F1. I primi giri in pista, il simulatore, l’acclimatamento a Maranello: finalmente è arrivata la prima settimana di Lewis Hamilton in Ferrari

F1. I primi giri in pista, il simulatore, l’acclimatamento a Maranello: finalmente è arrivata la prima settimana di Lewis Hamilton in Ferrari
Pubblicità
Lewis Hamilton questa settimana comincia ufficialmente la sua avventura come pilota della Ferrari in Formula 1. Ecco i suoi impegni e gli obiettivi di un concitato avvicinamento alla stagione 2025
20 gennaio 2025

Il debutto ufficiale di Lewis Hamilton come pilota della Ferrari in Formula 1 è stato atteso per così tanto tempo da rendere difficile credere che quel giorno stia davvero arrivando. Era il 1° febbraio del 2024 quando l’indiscrezione bomba lanciata di primo mattino dal Corriere della Sera fu clamorosamente ufficializzata nella serata italiana. Proprio nel momento in cui il treno per Maranello sembrava ormai passato per Hamilton, si consumarono le nozze tra il marchio più blasonato dell’intero Circus e un pilota che a sua volta negli anni è diventato un vero e proprio brand.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Sono passati quasi 12 mesi dal giorno in cui il mondo scoprì l’inattesa piega che avrebbe preso il futuro di Lewis Hamilton, e oggi il sette volte campione del mondo è finalmente nella sua nuova casa professionale, a Maranello. Vi si era recato diverse altre volte nella privacy più assoluta, per cominciare a capire meglio come funzionasse la sua nuova realtà. Ma ora è nel cuore brulicante dell’attività del Cavallino rampante in veste del tutto ufficiale. E c’è molto su cui lavorare nelle concitate settimane che separano Hamilton dai test pre-stagionali in Bahrain.

Non si tratta solamente di prendere confidenza con l’ambiente, ma di lavorare per essere preparato al meglio alla prova della pista. Alleato fondamentale in questo senso sarà il simulatore, su cui Lewis dovrebbe già essere operativo nella giornata di oggi. In una Formula 1 in cui i test sono sempre più risicati, il virtuale, per quanto non possa replicare tutti gli aspetti della realtà del tracciato, è un’arma imprescindibile. Soprattutto se si pensa che per questa stagione anche i cosiddetti TPC, i test condotti con vetture vecchie di almeno due anni, hanno subito delle restrizioni. I piloti titolari, infatti, non potranno percorrere più di 1000 km nel corso dell’anno.

Uno snodo molto importante per ogni pilota è il volante, con la posizione dei comandi che può variare a seconda delle preferenze. In agenda in questi giorni di fibrillazione a Maranello ci sarà anche questo punto. Ma per Hamilton sta per arrivare anche il momento di un assaggio in pista, molto probabilmente con la F1-75 del 2022. Una sgambata sulla pista di Fiorano che negli anni è diventata il battesimo dei nuovi piloti della Ferrari e che resta un ricordo indelebile nel tempo. Carlos Sainz, a nostra domanda in merito ad Abu Dhabi, aveva menzionato proprio i suoi primi giri su una Ferrari di F1 come la memoria più indelebile del suo percorso.

Per Hamilton la Ferrari non ha voluto un debutto in pompa magna, con giornalisti presenti. Il perché lo aveva spiegato Fred Vasseur al pranzo di Natale. Con due grandi eventi in programma – la presentazione della livrea il 18 febbraio a Londra e quella della monoposto il giorno successivo a Fiorano – un terzo sarebbe stato eccessivo. Dopotutto, il primo contatto tra Hamilton e una Ferrari di Formula 1 è un momento molto intimo, come quello tra due nuovi amanti che stanno imparando a conoscersi.

È impossibile, però, che questo debutto abbia una dimensione esclusivamente privata, data l’attesa da parte dei tifosi della Rossa. È lecito aspettarsi che il ponte da cui si può godere una vista privilegiata del tracciato di Fiorano sia preso d’assalto da appassionati che vogliono toccare con mano una realtà che sembra ancora oggi un’illusione. È un entusiasmo che vibra anche all’interno della stessa Ferrari, come ha confermato la scorsa settimana l’ad Benedetto Vigna, parlando di “fibrillazione” per l’arrivo di un pilota tanto atteso. Hamilton si trova davanti a una pagina completamente bianca, da scrivere con l’inchiostro della sua esperienza. Che si tratti di una storia di successo o meno, lo potrà dire solo il tempo.

Pubblicità