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In principio fu la clessidra, unico strumento per contare il tempo che passa. Nelle competizioni, motoristiche specialmente, ha il difetto di non essere molto precisa, per cui il conteggio del tempo al pari delle corse, si è evoluto fino ad arrivare ai sistemi attuali di controllo. E non è un caso che la maggior parte delle scuderie di F.1 sia legata a un marchio di orologi, magari costoso e di nicchia. Qualche esempio? Ora lo sponsor ufficiale della F.1 è la Rolex, marchio noto per i suoi prodotti esclusivi e di lusso.
F1: tutto è in mano ai cronometri
Ma fino a qualche anno fa il servizio era sponsorizzato dalla Tag Heuer e prima ancora dalla Longines con Olivetti computer. Parliamo di anni '90, decade in cui avvenne l’unico fenomeno di tre piloti alla pari in pole position. GP di Jerez, ultima della stagione 1997, il cronometro assegnò a Villeneuve Frentzen e Schumacher lo stesso identico tempo uguale al millesimo. Qualcuno analizzò il giro sezionandolo e venne fuori che qualche differenza c’era, ma per l’audience e per le cronache, fu omologato quell’incredibile risultato, frutto di una possibilità su qualche miliardo…
L’analisi dei tempi sul giro, in precedenza, si fermava ai secondi, poi si è passati ai decimi, infine ai centesimi e ai millesimi di secondo, tanto che alcuni arrivi in volata sono proprio in questa unità di misura. E visto che la lotta in pista è contro il tempo, ecco servito su un piatto d’argento l’abbinata migliore per la F.1 e gli orologi.
Marchi di orologi: uno per squadra!
Se guardiamo allo schieramento del 2014 vediamo infatti che ci sono più marchi di orologi che di benzine! La Ferrari è legata a Hublot e fu celebre lo spot di Bernie Ecclestone, con occhio nero, reduce da un pestaggio per strada in cui gli rubarono proprio un orologio di quella marca. Ecclestone fu un grande e sfruttò la cosa al punto che comparve con occhio nero sui cartelloni. Oltre all’orologio si prese anche gli interessi!
La Halda, marchio quasi sconosciuto, è svedese e supporta Ericsonn sulla Catheram e lo seguirà alla Sauber. Il modello base costa 8 mila euro, poi si sale… Non è per tutti, insomma. La Mercedes ha IWC di Schaffausen, che sponsorizza anche i due piloti Rosberg ed Hamilton, con tanto di serie speciale, stessa cosa che fa la TAG Heuer con i piloti McLaren. Anzi, al proposito viene da ridere: Alonso, anche correndo per Ferrari e quindi Hublot, era sponsorizzato da Viceroy, che aveva firmato una serie di modelli. Farà lo stesso alla McLaren?
“Se guardiamo allo schieramento del 2014 vediamo infatti che ci sono più marchi di orologi che di benzine!”
La Casio è abbinata a Red Bull e anche qui ci furono due edizioni speciali di orologi da GP, solo che a Monza, nell’ultimo GP, l’unico esemplare per la stampa fu estratto a sorte e vinse un fotografo tedesco. La Williams è legata a Oris mentre la Lotus, nonostante le figuracce, ha trovato in Richard Mille uno sponsor munifico oltre che un appassionato di corse: sa tutto di F.1, prototipi e altro ancora. E il marchio, coi suoi orologi, ha scelto Lotus per quello che rappresenta nella storia della F.1. Insomma, passa il tempo, ma almeno si sa come cronometrarlo!
Lo schieramento 2014
Ferrari Hublot
Red Bull Casio
Mercedes IWC
Williams Oris
McLaren TAG Heuer
Lotus Richard Mille
Catheram Halda
Alonso Viceroy
Button TAG Heuer
Rosberg-Hamilton IWC