F1, GP USA 2019, Hamilton: «Il sesto titolo? Un grande onore»

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Le dichiarazioni a caldo dei piloti a podio nel Gran Premio degli USA 2019 di Formula 1
3 novembre 2019

«Questa è stata vittoria per me; sono molto felice. Ho avuto ottime sensazioni fin da ieri, e in gara avevo un passo competitivo. Ho fatto il mio meglio in tutto il weekend»: può sicuramente ritenersi soddisfatto Valtteri Bottas, che vince e convince nel Gran Premio degli USA 2019 di Formula 1, grazie al sorpasso perfezionato sul finale sul compagno di squadra, Lewis Hamilton.  

Una vittoria, quella di Bottas, arrivata nonostante i piani sulle soste siano stati cambiati in corsa, come rivela proprio Bottas nel post gara di Austin: «Non sapevo quale fosse la strategia migliore, ma alla fine il passo era buono, e ho fatto funzionare una gara a due soste, pur non pianificata. Voglio congratularmi con Lewis, anche se ho fallito il mio obiettivo annuale». 

I riflettori sono però tutti per il secondo classificato, Lewis Hamilton, che oggi coglie il sesto titolo della sua prolifica carriera in F1, diventando il secondo pilota della storia a raggiungere questo traguardo dopo Michael Schumacher. «L'emozione è travolgente - spiega Hamilton -. Non è stata una gara facile, è stata una giornata complicata. Volevo regalare una doppietta al team. Voglio ringraziare la scuderia, mia mamma, mio papà e tutta la mia famiglia. Per me il sesto titolo è un onore immenso». 

Bottas vince il GP degli USA 2019 di F1
Bottas vince il GP degli USA 2019 di F1
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«Mio padre mi ha insegnato a non mollare mai, è quasi il motto della mia famiglia. Volevo la vittoria, ma non ci sono riuscito. Quanto al suo futuro in Formula 1, il 34enne Hamilton si mostra più determinato che mai a continuare a mietere successi. «Non so quanti campionati possa vincere ancora, ma mi sento super in forma, non mollerò mai. Ringrazio i miei fan e i tifosi americani che mi hanno sostenuto». 

Mio padre mi ha insegnato a non mollare mai, è quasi il motto della mia famiglia

Terzo posto per Max Verstappen, della Red Bull. «Le Mercedes erano più veloci; ho dato tutto, quindi non abbiamo nulla da recriminare. Avevamo un bel passo. A fine gara la bandiera gialla mi ha impedito l'attacco a Lewis perché non ho potuto usare il DRS». Non mancano i complimenti ad Hamilton, non senza un avvertimento: «Lewis è impressionante, ha svolto un lavoro fenomenale. Spero di poter lottare presto alla pari con lui». 

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