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Uno dei più attesi nella conferenza stampa del Gran Premio di Russia era Lewis Hamilton, che ha risposto agli attacchi di qualche giorno fa di Helmut Marko.
“Non ho alcuna conseguenza dopo Monza, mi sono fatto controllare, ho lavorato un po’ in palestra e sono pronto. Sinceramente non bado a cosa dicono gli altri, avevo un po’ di dolore dopo la gara e ho ritenuto opportuno farmi visitare, stop. Non ho mai detto che mi sentivo morire”.
Il campione del mondo spiega cosa sarà a decidere il suo duello per il titolo con Max Verstappen. "Non penso a Max, sono concentrato sul migliorare la macchina per fare un buon weekend in Russia. Se in questo duello ho un vantaggio psicologico? Non credo che lottare in pista uno contro uno sia una questione psicologica ma di esperienza. Se vieni sorpassato puoi trovare il modo di rifarti e così via, ma la psicologia non c’entra”.
Infine Hamilton dichiara di sentire meno pressione con Max Verstappen rispetto a quando si laureò tredici anni fa per la prima volta campione del mondo.
“Non credo ci sia mai stato un pilota in F1 disposto a mollare, ad arrendersi. Io non ne ho mai conosciuti. Nessuno ti lascia passare in pista, tutti si battono per il titolo. Credo che l’unica strada per vincere, per me, sia lavorare per essere sempre più forte. Beh, non c’è paragone, ora sento un decimo della pressione rispetto al 2008.”.