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Il vincitore del GP di Spagna? Alla vigilia della gara è solo uno: Fernando Alonso.
E’ lui l’eroe nazionale, quello che muove frotte di tifosi e fa sventolare le bandiere del suo team, tanto che il suo contraltare locale, Carlos Sainz, non solo non smuove gli animi ma in tribuna non si vedono nemmeno tutte le bandiere Ferrari dell’epoca Alonso. Insomma, è lui il catalizzatore indiscusso. Lo dimostrano il paddock affollato del giovedì, i cori dei tifosi e un altro dato: quello di vendita. Sabato sera cappellini e magliette di Alonso e Aston Martin erano praticamente esauriti, tanto che per la domenica si parlava di mercato nero e rivendite a prezzi maggiorati degli articoli comprati prima.
Sainz sul GP delle vendite è indietro. Alonso batte Carlos 8 a 1, ecco il risultato del botteghino, che vede sempre Verstappen leader della classifica davanti ad Hamilton, anche se a Barcellona il buon Fernando ha battuto tutti per numeri e incassi, di svariate centinaia di migliaia di euro. Tutto bello per Alonso? No, perché c’è la…fregatura in agguato.
Se fino all’anno scorso il mercato delle magliette e cappellini era gestito in proprio col marchio Kimoa, che è di sua proprietà, quest’anno il mercato è tutto in mano ad Aston Martin e gli incassi, con percentuali nette del 12 per cento, sono in mano a Stroll Senior che si sta ripagando delle spese per aver preso Alonso. E questo, conoscendo Fernando, sarà argomento di discussione di rinnovo del contratto alla voce utili da spartire. In fondo, non si può avere tutto e Alonso ha già avuto molto da questo suo ritorno…