F1. Il primo giorno di scuola di Antonelli in Mercedes, Sainz in bianco con la Williams, Tsunoda in Red Bull per un giorno: i test di Abu Dhabi visti dalla pitlane

F1. Il primo giorno di scuola di Antonelli in Mercedes, Sainz in bianco con la Williams, Tsunoda in Red Bull per un giorno: i test di Abu Dhabi visti dalla pitlane
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Kimi Antonelli impegnato con la Mercedes W15, Carlos Sainz alle prese con la Williams FW46, Yuki Tsunoda e la sua danza con la Red Bull RB20. Ecco come abbiamo vissuto dalla pitlane i test post-stagionali di Abu Dhabi 2024 di Formula 1, scoprendo le storie dietro ai tempi
10 dicembre 2024

Mancava meno di mezz’ora al suo ingresso in pista a Yas Marina con la Mercedes W15 quando Kimi Antonelli si è fermato ad accarezzare la sua monoposto con l’aria tra l’incredulo e il sognante. È la bellezza delle prime volte quella che si respirava in pitlane nei test post-stagionali di Formula 1, quando i giornalisti presenti in pista hanno l’occasione di stare a guardare anche nel momento in cui comincia l’andirivieni dalla corsia dei box. È proprio questa circostanza più unica che rara che ci ha permesso di vivere da vicino un debutto speciale.

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Antonelli prima della danza in pista con la W15 si è messo a scherzare con i suoi meccanici, con un atteggiamento che lo faceva sembrare ancora più piccolo dei suoi 18 anni. Ma di lì a poco, è arrivato il momento della serietà. Kimi ha avuto un breve colloquio con Peter Bonnington, il suo nuovo ingegnere di pista. Fa così strano vedere Bono con qualcuno che non sia Lewis Hamilton, con cui ha costituito un’accoppiata sensazionale. Ma nell’arco di poco meno di 48 ore la Formula 1 ha già cambiato faccia.

L’attenzione dei giornalisti e dei fotografi era tutta per Antonelli e non per George Russell, che ormai non sembra più il futuro della Mercedes, ma il suo passato. Dopo essersi intrattenuto con gli ingegneri ai box, George è andato con tutta la sua compostezza british a guardare le auto in pista, prima di raggiungerle al volante della sua W15. Nel box accanto, Antonelli si è messo il casco e si è calato nell’abitacolo, sotto lo sguardo attento di papà Marco, i cui occhi tradivano una certa emozione.

E dire che la sua partecipazione ai test non era scontata fino al primo mattino di oggi. Kimi è stato poco bene nei giorni scorsi, abbastanza da dover prendere la sofferta decisione di saltare la sua ultima gara in Formula 2 con la Prema. Si è ristabilito in tempo per potersi mettere nell’abitacolo della W15, che aveva già guidato a Monza e in Messico, nei test che effettivamente sanciscono il clamoroso passaggio di consegne con Hamilton. Più che l’atto in sé di cimentarsi in pista, conta il peso simbolico di un’altra prima volta, in attesa del gran debutto in Australia.

Spostandoci qualche box più avanti abbiamo trovato Yuki Tsunoda. Vestito dei colori che non indosserà probabilmente mai nella sua carriera come pilota ufficiale, si è preso uno sgabello e si è seduto nel box, aspettando con una buona dose di pazienza di potersi accomodare nell’abitacolo della capricciosa RB20. Aveva lo sguardo fiero, ma allo stesso tempo assorto, come se stesse pensando alle occasioni che non ha mai avuto e non avrà mai.

È praticamente impossibile ormai che sia lui a prendere il posto di Sergio Perez, dato per spacciato. Liam Lawson, con due scampoli di stagione in Red Bull, ha fatto abbastanza per convincerli, lui no. E dire che negli anni ha mostrato una progressione notevole, che denota una crescita non solo professionale, ma anche umana. C’è però qualcosa di non gradito in Tsunoda agli occhi del top management della Red Bull. Che sia il fatto che fosse stato scelto a suo tempo da Honda, o il suo carattere non è dato sapere. E forse se lo chiedeva pure lui, in attesa di salire in macchina.

Se Tsunoda ha vissuto un’esperienza dolceamara, Carlos Sainz è pronto ad affrontare un nuovo capitolo della sua carriera. A poche ore da quando lo avevamo visto ancora vestito di rosso, con gli occhi altrettanto rossi a trattenere a stento le lacrime per il suo addio in Ferrari, Sainz ha già effettuato la sua metamorfosi. Era impossibile non notarlo ai box della Williams con indosso una tuta interamente bianca, senza sponsor, la sua divisa in questo limbo che lo separa dal termine del suo contratto con la Rossa. Era con gli ingegneri ad analizzare i dati della sua FW-46, lontana anni luce dal punto di vista prestazionale dalla SF-24 con cui solo due giorni fa ha colto l’ultimo podio della sua storia con la Ferrari.

Vedendolo assorto nel tentativo di venire a capo dei dati mostrati dagli ingegneri, non abbiamo potuto fare a meno di chiederci come Sainz stia affrontando la sensazione di guidare una vettura che rappresenta un netto passo indietro rispetto alla SF-24. Ma oggi è stata una giornata di prime volte. Nico Hulkenberg con la sua tuta nera senza sponsor con la Sauber, Esteban Ocon sulla Haas. Gabriel Bortoleto felicissimo nel suo nuovo ruolo di titolare in F1, Jerome D’Ambrosio con la divisa Ferrari nel paddock. È solo l’antipasto di una stagione che si preannuncia memorabile. E che vi racconteremo vivendola da molto vicino, come oggi in pitlane.

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