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Singapore - L’anno scorso si era scandalizzato mezzo paddock quando Jackie Stewart aveva consigliato Romain Grosjean di farsi seguire da uno psicologo perché fare sette incidenti in nove gare nel corso dei primi metri, non era una cosa normale.
Poi dopo il botto in Belgio che è costato di sicuro il mondiale ad Alonso e la nascita del primo figlio, alla Lotus hanno deciso di correre ai ripari e ora, alla vigilia di Singapore, è stato lo stesso pilota svizzero francese a dirlo: quest’anno è stato seguito da uno psicologo che gli ha fatto cambiare atteggiamento e modo di guidare.
Insomma, se per Stewart c’erano state pernacchie adesso salta fuori che c’è voluto davvero il medico per calmare Grosjean: «Sto fuori dalle situazioni a rischio, evito di infilarmi nel pericolo e ottimizzo le prestazioni» ha detto. Bravo, lo avesse fatto l’anno scorso forse in Belgio non avrebbe fatto un filotto da 4 milioni di euro di danni.
Peccato anche che il carattere non sia migliorato, lo hanno scoperto alla TV svizzera quando lo hanno presentato come connazionale, è nato e vive a Ginevra, ma lui ha detto di essere francese e di non considerarlo svizzero. Gli elvetici non ci han pensato due volte: non lo intervistano più e manco lo citano nelle classifiche finali…