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44 giorni in Ferrari, come il numero che sfoggiava fieramente sulla SF-23 quando a gennaio è uscito dalla nebbia di Fiorano causando il boato della folla che lo aspettava trepidante. Lewis Hamilton sta vivendo settimane di fibrillazione, in attesa di poter fare il suo debutto in gara con la Rossa a Melbourne, tra poco più di un mese. I giorni stanno scorrendo veloci dal momento in cui si è messo in posa elegantissimo davanti alla casa di Enzo Ferrari, dando vita a un’immagine diventata immediatamente storica.
Sono settimane cruciali, quelle che sta vivendo il sette volte campione del mondo di Formula 1, catapultato in una realtà completamente diversa da quella cui era abituato in Mercedes, scuderia per cui ha militato per oltre un decennio. Bisogna che familiarizzi con le peculiarità delle operazioni in pista, dalla procedura di partenza alle regolazioni del volante, passando per il feeling restituito da vetture che, tanto per cominciare, montano la power unit Ferrari, che non ha mai utilizzato prima.
Non saranno la SF-25 che per ora resta confinata nel regno del simulatore, ma a livello di concetto di fondo hanno dei punti in comune con la nuova nata di Maranello, che vedremo la prossima settimana. Per Lewis, però, il compito nell’avvicinamento alla stagione 2025 di Formula 1 non si limita solo alla presa di contatto con le monoposto. Sta conoscendo le modalità di lavoro della sua nuova scuderia, le donne e gli uomini che – lo testimoniano i video diffusi dalla Rossa – lo hanno accolto con genuino entusiasmo.
Ma Lewis deve anche imparare a parlare il linguaggio tecnico della Ferrari, non necessariamente uguale a quello usato in Mercedes. Sembrano sottigliezze, ma non lo sono. Alla familiarizzazione con il gergo ingegneristico si affianca quella della nostra lingua. Hamilton ha fin da subito voluto studiare e praticare l’italiano, buttandosi come gli viene naturale fare in ogni aspetto della sua vita. Il discorso letto davanti ai dipendenti della Ferrari questa settimana – peraltro con una pronuncia più che buona – testimonia la sua volontà di avvicinarsi ai suoi nuovi fan e a chi lavora con lui senza servirsi del “suo” inglese come lingua franca.
La cosa che colpisce di più di Hamilton vedendo le immagini del suo percorso in Ferrari finora è il genuino entusiasmo che si legge sul suo volto. Avrà anche compiuto 40 anni, ma sembra un ragazzino che vuole mangiarsi il mondo. La sua fame non è stata placata dall’abbuffata di vittorie che fanno bella mostra di sé in un palmares sconvolgente. Vuole imporsi ancora, questa volta con un marchio che continua a sedurre milioni di appassionati nel mondo, e ha conquistato anche lui. Ha cercato un cambiamento che lo sta galvanizzando, in un momento in cui è ancora tutto possibile. Sono passati 44 giorni dal principio dell’avventura di Lewis Hamilton in Ferrari, ma il meglio, ne siamo sicuri, deve ancora venire.