F1. Haas: con l’esperienza di Ocon e la gioventù di Bearman a cosa può ambire?

F1. Haas: con l’esperienza di Ocon e la gioventù di Bearman a cosa può ambire?
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Haas si prepara alla prossima stagione di Formula 1 con Esteban Ocon e il rookie Oliver Bearman, ma cosa attende il team americano in questo 2025?
7 marzo 2025

Haas si appresta a prendere parte alla settantacinquesima edizione di Formula 1, spegnendo nove candeline di attività nel Circus. Questo sarà anche il secondo anno senza Gunther Steiner al comando del team, adesso gestito da Ayao Komatsu che ha già raccolto i primi frutti con la sesta posizione nel campionato Costruttori. Ma nel 2025 si ripartirà da zero con due nuovi piloti: Esteban Ocon ed Oliver Bearman.

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Esperienza e gioventù: il mix perfetto per la line-up 2025 di Haas

Per la stagione di Formula 1 ormai alle porte, Haas schiererà una line-up del tutto inedita dati gli addi di Nico Hulkenberg, passato in Sauber, e Kevin Magnussen, impegnato nel FIA WEC con BMW. Ayao Komatsu si affiderà al mix unico formato dall’esperienza di Esteban Ocon, che ha detto addio ad Alpine/Renault dopo cinque anni, e tutta la gioventù portata in pista da Oliver Bearman. Quest’ultimo si è fatto piacevolmente scoprire lo scorso anno in occasione del Gran Premio d’Arabia Saudita quando, a weekend di gara in corso, è subentrato già nelle qualifiche, arrivando in Q2, a Carlos Sainz, operato d’appendicite. Oltre a siglare il record di più giovane pilota a bordo di una monoposto della Scuderia Ferrari, Bearman ha conquistato i primi punti iridati lottando con Lewis Hamilton per la settima posizione.

A confermare che l’esperienza di Jeddah non fosse solamente un caso isolato è stato l’appuntamento a Baku, quando Bearman ha preso il posto dello squalificato Kevin Magnussen, ottenendo una decima posizione finale, diventando anche il primo pilota di Formula 1 a conquistare punti con due squadre diverse. Anche se questa sarà la sua prima stagione da titolare, Oliver ha perso lo statuto di rookie in quanto ha preso parte anche ad un terzo Gran Premio, quello del Brasile, quando ha nuovamente sostituito il danese, rimasto fuori gioco per un’influenza.

Esteban Ocon, invece, ha alle spalle molta più esperienza rispetto a Bearman dato che ha vinto un Gran Premio di Formula 1 in Ungheria nel 2021. Il francese, inoltre, è una vecchia conoscenza del team principal Komatsu dato che è stato proprio lui a seguire da vicino il primo test a bordo di una monoposto di massima categoria nel 2014, quando esordì a bordo della Lotus a Valencia. Questa per il numero #31 sarà la quarta squadra che rappresenterà dopo aver debuttato con Manor nel 2016, prima di un periodo di due anni con Force India; ha poi trascorso una stagione ai box come pilota di riserva di Mercedes, tornando nel 2020 in Renault rimanendo col team anche quando ha cambiato nome in Alpine. Ha detto addio alla squadra francese nel 2024 con una gara d’anticipo in Qatar dato che hanno preferito dare a Jack Doohan, suo sostituto, la possibilità di debuttare in F1 ad Abu Dhabi.

2024, un anno di transizione: da Steiner a Komatsu

La passata stagione della Haas è stata di pura transizione, dalla storica gestione di Guenther Steiner, a capo della squadra fin dalla prima stagione nel 2016, ad Ayao Komatsu, a sua volta veterano del team, subentrando dal ruolo di direttore dell’ingegneria a quello di team principal. Essendo stato anche lui in casa Haas fin dai suoi albori, l’acclimatamento è stato più veloce del previsto, anche se fin da inizio anno, quando è stata la notizia del licenziamento di Steiner, il giapponese ha sempre cercato di non dare troppe speranze di rapidi miglioramenti dopo l’ultimo posto nella classifica Costruttori del 2023, ma fin dagli inizi le cose hanno confermato un trend positivo. Infatti, al termine della stagione 2024, Haas è riuscita ad agguantare la settima posizione lottando fino all’ultimo con Alpine per la sesta. A permettere alla squadra americana di battere Racing Bulls, Williams e Kick Sauber sono stati gli ottimi piazzamenti in Australia, Austria e Messico. Un altro importante risultato portato a casa dalla Haas è stata la partnership con Toyota che, insieme al title partner MoneyGram, ha permesso a Gene Haas, il proprietario, di non dover più finanziare direttamente la squadra, riuscendo finalmente a trarne redito. Questo è un progresso non da poco per la squadra più piccola, soprattutto a livello economico, della griglia di F1.

A cosa può ambire Haas?

La speranza adesso è quella di riuscire a proseguire con l’ottimo slancio con cui hanno concluso la scorsa annata. Tuttavia, dovranno prima fare i conti con l’acclimatamento non di un solo pilota, ma di entrambi. Un dato da non sottovalutare soprattutto se uno dei due è un rookie che ha però dimostrato nelle tre passate occasioni di riuscere ad ambientarsi facilmente nel team, che ha già avuto modo di conoscere. Bisognerà comunque capire se le scelte tecniche fatte, in controtendenza rispetto alla Ferrari che ha preferito lo schema pull rod per le sospensioni anteriori, avranno un esito positivo o meno. Ad ogni modo, una squadra piccola come Haas dovrà ben presto decidere come organizzare la stagione: continuare a sviluppare fino a quando sarà possibile o chiudere anzitempo il progetto 2025 per concentrarsi sul 2026?

Haas, il pronostico 2025 di Diletta Colombo

Giudicare la Haas sulla base di quanto visto nei test prestagionali in Bahrain è un esercizio piuttosto complesso, visto che la scuderia di Kannapolis si è prevalentemente dedicata a un lavoro con un alto quantitativo di carburante. È la concreta manifestazione dell'approccio del team principal Ayao Komatsu, ingegnere di lungo corso che preferisce rimanere a testa bassa senza fare troppi proclami. La Haas VF-25 non sembra una vettura nata con particolari storture, ed è stata progettata senza osare troppo. Il team americano avrebbe potuto impiegare la sospensione anteriore con schema pull-rod adottata dalla Ferrari per il 2025, ma ha preferito non introdurre un elemento ad alto rischio nel pacchetto dell’ultimo anno dell’attuale regolamento tecnico. D’altronde, osare intervenendo sul concetto della vettura all’alba di una nuova era della F1 è una via che può essere perseguita solo da un team di prima fascia. Sarà interessante vedere come si svilupperà la lotta interna tra il giovane Ollie Bearman e l’ormai esperto – e sanguigno – Esteban Ocon. Non sono da escludere delle scintille, in una stagione in cui la Haas sembra poter essere un passo indietro rispetto a Williams e Alpine, almeno inizialmente.

Haas, la scheda

  • Nome completo: MoneyGram Haas F1 Team;
  • Sede: Kannapolis, Stati Uniti
  • Piloti: Esteban Ocon (31), Oliver Bearman (87);
  • Team Chief: Ayao Komatsu;
  • Technical Chief: Andrea De Zordo;
  • Telaio: VF-25;
  • Power Unit: Ferrari 066/12;
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