F1. Il muso deformato della Ferrari SF-23 e non solo: le sorprese del Day 1 dei test in Bahrain

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Ecco cosa è successo nella prima giornata di test pre-stagionali 2023 di Formula 1 al di là dei tempi sul giro
23 febbraio 2023

Finalmente la Formula 1 è scesa in pista in Bahrain per i test pre-stagionali 2023. Con soli tre giorni a disposizione, il tempo per saggiare la bontà delle soluzioni pensate per le nuove monoposto è poco, e i crono, con il lavoro diversificato da team a team, lasciano il tempo che trovano. Meglio andare oltre il cronometro, per scoprire quello che è emerso nella prima giornata di collaudi, tra sorprese e imprevisti. Ecco le cinque cose che abbiamo osservato oggi. 

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Il “giallo” del muso della SF-23 che flette

La Ferrari SF-23 ha subito attirato l'attenzione in pista, visto che agli occhi di falco di appassionati e degli addetti ai lavori non è sfuggita la flessione del muso della nuova monoposto ad alta velocità. Un movimento che, osservando bene le immagini, è stato causato da uno schiacciamento del "naso" della SF-23, che presentava una deformazione a cucchiaio. Non si trattava di qualche diavoleria per migliorare le prestazioni, ma più semplicemente di una conseguenza della necessità di contenere il peso. La leggerezza della struttura ne ha provocato una deformazione non intenzionale, anche perché difficilmente passerebbe il vaglio della Federazione.

Il "singhiozzo" dell'Aston Martin

La giornata dell'Aston Martin non è cominciata sotto i migliori auspici, visto che la AMR23 per un problema di natura elettrica si è ammutolita dopo tre curve nelle mani di Felipe Drugovich, test driver della scuderia di Silverstone che sostituisce nei test l'infortunato Lance Stroll. Un inizio non entusiasmante, da cui però il team si è presto riavuto. Forse è un bene che Fernando Alonso non fosse alla guida della sua nuova compagna di avventure al momento del fattaccio, vista la frequenza con cui in passato si è ritrovato ad avere la stessa sensazione. Sempre sul fronte dell'affidabilità, segnaliamo anche qualche problema ai freni in casa McLaren. E qui verrebbe da preoccuparsi di più, visto che la scuderia di Woking ha penato parecchio su questo fronte nel 2022.

Sì, il porpoising c'è ancora. Ma...

Chi si attendeva che il porpoising fosse stato definitivamente debellato ha visto le sue aspettative disattese, visto che nella prima giornata di test si sono osservati saltellamenti vari. Ma non c'è bisogno di allarmarsi: in questa fase di collaudi, è normale che le scuderie si portino al limite in termini di altezza da terra per capire fino a che punto si possono spingere con l'assetto. Il porpoising è un effetto collaterale delle monoposto ad effetto suolo che, dopotutto, non potrà mai essere debellato del tutto. Il segreto sta proprio nel comprendere fin dove si può arrivare senza che diventi nuovamente un problema. 

La RB19 non è una rivoluzione, ma un'evoluzione

Nelle mani di Max Verstappen, l'unico pilota a non avvicendarsi con il compagno di squadra nella giornata di oggi, la Red Bull RB19 ha fatto il suo debutto installandosi subito al top della classifica e inanellando giri senza fare un plissé. La RB19, come ci si poteva aspettare, resta fedele alla filosofia progettuale che l'ha portata a vincere sia il mondiale piloti che quello costruttori nel 2023. Ma ne viene proposta un'interpretazione ancora più estrema, a cominciare dal trattamento delle pance, con un incavo che ricorda il doppio fondo della Ferrari F92A. Vi rimandiamo a questo pezzo per l'analisi completa

Tifosi Ferrari già in fibrillazione, ma bisogna avere pazienza

Un fermo immagine di un Charles Leclerc piuttosto perplesso ha finito per scatenare i tifosi della Ferrari, preoccupati dal comportamento della SF-23 in pista, e dal porpoising visto oggi. Ma è davvero troppo presto per fasciarsi la testa. Come vi spiegavamo prima, il saltellamento è una diretta conseguenza della necessità di verificare in pista il limite oltre il quale non ci si può spingere. Ci sono tanti dettagli che solo la pista può confermare, la simulazione non basta. E i team nei test lavorano proprio in questa direzione. Ci vorrà tempo per capire la vera bontà delle monoposto. 

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