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La stagione 2025 è ormai alle porte e tutti i team sono in piena fibrillazione per gli ultimi preparativi in vista del primo appuntamento ufficiale, la presentazione congiunta delle livree a Londra il 18 febbraio. Dopo quest’evento, la Formula 1 prenderà il volo verso il Bahrain per i test prestagionali che precedono il primo appuntamento, il Gran Premio d’Australia. In vista della prossima annata, Haas ha deciso di cambiare le carte in tavola.
Lo scorso gennaio è iniziata una vera e propria rivoluzione nel team americano che ha cambiato gestione con il licenziamento del team principal Gunther Steiner. Al suo posto è stato promosso Ayao Komatsu che avrà finalmente modo di dare una sua significativa impronta nella direzione di Haas. Con il nuovo ruolo arrivato sostanzialmente in corso d’opera, con tutto quasi pronto per il campionato 2024, Komatsu non ha potuto effettuare tutte le modifiche che avrebbe voluto, ma adesso la rivoluzione può continuare con un organigramma completamente rivisto che può puntare oltre un settimo posto in classifica Costruttori.
Non solo una line-up completamente nuova con l’ingaggio di Esteban Ocon, che ha detto addio in modo burrascoso, e il debutto dell’ormai non più rookie Oliver Bearman, anche il reparto interno della squadra è stato cambiato profondamente. Tante novità soprattutto nelle posizioni apicali della squadra americana con la conferma del team principal Ayao Komatsu. L’obiettivo principale è quello di migliorare il reparto strategico di Haas che è stato chiaramente il tallone d’Achille nel corso dello scorso campionato, concluso di poco in settima posizione dopo la rimonta sul finale di stagione di Alpine.
Per ambire a nuovi orizzonti, Ayao Komatsu ha affidato all’ex capo del team Audi alla Dakar Francesco Nenci il ruolo di ingegnere capo di gara; a Carine Cridelich, ex stratega della Visa Cash App RB, la nomina di nuovo capo della strategia, mentre Mark Lowe torna in Haas con la posizione di direttore sportivo. Ma la vera novità riguarda i nuovi ingegnere di pista che verranno affidati ad Oliver Bearman ed Esteban Ocon. Al britannico toccherà Ronan O’Hare, ex performance engineer, mentre al francese la prima donna a ricoprire questo ruolo al muretto in Formula 1. Parliamo di Laura Mueller che ha ricoperto dal 2022 il ruolo, anche lei, di performance engineer.
"È una persona piuttosto determinata - ha detto Komatsu a F1.com - e poi è molto laboriosa. La sua etica del lavoro è davvero, davvero buona. E poi ciò in cui è davvero brava è che, quando vede un problema, scava in profondità e non si ferma alla prima risposta. Alcune persone, quando trovano la risposta, la prima risposta, si fermano lì. Pensano, 'Oh, fantastico, ho trovato la soluzione, vai avanti'. Se si guarda a quante donne ingegnere abbiamo in ufficio, sono sicuramente più di prima. Ma non è che ho scelto Laura perché è donna. Non ci interessa la nazionalità, il genere, non importa davvero perché ciò che conta è il lavoro, come puoi inserirti nel team, come puoi massimizzare la performance. Credo che sia la scelta giusta".