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Lo ha scoperto il sito Racefans.net con il loro inviato di punta, il sudafricano Dieter Renken che, analizzando i contratti stipulati fra la F.1 management e il governo Brasiliano di San Paolo, ha visto che gli accordi firmati a suo tempo da Bernie Ecclestone erano due. Uno con la comunità e l'altro con lo Stato Federale. Uno si sarebbe occupato dell'organizzazione mentre l'altro avrebbe provveduto a pagare i diritti alla FOM.
Nel passaggio di consegne fra FOM e Liberty Media, il giornalista sudafricano sostiene che ci sia stato un clamoroso errore (uno dei contratti, quello del pagamento dei diritti, non è stato ratificato) per cui la F.1 deve correre in Brasile ma chi ci metteva i soldi per pagare i diritti, di fatto non ha nessun accordo firmato per cui non paga nulla fino al 2020! Sono tre anni gratis in cui i costi di trasporto e gestione dell'evento sono a totale carico del promotore, mentre gli incassi per questa gara sono saltati!
E' piuttosto clamoroso e si capisce bene, alla luce del rinnovo degli altri contratti (vedi Monza) che la cosa sia tenuta sotto silenzio e che forse è più complicata di come viene descritta. Di sicuro sarebbe interessante saperne di più e capire cosa sia successo. O forse è stato un abile modo per creare problemi agli attuali promotori della F.1? In fondo Ecclestone ha siglato lui alcuni contratti (vedi Russia, in cui si è visto al fianco di Putin) e quindi conosce perfettamente le clausole e i segreti di certi accordi, e non è detto che li abbia svelati tutti ai nuovi proprietari della baracca...