F1. Gran Premio Abu Dhabi 2024: McLaren si prende la FP3 con Piastri e Norris. Difficoltà per la Ferrari

Adesso è tempo di scoprire le carte perché si inizia a fare sul serio. Nella giornata di ieri Lando Norris aveva detto che, secondo lui, alcuni stavano nascondendo ancora quali siano reali prestazioni delle proprie monoposto. A conferma di questo proprio il fatto che nelle FP2 il terzo tempo è stato siglato da Nico Hulkenberg con la sua Haas, motorizzata Ferrari. Questo potrebbe far ben sperare il team di Maranello, che cerca di riportare a casa un titolo che manca dal lontano 2008, mentre a Woking dal 1998, ma i problemi nei tratti a media/alta velocità, dove esprime il massimo potenziale la McLaren, la SF-24 continua a soffrire, evidenziano le telemetrie.

A rendere ancora più ripida la salita della Scuderia sono le dieci posizioni di penalità che Charles Leclerc, rientrata l’intossicazione alimentare, dovrà pagare domenica in griglia di partenza; dopo una stagione priva di problemi di affidabilità per il monegasco, la Ferrari è stata costretta a montare il terzo bacco di batterie sulla vettura numero #16. Rimane così nella difesa assoluta solamente Carlos Sainz, che alla bandiera a scacchi di domani saluterà dopo quattro anni la Rossa per cedere il suo sedile a Lewis Hamilton.

Quindi, la situazione, almeno al momento, è perfettamente favorevole alla McLaren, che continua a volare sul tracciato di Yas Marina per ottenere il Costruttori con Lando Norris ed Oscar Piastri, che hanno deciso di proseguire il weekend con un’ala posteriore più scarica rispetto a quella testata ieri. Lavoro differenziato per Carlos Sainz e Max Verstappen rispetto al resto della griglia dato che hanno concentrato la loro attività in pista sulla simulazione passo gara con gomma media dato che hanno saltato la prima sessione di libere.

Piccola preoccupazione nel lato box della Ferrari numero #55 dato che una fumata bianca è fuoriuscita dal posteriore del madrileno che è subito rientrato in pit-lane per poi tornare nuovamente in pista; probabilmente, dato che i meccanici e ingegneri gli hanno dato il via libera, solamente dei liquidi di raffreddamento finiti sulle componenti della Power-Unit. Nella prima mezz’ora i restanti piloti, dopo pochissime tornate con mescola gialla, sono passati a quella più morbida offerta da Pirelli girando poco sopra l’1: 24.000, con Kevin Magnussen (1: 24.470 con soft) che ha dettato il passo precedendo Sainz (1: 24.631) e Verstappen (1: 24.733), sempre gomma media.

Poco dopo, con un colpo di reni, è stato Alexander Albon, che avrà una penalità di cinque posizioni, a mettersi in testa, a solamente nove millesimi da Magnussen, alla fine della sua carriera in Formula 1 per passare nel WEC il prossimo anno. Problemi, invece, per George Russell che, lavorando con configurazione diversa rispetto a Lewis Hamilton in ottica 2025, si è fortemente lamentato della lentezza della vettura. Alla bandiera a scacchi della terza ed ultima sessione dell’anno, a siglare il miglior tempo è stato Oscar Piastri con un crono di 1:23.433 con due centesimi di vantaggio su Lando Norris, confermando lo splendido stato di forma della McLaren, che si avvicina sempre di più verso la vittoria del titolo.

Terza posizione per Lewis Hamilton che precede Max Verstappen, Carlos Sainz, George Russell, Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen. Concludono la top 10 Charles Leclerc e Sergio Perez. Undicesima posizione per Yuki Tsunoda, seguito da Alexander Albon, Pierre Gasly e Jack Doohan, che già da questo appuntamento prenderà il sedile di Esteban Ocon che andrà in Haas, Fernando Alonso, Valtteri Bottas, Liam Lawson, Lance Stroll, Zhou Guanyu e Franco Colapinto.