F1, il bello e il brutto del GP di Russia 2018

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I top e i flop del Gran Premio di Russia secondo il nostro Paolo Ciccarone
30 settembre 2018

IL BELLO

Mercedes. Domina la gara dal via, gestisce al meglio i piloti e mettono pure la faccia spiegando perché lo hanno fatto. Poco da dire, non sarà signorile o sportivo, ma il risultato finale non lascia dubbi.

Bottas. Superiore ad Hamilton su questa pista deve lasciare strada al compagno di team anche se dispiace perdere così, questo è un sacrificio che gli verrà compensato a lungo in futuro e poi si è comportato da signore. Come dire che ci ha guadagnato di più perdendo...

Verstappen. Era in ultima fila, gli sarà venuto il torcicollo a furia di sorpassi, tutti belli puliti ed efficaci. Non sbaglia più una mossa e vederlo in testa alla corsa a lungo ha fatto piacere. Il ragazzino c'era, c'è e quello che è bello ci sarà ancora in futuro

Ricciardo. Ha toccato nel primo giro per cui è stato meno efficiente di Verstappen ma pure lui arriva al massimo possibile con questa macchina, grande testa piede e simpatia

Leclerc. Poco da dire, non ha sbagliato nulla, è il tipo di pista che gli piace, peccato per Montecarlo, dove volava, ma se non pensa alla Ferrari è meglio così pensa solo a guidare.

Ocon. Bravo nella gestione della gara con Perez, testa lucida e speranza di un volante il prossimo anno, anche se sarà la Williams che oggi fa piangere a guardarla...

IL BRUTTO

Ferrari. Non aveva il passo giusto, era lontana dalla forma migliore, serve capire il perché una macchina perfetta diventa un mezzo ingestibile. Strategia perfetta ma senza prestazioni non si va lontano

Vettel. Ha fatto il compitino previsto, solo un assolo a inizio gara nel tentativo di superare Hamilton riuscito al pit stop ma poi sverniciato da Lewis in pista. Il confronto diretto, stavolta, è stato negativo.

Raikkonen. Porta a casa il minimo sindacale, i soldi li ha intascati, ha mostrato di far qualcosa a Monza dove non doveva, sarebbe da passare subito alla Sauber...

McLaren. Tonfo totale, inesistente, Alonso sta vivendo le ultime gare della carriera come una sofferenza. Vandoorne deve ancora capire cosa fare da grande. Un disastro

Williams. Stessa storia della McLaren, con la differenza che non hanno un Alonso in casa e non sanno dove andare a parare visti i casini legali fra Stroll padre e Force India...

Sochi. Vabbè che arriva Putin in tribuna ma questo non ne fa una gara da mondiale con una pista idonea, un miscuglio che non è nècarne nè pesce ma fa vetrina per gli oligarchi..

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