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Nel corso della prima sessione di prove libere a Jeddah, Max Verstappen ha comunicato al suo ingegnere di pista di sentire odore di bruciato. Non proveniva, come si era pensato inizialmente, dalla sua monoposto o da un'altra vettura, bensì dal rogo di uno stabilimento del gigante petrolifero Aramco, a una ventina di chilometri dalla pista di Jeddah. Dalle immagini delle FP1 in Arabia Saudita si nota un'imponente colonna di fumo, proveniente dall'impianto, che, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato colpito da un missile. Da quanto si apprende da testimoni oculari sui social, si sarebbe sentita un'esplosione prima del rogo.
Secondo quanto riporta l'Associated Press, i ribelli sciiti yemeniti Houthi avrebbero rivendicato l'attacco all'impianto di Aramco. Stando a Reuters, avevano in precedenza fatto sapere di essere in procinto di rilasciare un comunicato su "un'ìmportante operazione nel cuore dell'Arabia Saudita". Resta da capire quali possano essere le ripercussioni di quanto accaduto sul weekend di gara della F1. La seconda sessione di prove libere a Jeddah è in programma alle 18 ora italiana.