F1: il presunto punto debole della F1-75 che dimostra la crescita della Ferrari

F1: il presunto punto debole della F1-75 che dimostra la crescita della Ferrari
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Quello che da molti è stato percepito come un punto debole della Ferrari in realtà sottolinea la forza della scuderia di Maranello
24 marzo 2022

La vittoria della Ferrari in quel di Sakhir ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi dopo anni di digiuno. Anche se è presto per un’analisi sensata dei valori in campo – come ha spiegato il team principal Mattia Binotto, ci vorranno almeno 4/5 gare per un quadro chiaro - i segnali incoraggianti lanciati dalla F1-75 nel GP del Bahrain sono molteplici. E uno di questi arriva da un’apparente debolezza rispetto alla Red Bull. 

 

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Nel corso del weekend di gara in Bahrain, la Ferrari è risultata meno veloce alla speed trap se paragonata alla Red Bull. Un dato che, a ben vedere, non indica una mancanza della Rossa, quanto una scelta che deriva proprio dalla forza del motore Superfast. La F1-75, infatti, aveva una configurazione aerodinamica meno scarica rispetto alla RB18. Una soluzione che le ha consentito di trovare un miglior equilibrio tra lo spunto sui rettifili e quello nelle parti più guidate della pista, dove la F1-75 ha primeggiato. 

La Ferrari, negli ultimi due anni, si è spesso trovata a dover scaricare la monoposto per ricercare quella velocità sul dritto che non riusciva a sviluppare con la deficitaria power unit, e, nel caso della SF1000, per via della resistenza all’avanzamento intrinseca al progetto. Oggi, grazie al lavoro sul motore 2022, la scuderia di Maranello può optare per una configurazione aerodinamica più scarica senza timore di perdere slancio sul dritto.

Nonostante la velocità inferiore alla speed trap, la Ferrari si è dimostrata decisamente efficace in fase di accelerazione. Lo si è visto chiaramente nella lotta tra Leclerc e Verstappen, con il primo assai rapido in uscita dalle curve e il secondo in grado di raggiungerlo solo a fine rettilineo. Uno slancio, questo, che potrebbe essere dovuto a una diversa rapportatura del cambio rispetto alla Red Bull. La Ferrari, nelle qualifiche, sembrava usare una marcia in più rispetto alla Red Bull. Ad esempio, nel rettilineo tra curva 10 e curva 11 sabato Leclerc transitava in ottava marcia, mentre Verstappen in settima. 

È possibile che questo sia dovuto a una rapportatura del cambio più corta per le prime marce per la Ferrari. O, semplicemente, il motore Superfast potrebbe essere talmente efficace da raggiungere con maggiore rapidità le marce più elevate, anche con una rapportatura simile. Un parametro, questo, che resta invariato per tutta la stagione, fatto salvo un singolo cambiamento per campionato consentito in questo anno zero del nuovo regolamento tecnico. 

A dirla tutta, la Ferrari si era fatta già notare per la cambiata in quel di Barcellona. Da bordo pista, si notava che i piloti della Rossa scalavano di marcia in curva, evitando - lo si è capito col senno del poi - di affrontare con il loro pieno potenziale alcuni cambi di direzione e simulando così difficoltà in inserimento di cui in realtà non soffrivano. D’altronde, era troppo presto per scoprire le carte di un progetto promettente come la F1-75. Meglio aspettare l’inizio del campionato. 

Ma non è detto che le potenzialità della F1-75 siano state sfruttate appieno in Bahrain. Secondo quanto ha riportato il Corriere dello Sport nei giorni scorsi, la Ferrari non avrebbe messo alla frusta il motore, per non andare a intaccare in alcun modo l’affidabilità del pacchetto. Nelle prossime gare sarebbe in programma un’apertura graduale della potenza. E se così fosse, gli avversari potrebbero davvero cominciare a sudare freddo. 

 

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