F1 Gran Bretagna 2015: le pagelle di Silverstone

F1 Gran Bretagna 2015: le pagelle di Silverstone
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Diamo i voti al Gran Premio di Silverstone, con le Mercedes forti dell'ennesima doppietta e con la Ferrari nuovamente a podio
6 luglio 2015

Ancora una volta è partito male e al rientro della safety car ha pagato caro un eccesso di irruenza, perdendo anche il 2° posto nel tentativo di superare Massa. Il solito Hamilton che va in crisi di nervi non appena qualcosa va storto, hanno pensato in molti, ma l'inglese ha saputo reagire, stavolta giocando di strategia  (con l'aiuto dei box): il cambio gomme anticipato gli ha regalato pista libera per due giri, quanto bastava per proiettarlo in testa alla gara. E poi di nuovo, con l'arrivo della pioggia, insieme a Vettel è stato l'unico a fermarsi nel momento giusto, anche se in questo caso la fortuna ha aiutato non poco. E allora voto 8,5 a Hamilton, che ha raddrizzato una gara partita male, dimostrando se non altro di essere il solito inossidabile combattente e stravincendo oltre che la gara anche il duello con il compagno di squadra. Mastino.


Proprio l'attitudine un po' rinunciataria invece lascia perplessi considerando la gara di Rosberg: anche lui è partito male, finendo per accodarsi alle due Williams. E qui nasce la prima considerazione: va bene che le monoposto inglesi erano velocissime, però non riuscire nemmeno a tentare un attacco con una Mercedes a disposizione stupisce in negativo. Inoltre, perché non anticipare la sosta ai box come ha fatto Hamilton, visto che era bloccato in quarta posizione? Con la pioggia il tedesco si è risvegliato, passando di forza le Williams e rimontando sull'inglese fino all'ultimo, decisivo cambio gomme, per il quale Hamilton gli ha "rubato" il momento buono. Il risultato è un 2° posto che sa di brodino riscaldato. Voto 6 quindi per una gara al minimo sindacale, e siamo generosi.

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Malgrado il secondo posto, Rosberg non è mai parso in forma a Silverstone

Bottas surclassato da Massa

Voto 9 invece a Massa, che resta davanti a Bottas in qualifica e in gara, correndo a lungo in testa e senza mai consentire a Bottas di tentare una vera manovra di sorpasso. Bravo nel difendersi da Hamilton al restart, la sua bellissima gara si scioglie con l'arrivo delle prime gocce di pioggia, che la Williams non gradisce. Però uno della sua esperienza forse poteva mettere le intermedie un giro prima... In ogni caso rigenerato.

"Solo" 7,5 a Bottas, velocissimo in senso assoluto ma pur sempre un passo indietro a Massa in qualifica e in gara. Via radio chiede e alla fine ottiene dai box il permesso di superare il brasiliano, ma in realtà non arriva mai a tentare un vero affondo: e allora di cosa ti lamenti via radio che potresti andare più veloce? Bravo (molto) il finlandese lo è davvero, però se fossimo nella Ferrari una domanda ce la porremmo: ha senso pagare qualche milionata di euro la Williams perché svincoli un pilota che le prende da uno che due anni fa era stato mandato via proprio dalla Ferrari con la prognosi di bollito? Considerando che un certo Hulkenberg, che ha ripreso a viaggiare come un fenomeno, è lì a disposizione, velocissimo e praticamente gratis, il dubbio è legittimo.

Bene Vettel, mentre Raikkonen...

A proposito di ferraristi, quelli di oggi, non quello di domani: Arrivabene a fine gara ha esaltato Vettel per essersi fermato al momento giusto, dopo una gara incolore, e affondato Raikkonen che fino al 2° pit stop aveva fatto tutto giusto, e già questo la dice lunga sulle possibilità del finlandese di vedersi rinnovato il contratto. In ogni caso, voto 7 a Vettel, perché un podio è sempre un podio e ha raddrizzato una gara stortisissima con quel mix di tempismo, abilità e fortuna che caratterizza tutti i grandi campioni. Stavolta però in qualifica è rimasto dietro a Raikkonen, è partito male e in mezzo al gruppo non ha fatto vedere molto. Deludente.
Per motivo opposti, voto 7 anche Raikkonen, davanti a Vettel in qualifica e in gara, fino alla scellerata decisione di fermarsi ai box quando la pista - tranne due curve - era ancora tutta asciutta. Il risultato è stato un ritmo da autobus di linea una volta rientrato in pista e la cottura dei pneumatici intermedi, ormai rovinati e inservibili quando sarebbero serviti davvero. Possibile che il finlandese non azzecchi mai un week end senza errori? Perché su una cosa (e non solo) Arrivabene ha ragione: la decisione di cambiare gomme spetta sempre al pilota.... Evanescente.

Possibile che il finlandese non azzecchi mai un week end senza errori? Perché su una cosa (e non solo) Arrivabene ha ragione: la decisione di cambiare gomme spetta sempre al pilota

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Non hanno fatto una piega invece, con il sole e con la pioggia, Kvyat e Hulkenberg. Il russo ancora una volta ha sovrastato Ricciardo  in prova e anche in gara, finche il motore dell'australiano non ha detto basta (a proposito, voto 5 a Daniel per il rendimento e per avere innescato la carambola tra le due Lotus). Così, Kvyat ha portato davvero al miglior risultato possibile da Red Bull Renault di quest'anno, su una pista particolarmente penalizzante per chi è in debito di cavalli. Fino a Montecarlo lo davano già per partente a fine stagione, ma il russo sta dimostrando di meritare la promozione nell'(ex) team maggiore di casa Red Bull: voto 8, tenace.
Considerazioni analoghe si possono fare anche per Hulkengerg, un po' in affanno qualche gran premio fa, ma ormai tornato ai livelli di eccellenza a cui ci aveva abituato: ancora una volta ha vinto nettamente la sfida con Perez, entrando in Q3 e portando la Force India ad un lusinghiero 7° posto. Voto 8 anche per lui, quindi, aspettando una chiamate che forse non arriverà mai. Peccato.
Voto 7 comunque a Perez, cha a punti ci arriva, con il momento di gloria a inizio gara quando infila Vettel con un bel sorpasso pulito: il messicano ha smesso di fare sciocchezze e dimostra sempre di meritare un posto in F1 a prescindere dal munifico sponsor che lo sostiene, però Hulkenberg ha corso su altri ritmi.

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Verstappen bocciato, in questo GP. Ed il tempo scorre...

Alonso: 10

Voto 10 finalmente ad Alonso, come la sua posizione a fine gara che gli vale il primo, insperato punto della stagione. Il voto, in realtà, è più per il morale che per il risultato sportivo in sè, ma almeno quest'anno temiamo che lo spagnolo dovrà accontentarsi.
Voto 8 a Sainz, ancora una volta il più efficace dei "torelli" di Faenza: velocissimo in qualifica dove entra in Q3, in gara si difende bene finché l'auto non lo abbandona. Lo spagnolo, però, dimostra di correre già con la concretezza del pilota esperto: rivelazione.
Voto 4 invece a Verstappen, che delude in qualifica e in gara perde il controllo in solitaria passando su un cordolo, riuscendo a toccare un muretto in una pista in cui le vie di fuga sono chilometriche. Dopo l'esordio molto brillante, l'olandese si sta un po' plafonando, ma con il passare delle gare la scusa dell'inesperienza conta sempre di meno... Avvisato.


Per il resto, tocca ancora una volta fare un paio di annotazioni sulla F1 che vorremmo vedere e su quella che invece vediamo. Voto 5 quindi a Silverstone nella sua ultima configurazione: a distanza di anni rimane assolutamente insensata, con la nuova parte che non ha aggiunto niente di significativo ma ha snaturato semplicemente una delle piste più prestigiose e particolari del mondo. Il fatto poi che siamo rimaste le vecchie tribune e anche i segni bianchi per la partenza (usati ancora per altre categorie) nell'ex rettilineo del traguardo non fa che aggiungere confusione visiva. Perché questo faraonico progetto di ristrutturazione?


Soprattutto, ancora una volta al sabato la F1 moderna è caduta nel ridicolo, con i piloti che si vedevano cancellati periodicamente i tempi per avere superato la linea bianca. Cose che non si vedono in nessuna categoria di così alto livello - anche perché in teoria nessuna categoria sarebbe a livello della F1 - e che certo non aiutano il pubblico sulle tribune a capire cosa sta accadendo. E pensare che la ricetta sarebbe così semplice: se evitassero di mettere l'asfalto al di fuori della pista, i piloti smetterebbero di considerare pista zone che non lo sono... 

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