribuito in modo deciso alla carriera di importanti nomi dell'automobilismo sportivo italiano. Il tutto sempre con grande passione, signorilità e onestà.