F1, GP USA 2017: vince Hamilton, secondo Vettel. Mercedes campione del mondo costruttori

F1, GP USA 2017: vince Hamilton, secondo Vettel. Mercedes campione del mondo costruttori
Pubblicità
Lewis Hamilton vince il Gran Premio degli Stati Uniti davanti a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Mercedes si laurea campione del mondo costruttori
22 ottobre 2017

Mercedes sugli scudi ad Austin: ad aggiudicarsi il Gran Premio degli Stati Uniti, diciassettesimo appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra texana è la sessantaduesima vittoria in carriera e la nona stagionale per il pilota inglese, certo non nuovo al successo al Circuit of the Americas. Hamilton, infatti, qui ha tagliato il traguardo davanti a tutti cinque volte, di cui quattro consecutive dal 2014 ad oggi. Il primo gradino del podio di oggi, però, è soprattutto importante per allungare ulteriormente in ottica mondiale: il vantaggio di Hamilton su Sebastian Vettel, secondo oggi davanti a Kimi Raikkonen, sale a 66 punti. Con il risultato di oggi, poi, Mercedes si laurea campione del mondo costruttori con tre gare di anticipo.

Hamilton, scattato dalla pole position, è stato beffato da Vettel in partenza, e si è dovuto accodare alle sue spalle. L’inglese, però, non si è perso d’animo, e si è mantenuto alle calcagna di Vettel, raggiungendolo e superandolo alla fine del rettilineo nel corso del sesto giro. Hamilton ha montato gomme soft al termine del giro numero 19, ed è rientrato per un pelo davanti a Vettel. Hamilton si è poi sbarazzato di Verstappen, al comando della corsa in quanto non ancora rientrato ai box. Verstappen non gli ha reso la vita facile, ma senza scorrettezze. Una battaglia pulita. Di lì in avanti, è stata una passerella verso la vittoria.

Ottima partenza per Sebastian Vettel: il tedesco della Ferrari ha preso la testa della corsa in partenza, scattando rapidamente e rispondendo alla difesa di Hamilton, che, scattato dalla pole position, ha cercato invano di chiudergli la porta con forza. La leadership di Vettel è durata solo sei giri: Hamilton lo ha sopravanzato in fondo al rettifilo. Vettel ha effettuato la sua sosta al termine del sedicesimo giro: il tedesco della Ferrari ha scelto le soft, decidendo di sfruttare la mescola meno tenera e di maggior durata.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Vettel si è subito mostrato piuttosto veloce con le gomme fresche, ma non è riuscito a stare davanti ad Hamilton dopo la sosta di quest’ultimo. La scelta delle soft aveva fatto pensare ad una sola sosta, ma Vettel si è fermato un’altra volta a 17 giri dalla fine per montare le supersoft, rientrando in quarta posizione. Vettel ha raggiunto Bottas nella tornata numero 51, e lo ha sopravanzato mentre Bottas era in fase di doppiaggio su Vandoorne. Un bel rischio che ha pagato, visto che Raikkonen gli ha lasciato strada, regalandogli il secondo gradino del podio. 

Terzo in extremis Kimi Raikkonen. Raikkonen, partito dalla quinta piazzola, si è reso protagonista della lotta per il terzo gradino del podio, andando in pressing su Ricciardo. Dopo la sosta di quest’ultimo, Raikkonen è salito in quarta posizione. Il campione del mondo 2007 è rientrato ai box al termine del giro numero 20 per montare gomme soft. Dopo la sosta, si è inserito alle spalle di Bottas. Il suo stint con la mescola più dura del weekend texano si è dimostrato buono, e Raikkonen si è portato rapidamente alle calcagna di Bottas, raggiungendolo intorno al giro numero 36 e superandolo in staccata sette tornate più tardi. Raikkonen ha poi lasciato strada a Vettel nelle ultime fasi di gara, e ha subito un sorpasso da Verstappen giudicato però irregolare dai commissari, che gli hanno comminato una penalità.

Scattato dalla sedicesima posizione, Verstappen si è subito fatto strada a suon di sorpassi, raggiungendo la settima piazza nell’arco di dieci giri. Dopo essersi sbarazzato anche di Ocon, Verstappen, partito con le supersoft, si è lanciato all’inseguimento dei piloti di testa. Verstappen ha considerevolmente allungato il suo primo stint, diventando leader della corsa dopo le soste degli altri, ma subendo poi il sorpasso di Hamilton. Poco male, visto che l’olandese è rientrato quasi subito ai box per montare le gomme soft.

Con pista libera, Verstappen ha inanellato giri veloci per portarsi vicino a Raikkonen. L’olandese, però, ha effettuato un’altra sosta, optando per le gomme supersoft a diciotto giri dal termine della corsa. Verstappen ha sopravanzato Bottas nelle ultime fasi di gara e ha poi sopravanzato anche Raikkonen nel corso dell’ultimo giro. A Verstappen, però, è stata comminata una penalità per non aver rispettato i limiti della pista nel sorpasso su Raikkonen.  Una grandissima rimonta, quella di Verstappen, minata dalla penalità.

Segue Valtteri Bottas. Bottas, terzo al via, si è dovuto vedere dagli attacchi di un arrembante Ricciardo: l’australiano ha cercato di superarlo in staccata in curva 1 nel corso del quarto giro, ma è finito lungo. I due sono finiti sotto investigazione per un contatto durante la loro bagarre. Bottas è rientrato ai box al termine del diciottesimo giro per montare gomme soft; il finlandese ha riguadagnato la pista alle spalle di Vettel, ma si è dovuto vedere dal pressing del connazionale Raikkonen. Bottas ha subito il sorpasso di Raikkonen nel corso del giro numero 43, quello di Vettel sette tornate dopo, e anche di Verstappen, per poi rientrare ai box.

Sesta posizione per Esteban Ocon, della Force India. Convince al debutto con la Renault l’ottimo Carlos Sainz: settimo al traguardo, è stato protagonista di un avvincente duello con Perez, tenendo giù il piede nella tortuosa sezione finale della pista. Seguono proprio Sergio Perez, il paulista della Williams, Felipe Massa, e Danill Kvyat, tornato in forza alla Toro Rosso. Undicesimo Romain Grosjean, della Haas Racing, davanti a Stoffel Vandoorne, della McLaren. Fanalini di coda sono il compagno di squadra di Massa, Lance Stroll; il debuttante assoluto Brendon Hartley, su Toro Rosso STR12; Marcus Ericsson, della Sauber; e Kevin Magnussen, della Haas Racing.

Fuori Daniel Ricciardo, della Red Bull. Ricciardo si è mostrato subito agguerrito, cercando invano il sorpasso su Bottas con una staccata da manuale in curva 1. L’australiano, notevolmente in difficoltà nella gestione degli pneumatici nel suo primo stint, ha subito il pressing di Raikkonen. Ricciardo ha effettuato la sua sosta per montare le supersoft al termine del dodicesimo giro: l’australiano è rientrato in nona posizione, in mezzo al traffico. Ricciardo ha subito superato Sainz, e si è subito dimostrato molto veloce con il compound intermedio portato da Pirelli ad Austin. È durata poco, perché la power unit Renault della sua RB13 lo ha fermato anzitempo.

Ritiro per Nico Hulkenberg, della Renault, e Pascal Wehrlein, della Sauber, protagonista di un contatto con Magnussen ad inizio gara. Out anche Fernando Alonso: lo spagnolo della McLaren è stato nuovamente fermato da un problema alla power unit Honda. L’asturiano starà contando i giorni dalla separazione della scuderia di Woking dalla casa nipponica.

La corsa minuto per minuto

22.38 Lewis Hamilton vince il Gran Premio degli Stati Uniti!

22.37 Verstappen su Kimi Raikkonen.

22.36 Hamilton inizia l'ultimo giro. 

22.34 Verstappen si avvicina a Raikkonen.

22.32 Mancano quattro giri alla fine della corsa.

22.29 Raikkonen lascia strada a Vettel. 

22.29 Vettel su Bottas con grande rischio. 

22.27 Vettel ha raggiunto Bottas.

22.25 Sainz ci prova con Ocon, ma il francese gli chiude la porta.

22.23 Raikkonen perde terreno nei confronti di Hamilton; alle sue spalle, Vettel si trova a 2,1 secondi da Bottas.

22.21 A Raikkonen viene chiesto di cambiare la mappatura del turbo. Sarà per tenerlo vicino a Vettel, tanto per premunirsi? Il finlandese non sembra gradire. 

22.19 Vettel si sta avvicinando a Bottas.

22.17 Sainz, non pago, si avvicina ad Ocon. 

22.15 Vettel si trova a 10 secondi da Bottas. Riuscirà a raggiungerlo?

22.13 Raikkonen ce la fa: sorpassato Bottas.

22.11 Raikkonen si mantiene sempre vicino a Bottas.

22.09 Giro più veloce per Verstappen. 

22.07 Vettel ai box: gomme supersoft anche per lui. Rientra davanti a Verstappen. 

22.05 Verstappen rientra ai box: gomme supersoft per lui. 

22.03 Bottas contro Raikkonen: ci risiamo con la tenzone finnica.

22.01 Raikkonen in zona DRS su Bottas.

22.00 Sainz di forza su Perez.

21.59 Alle spalle di Perez è arrivato Sainz.

21.58 Raikkonen al momento sta mantenendo un ritmo migliore di Vettel con le soft.

21.56 Ocon e Perez sono vicini. Saranno di nuovo botte da orbi?

21.55 Questi i primi dieci dopo 31 giri: Hamilton, Vettel, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Ocon, Perez, Sainz, Kvyat e Grosjean.

21.53 Trenino pericoloso tra Ocon, Perez e Massa. Quest'ultimo toglie il disturbo, rientrando ai box.

21.51 Segnaliamo in sesta posizione Massa, che non ha ancora effettuato la sua sosta. 

21.50 Il debuttante assoluto Hartley è in pressing su Stroll per la tredicesima posizione.

21.49 Giro più veloce per Verstappen.

21.47 Verstappen sta volando con le soft. 

21.45 Alonso ancora out per un problema al motore. Lui non ci può credere, e neanche noi, onestamente.

21.44 Verstappen rientra ai box: gomme soft per l'olandese. Alonso gira al rallentatore.

21.42 Hamilton supera Verstappen per la prima posizione.

21.41 Hamilton gode di un vantaggio di circa un secondo su Vettel.

21.39 In tutto questo, Verstappen è leader della gara, non avendo ancora effettuato la sua sosta. 

21.37 Raikkonen ai box: gomme soft anche per lui, rientrato in quinta posizione. 

21.35 Hamilton ai box: gomme soft per l'inglese. Rientra davanti a Vettel. 

21.33 Bottas ai box: gomme soft per lui, rientrato in quinta posizione. 

21.32 Vettel sta girando molto veloce.

21.30 Sosta per Vettel: gomme soft per il tedesco, rientrato in quinta posizione. Andrà su una sola sosta. 

21.29 Ricciardo si ritira! Colpo di scena. Motore ko. 

21.27 Ocon e Alonso ai box. Gomme soft per entrambi.

21.26 Ricciardo su Sainz per l'ottava posizione. 

21.24 Ricciardo ai box: gomme supersoft per l'australiano, rientrato in nona posizione. 

21.23 Raikkonen ci prova; non va. 

21.23 Raikkonen in pressing su Ricciardo, in crisi con le gomme. 

21.21 Sosta per Stroll 

21.19 Questi i primi dieci dopo dieci giri: Hamilton, Vettel, Bottas, Ricciardo, Raikkonen, Verstappen, Ocon, Alonso, Sainz e Massa.

21.18 Sosta per Hartley. Bottas e Ricciardo sotto investigazione. 

21.17 Perez in pressing su Massa.

21.17 La sfida per il terzo gradino del podio è serrata: Bottas, Ricciardo e Raikkonen sono racchiusi in meno di due secondi.

21.16 Vettel sta perdendo terreno: si trova ora ad 1,6 secondi da Hamilton. 

21.15 Verstappen su Alonso per la settima posizione. Ritiro per Wehrlein.

21.12 Hamilton su Vettel.

21.11 Hamilton è vicinissimo a Vettel.

21.10 Ritiro per Hulkenberg.

21.09 Ricciardo in staccata su Bottas; non va.

21.08 Giro più veloce per Vettel.

21.08 Verstappen si sbarazza anche di Perez.

21.07 Raikkonen su Ocon. 

21.06 Verstappen in rimonta su Kvyat.

21.05 Bagarre tra Ricciardo e Bottas.

21.04 Alonso su Sainz. 

21.03 Vettel sopravanza Hamilton e prende la testa della corsa! Bottas e Ricciardo seguono.

21.00 La tensione sale: al via il giro di formazione.

La storia d'amore tra Lewis Hamilton e il Circuit of the Americas continua: il pilota inglese ha ottenuto la pole position del Gran Premio degli Stati Uniti, corsa che ha vinto per tre volte consecutive nelle ultime edizioni. Dall'inizio dell'era dell'ibrido, nessuno è riuscito a battere Hamilton ad Austin. Una superiorità schiacciante, che fa il paio con quella in qualifica quest'anno: nel 2017 Hamilton ha ottenuto undici partenze al palo su 17, praticamente il triplo rispetto al suo rivale per il titolo, Sebastian Vettel. C'è di più: con 117 prime file conquistate in carriera, Hamilton è salito al comando di questa classifica, superando Michael Schumacher.

Il tedesco da battere in Texas, però, è un altro. La prima fila colta da Sebastian Vettel vale oro per mantenere vive le sue speranze mondiali, ma non basta: l'imperativo, naturalmente, è vincere. Il secondo tempo in qualifica a 263 millesimi da Hamilton sembrava un miraggio dopo la giornata di venerdì, funestata da problemi non meglio identificati all'assale anteriore che hanno indotto gli ingegneri della Ferrari alla sostituzione del telaio sulla SF70H di Vettel. Mossa azzeccata per dissipare immediatamente lo spettro di un nuovo inconveniente tecnico che potesse tarpare ancora le ali al tedesco. La partenza sarà certamente un momento cruciale per i due rivali nella corsa mondiale.

Alle loro spalle scatteranno i due connazionali Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, pronti ad innescare un derby finnico per fare da scudieri ai compagni di squadra. A separarli ci sarà un avversario scomodo, Daniel Ricciardo, certamente motivato a farsi valere dopo il rinnovo del contratto a lungo termine di Max Verstappen, dimostrazione del fatto che la Red Bull ha scelto di puntare sull'olandese e non su di lui. Complice la penalità di Verstappen, che lo vedrà scattare dal fondo dello schieramento, Ricciardo avrà modo di farsi valere in pista, cercando l'assalto all'ennesimo podio stagionale.

Il GP di Austin vedrà anche delle prime volte. Per Carlos Sainz quello in Texas è il weekend di gara del debutto con la Renault: lo spagnolo sta decisamente convincendo, dimostrandosi veloce tanto quanto il suo nuovo compagno di squadra, l'esperto Nico Hulkenberg. Per Sainz è tempo di crescere, e sembra intenzionato a dimostrare il suo valore fin da subito. Non sta andando altrettanto bene l'esordio, in questo caso assoluto, di Brendon Hartley in Formula 1: il neozelandese, dopo diversi anni esclusivamente concentrati sui prototipi, sta faticando non poco a riabituarsi alle monoposto. Oltre al danno, poi, c'è anche la beffa, visto che il neo alfiere della Toro Rosso scatterà dal fondo della griglia per la sostituzione già programmata della power unit sulla sua STR12.

Hartley è in buona compagnia, visto che di sanzioni ne sono state comminate a bizzeffe. Nico Hulkenberg ne ha subita una da 20 posizioni in griglia, mentre Verstappen è stato costretto a retrocedere di 15 piazze. Così come Hartley, anche le penalità di Hulkenberg e Verstappen sono dovute all'aggiornamento della power unit Renault. Lance Stroll e Kevin Magnussen, invece, sono stati puniti - meno 3 posizioni - per aver ostacolato Grosjean e Perez, rispettivamente. Il pazzo valzer delle sanzioni, però, farà sì che Magnussen scatti più avanti rispetto alla posizione ottenuta in qualifica. Un sistema efficace, non c'è che dire. 

La gara prenderà il via alle 21.00 italiane. 

Questa la griglia di partenza:

 

Da Moto.it

Pubblicità