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La Federazione Internazionale dell’Automobile ha deciso di aprire un’indagine sui coniugi Wolff su un possibile conflitto di interessi. Toto Wolff, team principal nonché azionista della Mercedes, sarebbe a conoscenza di alcune informazioni sensibili, note solamente ai membri della FOM, come sua moglie Susie Wolff, nominata a marzo 2023 CEO della F1 Academy, categoria gestita dai promotori della Formula 1 ma indipendente della FIA.
Tramite una nota la Federazione ha confermato “di essere a conoscenza delle speculazioni dei media in merito all’accusa di informazioni di natura riservata condivise da un membro della FOM (Formula One Management) ad un team principal di Formula 1. Il dipartimento “Compliance” della FIA sta attualmente esaminando la questione”. La FIA ha dunque deciso di aprire questa inchiesta ascoltando quelle che sono state le lamentele degli altri team principal riguardo il conflitto di interessi tra i coniugi Wolff. Toto, infatti, potrebbe essere a conoscenza di alcune informazioni riservate delle FOM, che non dovrebbero essere note ai team principal, ma di cui la moglie Susie, dato il suo ruolo, è a disposizione.
In particolare, secondo alla rivista BusinessF1, ci sarebbe una prova che renderebbe inconfutabile il conflitto di interessi. Si tratterebbe di un commento di Toto Wolff fatto in una recente riunione con i suoi omologhi. Avrebbe rivelato alcune informazioni che sarebbero potute provenire solamente da membri interni della FOM, come sua moglie, appunto. Questo ha inevitabilmente suscitato le lamentele da parte degli altri team principal. Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha così deciso di indagare sull’esistenza di un potenziale conflitto di interessi mediante un’indagine ufficiale.
Ovviamente quanto accaduto ha scatenato la risposta dai parte dei diretti interessati. "Notiamo la generica dichiarazione della Fla di questa sera, che risponde alle accuse infondate da parte di un singolo media, e il briefing off-record che lo ha collegato al Team Principal di Mercedes AMG F1. Il Team non ha ricevuto alcuna comunicazione dal Dipartimento di Conformità FIA su questo argomento ed è stato molto sorprendente apprendere dell'indagine attraverso una dichiarazione dei media. Respingiamo totalmente l'accusa contenuta nella dichiarazione e la relativa copertura mediatica, che interferisce erroneamente con l'integrità e la conformità del nostro Team Principal. Naturalmente, invitiamo il Dipartimento di Conformità FIA a fornire una corrispondenza completa, tempestiva e trasparente su questa indagine e sui suoi contenuti" riporta il comunicato stampa della Mercedes.
"Sono profondamente offesa, ma purtroppo non sorpresa dalle dichiarazioni pubbliche che sono state fatte questa sera" ha aggiunto Susie Wolff sui suoi social. "È scoraggiante che la mia integrità sia messa in discussione in questo modo, specialmente quando sembra essere radicata in comportamenti intimidatori e misogini, e focalizzata sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Nel corso della mia carriera nel motorsport, ho incontrato e superato numerosi ostacoli e mi rifiuto di lasciare che queste accuse infondate offuschino la mia dedizione e passione per la F1 Academy. Come donna in questo sport, ho affrontato la mia giusta quota di sfide, ma il mio impegno per abbattere le barriere e spianare la strada per le generazioni future per avere successo rimane incrollabile. Respingo con la massima fermezza queste accuse".