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Nico Rosberg ha stupito tutti settimana scorsa annunciando il suo ritiro dalla Formula 1 con effetto immediato. L’ormai ex pilota della Mercedes non è però l’unico nella storia della categoria a non aver difeso il titolo mondiale conquistato.
Gli ultimi due esempi in ordine di tempo risalgono agli anni Novanta: sia Nigel Mansell che Alain Prost decisero di ritirarsi dopo aver colto l’alloro piloti in Formula 1. Mansell, laureatosi campione del mondo di F1 per la prima volta nel 1992 a 39 anni, scelse di abbandonare il Circus per tentare fortuna negli Stati Uniti. Il pilota britannico riuscì nell’intento, vincendo la CART Indy Car Series con il team Newman/Haas Racing.
Prost, invece, decise di ritirarsi al termine della stagione 1993, in cui aveva colto il quarto titolo mondiale della sua carriera, dopo quelli conquistati nel 1985, nel 1986 e nel 1989. Si trattò del secondo abbandono della Formula 1 da parte di Prost: il pilota francese aveva preso un anno sabbatico nel 1992, per poi tornare in azione in seno alla Williams l'anno successivo.
A interrompere anzitempo la carriera di Jochen Rindt, invece, fu la sua prematura morte in gara, nel corso del Gran Premio d'Italia a Monza, il 5 settembre del 1970. Rindt diventò l'unico campione del mondo postumo della storia della Formula 1: al momento della sua scomparsa, Rindt godeva di un vantaggio di 20 lunghezze sul secondo in classifica, Jack Brabham. Nelle ultime cinque gare della stagione a cogliere più punti - 40, per la precisione - fu Jacky Ickx; i successi del belga permisero a Rindt di vincere il campionato.
Legato a un evento tragico è anche il ritiro dalla Formula 1 di Jackie Stewart: il pilota scozzese decise di abbandonare le corse dopo l'incidente mortale occorso al suo compagno di squadra, François Cevert, scomparso a 29 anni nel corso delle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti del 1973. Stewart decise di non disputare la sua centesima corsa in carriera, ma vinse comunque il titolo.
Beffardo fu il destino del campione del mondo 1958, Mike Hawthorn: il pilota britannico si ritirò subito dopo aver vinto il titolo con la Ferrari, battendo Stirling Moss, nonostante questi avesse colto quattro successi, contro un solo acuto dell'alfiere della Ferrari. Anche se avesse voluto difendere l'alloro piloti, Hawthorne non avrebbe potuto farlo: perse la vita in un incidente d'auto il 22 gennaio del 1959, a soli 29 anni.
Tornando ancora più indietro nel tempo, Juan Manuel Fangio, campione nel 1951, non disputò il campionato del mondo 1952 a causa di un incidente a Monza, in cui si ruppe delle vertebre cervicali. Tornato in azione l'anno successivo, Fangio vinse il titolo mondiale per quattro volte di fila, dal 1954 al 1957.