F1. In Cina Ferrari avrà maggiori risposte sulla SF-25, Leclerc: "Il potenziale c'è, ma non al livello della McLaren"

F1. In Cina Ferrari avrà maggiori risposte sulla SF-25, Leclerc: "Il potenziale c'è, ma non al livello della McLaren"
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Charles Leclerc, alla vigilia del Gran Premio della Cina 2025, ha analizzato il livello delle prestazioni della SF-25: cauto ottimismo nelle sue parole
20 marzo 2025

La Formula 1, ma soprattutto la Ferrari, riparte dal Gran Premio della Cina per chiudere definitivamente la parentesi australiana. Non è infatti iniziata al meglio la stagione 2025 per Charles Leclerc che ha chiuso solamente ottavo e ben lontano dei ritmi della McLaren. Tuttavia, il monegasco non si è lasciato scoraggiare dalle performance della SF-25.

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L’appuntamento ad Albert Park è stato una doccia fredda per la Ferrari. Dopo un buon inizio nella tre giorni di test prestagionali in Bahrain, il team di Maranello ha avuto una parziale conferma dalle sessioni di libere australiane, salvo poi dover cambiare idea. Che la SF-25 non fosse ancora al livello, soprattutto in termini di passo gara e gestione delle gomme, della McLaren si era già tenuto in conto. Ma i distacchi alla bandiera a scacchi della scorsa settimana sono stati ben oltre le aspettative. Questo, però, non ha fatto demoralizzare Charles Leclerc. “Il potenziale c’è ed è migliore di quello che abbiamo visto finora, ma non credo sia allo stesso livello della MCL39” ha ammesso il monegasco a Roberto Chinchero di Motorsport.

Solamente il weekend, il primo con format Sprint, allo Shangai International Circuit aiuterà la Ferrari ad identificare la reale portata del distacco da dover colmare con il team di Woking. George Russell crede che il dominio della McLaren sia superiore a quello della Red Bull nel 2023, ma Leclerc non è d’accordo con il suo collega della Mercedes. “Non credo sia così, ma sono decisamente avanti. Il gap reale penso sia quello visto sabato, sono davanti ma non così tanto. Se analizziamo le qualifiche di Melbourne, le McLaren erano molto forti nell'ultimo settore, forse per una gestione delle gomme, ma in gara lo scenario è stato determinato da fattori diversi. A noi è mancata la prestazione complessiva, sappiamo dove dobbiamo migliorare, nei tratti ad alta velocità abbiamo fatto un grande passo avanti, ci manca performance nelle curve a bassa e media velocità”.

Analizzando quanto sia accaduto la scorsa settimana in Australia, il numero #16 non ha voluto entrare particolarmente nei dettagli, ma ha confermato che “Parliamo di macchine molto sensibili, anche una piccola variazione traduce in una grande cambiamento sul comportamento in pista. Ma a volte non hai altra scelta che fare certi cambiamenti, come è accaduto a Melbourne”. Infatti, questo spiegherebbe l’improvvisa variazione di performance della SF-25 dalle libere alle qualifiche, che hanno poi segnato anche il risultato complessivo della gara, dove Leclerc e Lewis Hamilton non sono mai entrati in lotta.

Come annunciato anche da Frédéric Vasseur ieri, il Gran Premio della Cina, il primo con format Sprint, sarà cruciale per accumulare maggiori dati sia sulla monoposto della Ferrari che sul reale livello degli avversari. “Abbiamo visto lo scorso anno quanto faccia la differenza conoscere al meglio la propria macchina. Nella parte finale del campionato noi abbiamo dominati in Messico, la Mercedes a Las Vegas e la McLaren ad Abu Dhabi, e non eravamo in una fase i cui le squadra avevano portato in pista grandi sviluppi. Per questo sono convinto che, dopo aver disputato una sola gara, sia davvero prematuro trarre delle conclusioni, a Melbourne non è andata come speravamo perché non abbiamo massimizzato il potenziale della nostra monoposto, avremmo dovuto fare di meglio in questo ed è per questo che siamo delusi” ha chiosato Leclerc.

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