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Anno nuovo, problemi vecchi. Per quanto riguarda il GP d’Italia a Monza alcune questioni restano insolute e creano sempre polemiche e scontenti. Quest’anno la tradizione è stata rispettata con la negazione dei pass di accesso a testate e giornalisti storici della F.1, alcuni con 47 anni di anzianità e che avevano presenziato regolarmente a Imola, Montecarlo e Ungheria ma sono stati respinti a Monza. Si vede che ad agosto devono aver perso i requisiti per accedere al magico mondo del paddock dove al solito si è visto di tutto.
Stavolta la lista degli scontenti, compreso il direttore della rivista dell’AC Milano (ovvero l’organizzatore…) è finita sul tavolo del presidente dell’ordine dei giornalisti con la richiesta dell’apertura di un fascicolo nei confronti di chi ha gestito gli accrediti e le sue scelte, tanto che pure il sindacato dei giornalisti auto motive, la UIGA, ha presentato una nota dettagliata. In compenso c’era di tutto in quella che è stata l’ultima volta della sala stampa monzese. Dall’anno prossimo, per chi ci sarà e rispetterà gli standard previsti dall’organizzazione (a meno che non cambi qualcuno) il tutto verrà trasferito nei vecchi uffici dove c’erano le rimesse, perché la sala stampa, una delle migliori del mondiale F.1, diventerà saletta VIP per i clienti delle ospitalità che potranno godersi la vista box come in precedenza facevano i giornalisti. Categoria che a quanto pare deve sparire per far posto ai nuovi comunicatori. Ai quali basta il pass, farsi i selfie col pilota preferito, se lo beccano, per dare eterna gratitudine a chi ha rilasciato il pass. Dimenticandosi che è un mestiere, non un gruppo vacanze e che a fine mese deve garantire uno stipendio.
Stavolta in autodromo ha fatto capolino anche qualche ispettore della ASL locale per verificare lo stato delle cucine e somministrazione cibi e bevande dei team. Non tutti sono stati controllati, alcuni hanno ricevuto due visite di fila per verificare che le norme fossero rispettate. Importante e interessante il lavoro degli ispettori, ma in F.1 e nel paddock in genere si lavora ad altissimo livello con strutture e chef degni di 3 stelle Michelin, per cui il viaggio è andato a vuoto, ma è il segnale che tutto viene controllato dagli organi preposti.
Anche quest’anno, la viabilità è al centro delle discussioni. Quella interna è migliorata grazie al grande lavoro di sottopassi e rotatorie nelle vie di accesso, i percorsi riservati agli addetti ai lavori erano ben definiti. Il problema, al solito, era esterno con un coordinamento fra i vari comuni che a tratti ha mostrato criticità. Ovvero se per la stampa fosse stato previsto un ingresso da Costa Alta con stradina riservata, il problema sarebbe nato sul provinciale dove alla rotatoria si bloccava il traffico fra quelli che arrivavano da Biassono e da Vedano dalla parte opposta. Ovviamente perché a Costa Alta dovevano bloccare i veicoli per controllare le credenziali di accesso. Una soluzione poteva essere rendere a senso unico (inverso rispetto all’attuale) i 50 metri che costeggiano il muro di cinta e saltare la rotatoria e il traffico relativo.
Il Ferrari Club Vedano ha premiato Ivan Capelli con un trofeo dedicato alla memoria di Vittorio Brambilla. I due fratelli, Tino e Vittorio, sono stati ricordati da ospiti illustri, come Ercole Colombo e Franco Scandinaro. Il sindaco di Vedano, Marco Merlini con l’assessore allo sport Matteo Medici hanno inaugurato col taglio del nastro le serate Fuori GP dedicate alla F.1 che a Vedano trovano la loro naturale collocazione. Il presentatore, Carlo Gaeta, ha saputo intrattenere il numeroso pubblico presente che ha gustato gli aneddoti di Ivan Capelli e dei presenti alla serata.
Fra le varie attività collaterali ci sono state alcune mostre fotografiche fra cui una firmata Enrico Mapelli: Formula75, ad Arcore presso le Scuderie di Villa Borromeo. Il racconto della storia della F.1 dal 1950 ad oggi attraverso l’esposizione di oltre una trentina di caschi, da Fangio ad Hamilton, e oltre 20 tute fra cui quella che ha salvato Gerhard Berger a Imola 1989. Un centinaio di immagini fotografiche e oltre 200 modelli delle monoposto più importanti della F.1. Ingresso libero per chi volesse vedere fino a domenica 8 settembre, dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Domenica 8 è prevista l’esposizione di oltre 30 macchine storiche all’ingresso della mostra.
All’interno del circuito c’è finalmente un bar aperto al pubblico, ma il problema era che vietavano il pagamento in contanti ma solo carte di credito. A parte l’errore nel poster all’ingresso (contati invece di contanti…) molti sono rimasti spiazzati, ma a quanto pare tutti i pagamenti devono essere tracciati. Con somma felicità della Guardia di Finanza che aveva uno stand alla Fan Zone. Avranno pagato con carta di credito o era gratis? Boh… Ridiamoci sopra.