Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Ferrari è pronta a voltare pagina dopo il difficile weekend di gara di Melbourne concentrandosi sul Gran Premio di Cina 2025 di Formula 1, in scena questo fine settimana. Che la Rossa voglia mettersi alle spalle l'Australia lo ha sottolineato lo stesso team principal, Fred Vasseur. E in effetti la scuderia di Maranello ha già l’opportunità di dimostrare che la SF-25 vista in Australia è troppo mediocre per essere vera. Di questo avviso è Charles Leclerc, che, come riporta Italpress, nel giovedì di Shanghai si è detto convinto che “il potenziale della macchina sia molto più grande di quello dimostrato in Australia”.
È ragionevole pensare che la Ferrari SF-25 soffra ancora di problemi di gioventù e che quanto visto in Australia non sia frutto di storture irrimediabili legate al nuovo concetto di vettura introdotto dalla Rossa per la stagione 2025. Non bisogna dimenticare, infatti, che l’introduzione dello schema pull-rod per la sospensione anteriore della SF-25 rappresenta un cambiamento notevole. In McLaren, invece, nonostante le modifiche alla sospensione anteriore per ottenere un effetto anti-dive marcato siano audaci, il concetto della vettura resta lo stesso dello scorso anno.
Quando Leclerc parla della necessità di “mettere insieme i pezzi” per ben figurare a Shanghai, si riferisce proprio al bisogno di trovare la quadra in termini di assetto, a differenza di quanto successo in Australia. Le parole di Leclerc dopo la debacle in qualifica di sabato – ha parlato di necessari sacrifici in termini di performance – non riguardavano un assetto per la gara sul bagnato a discapito della qualifica, come molti hanno pensato. Probabilmente Charles si riferiva alla necessità di alzare da terra la vettura per evitare un consumo anomalo del pattino e, di conseguenza, una potenziale squalifica.
Se da un lato il nuovo asfalto posato sulla pista di Shanghai dovrebbe scongiurare la presenza di asperità che possano richiedere compromessi a livello di altezza da terra, dall’altro il manto rappresenta un’ulteriore incognita nel primo weekend dell’anno con il format della Sprint. Con una sola sessione di prove libere da 60 minuti, per i team è fondamentale fare bene i compiti a casa. A Maranello, naturalmente, si è lavorato alacremente al simulatore per poter mettere a punto un assetto base con cui poter cominciare con il piede giusto il weekend.
A proposito di assetto, Lewis Hamilton nel giovedì di Shanghai ha spiegato che “il set-up sarà un po’ diverso questo fine settimana”. Come riporta The Race, il sette volte campione del mondo ritiene di doversi ancora acclimatare prima di poter dare indicazioni sulle modifiche all’assetto. “Sto ancora osservando come il team lavora. In Australia ho avuto la prima occasione per farlo in un weekend di gara, in circostanze diverse dai test, capendo come preferiscono intervenire sul set-up nel corso del weekend”.
Una volta aumentato il proprio feeling con la monoposto, Hamilton ritiene di poter “prendere più decisioni”, anche in termini di assetto, sfruttando la sua indubbia esperienza. In ogni caso, la pioggia di domenica ha reso ancora più complesso il debutto in gara di un pilota che, nonostante il blasone, deve comunque adattarsi a una vettura che restituisce sensazioni molto diverse rispetto alle Mercedes cui era abituato. A cominciare dalla power unit Ferrari, diversa per erogazione, vibrazioni e gestione della batteria, con ripercussioni sul comportamento della monoposto in frenata e in accelerazione.
C’è anche un altro aspetto importante dell’adattamento di Hamilton al suo nuovo ambiente, il rapporto con il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami. A Shanghai Lewis ha definito “esagerate” le reazioni ai suoi scambi di opinioni con Adami nel corso del Gran Premio d’Australia. “Non ho detto parolacce, sono stato educato”, ha riflettuto sul modo – effettivamente assertivo – con cui si è interfacciato con Adami. Dopo 12 stagioni di collaborazione con il suo storico ingegnere di pista, Peter Bonnington, avere un’altra “voce guida” per Hamilton è un bel cambiamento.
Servirà del tempo per affinare questo rapporto, così come bisognerà aspettare per avere un’idea più chiara dei valori in campo, e, di conseguenza, delle potenzialità della Ferrari SF-25. Fasciarsi la testa dopo una sola gara, per giunta disputata su un circuito atipico, è inutile. La prima chance della Ferrari per rifarsi delle difficoltà riscontrate in Australia arriverà già in Cina, su una pista che sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton apprezzano. Il resto lo scopriremo solo con il passare dei Gran Premi.