F1. Gran Premio Imola: Ferrari terza incomoda con una McLaren che fa paura a Verstappen

F1. Gran Premio Imola: Ferrari terza incomoda con una McLaren che fa paura a Verstappen
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La Formula 1 fa tappa in Italia per il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 2024. Ecco cosa è accaduto nella gara di Imola con una Ferrari che migliora ma non abbastanza per prendere McLaren e Red Bull
19 maggio 2024

IMOLA – Ha sofferto e lottato fino all’ultimo pur di vincere questo GP. Max Verstappen ha sudato davvero le proverbiali sette camicie difendendosi dall’attacco di Lando Norris, che con la McLaren è arrivato in scia con un arrivo in volata come da tempo non si vedeva. La Ferrari si è consolata col terzo posto di Charles Leclerc che non è riuscito a imporsi nel duello fra i due davanti ma ha conservato il podio tenendo a bada la seconda McLaren, quella di Piastri, che in quarta posizione ha preceduto pure la seconda Ferrari di Sainz.

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E’ stata una gara divisa in due parti: il primo giro, con la partenza in cui ci si poteva giocare tutto, ma non è successo niente per cui alla prima curva e in seguito per 58 giri, le posizioni di testa erano quelle di partenza. E poi gli ultimi cinque giri di gara con un Verstappen in crisi per le gomme anteriori consumate e un calo elettrico che gli ha tolto potenza dalla batteria. In questo frangente si è visto Norris, vincitore due settimane fa a Miami, inanellare giri veloci dopo l’altro e portarsi da 6 secondi di distacco fino a meno di 8 decimi. Ma Imola è pista ostica, per cui pur vicino, è mancata davvero la possibilità di superare Verstappen. Alla fine l’olandese era felice, perché non è stata la solita passeggiata, ha dovuto lottare e sudare, mantenere il ritmo con una Red Bull che fin dal venerdì lo ha fatto penare. “In gara Max è stato bravissimo – dice Jacques Villeneuve, ex campione del mondo F.1- perché se avesse spinto troppo avrebbe tagliato qualche curva e aveva già una bandiera bianco nera di preavviso, per cui non poteva esagerare ma doveva mantenere il margine giusto per vincere. Norris è stato perfetto ma secondo me si è giocato la vittoria nel primo stint di gara, con le gomme morbide”.

Una gara tattica, giocata sul ritmo più che sulle battaglie, per 58 giri soporifera e senza colpi di scena ma è stato in questo frangente che si è deciso il risultato: “Lando ha perso troppo terreno nella fase iniziale con le gomme medie, in cui Verstappen ha accumulato il suo vantaggio – dice Andrea Stella, team principal McLaren – poi con le dure abbiamo gestito e a un certo punto la Ferrari di Leclerc era meglio di tutti davanti, per cui è un mix di sensazioni, perché dopo la vittoria di Miami qui un secondo posto in volata”. Una Ferrari terza incomoda? Il podio di Leclerc, che ha salutato in italiano i 180 mila tifosi presenti, è una magra consolazione perché su questa gara c’erano molte aspettative. Le modifiche portate in pista, di cui si dicevano meraviglie (e non si sa chi le ha dette) di fatto hanno solo confermato che il divario con Red Bull è ridotto, ma che nell’insieme il lavoro migliore è quello della McLaren che ha fatto un passo da gigante. Leclerc e Sainz hanno dato il massimo, ma oltre questo risultato non potevano andare. Poca cosa per il tifoso, importante per il futuro del campionato, perché le modifiche vanno capite e approfondite, quindi a Imola la Ferrari, davanti al presidente John Elkann, ha mostrato se non altro dei passi in avanti, anche se non sufficienti.

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