F1, GP USA 2017: il costosissimo ritardo della Williams e le altre news

F1, GP USA 2017: il costosissimo ritardo della Williams e le altre news
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Le ultime news dal paddock di Austin, teatro del Gran Premio degli Stati Uniti
20 ottobre 2017

Tre secondi di ritardo costano 10 mila euro alla Williams

Il venerdì mattina si usa un set di gomme in più ma questo set va reso entro una certa ora. La Williams, per la seconda volta dopo il Belgio, ha sbagliato i tempi e per soli 3 secondi ha ritardato la consegna. I commissari hanno punito il team con una multa di 10 mila euro che è stata sospesa con la condizionale di non rifarlo più. In Belgio il problema era nato per una bandiera rossa che aveva fatto sballare i conti, in USA c'è stata una svista. Di 3 secondi...

897 euro più IVA. Il costo del difetto Ferrari

Anche se si è parlato di candela rotta nell'ultimo GP del Giappone, in realtà il pezzo è molto più complesso e non riguarda solo la candela. Infatti, invece dei 59 euro detti dal presidente Marchionne, il particolare che ha ceduto costa alla squadra 897 euro più IVA ed è abbastanza complesso, visto che oltre alla scintilla prodotta dalla candela, c'è come una precamera di combustione in cui benzina, aria e...olio si mischiano e vengono poi bruciati. Nel cilindro arriva una miscela già incandescente, cosa che migliora le prestazioni del motore e annulla i difetti del fronte di fiamma tipico dell'accensione con la tradizionale candela. Il pezzo fa parte della...spending review che a inizio anno il presidente Marchionne ha chiesto all'ufficio acquisti, per cui per risparmiare qualcosa sui particolari (pare che a Maranello abbiano costruito 150 motori con relativi accessori ordinati in grande serie) si sia deciso di passare a un prodotto meno costoso che, però, in certe condizioni di umidità e di serraggio dei componenti, palesa dei problemi che mandano in crisi le centraline. La "colpa" alle candele NGK, a quanto pare, era forse eccessiva. Infatti, se notate, abbiamo parlato di un prezzo più IVA...

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Baldisseri di nuovo in pista

Visto che il solito ingegnere di pista di Lance Stroll è a casa in Inghilterra in quanto è diventato padre il suo posto è stato preso dall'ingegner Luca Baldisserri, che di solito accompagna e segue Stroll alle varie gare. Per il Baldo Luca è un ritorno attivo nei box che aveva abbandonato dopo aver lavorato con Schumacher e vinto diversi titoli mondiali.

Commissari monzesi ad Austin

Un gruppetto di commissari di pista di Monza è presente in pista ad Austin, come segnalatori sono alla curva 16 e hanno portato l'entusiasmo e la passione del circuito italiano nel Texas. La cosa va avanti da qualche anno e i marshal americani hanno apprezzato l'apporto made in Italy dei nostri ragazzi. Bravi e volenterosi!

Tornano le radio in F.1!

Non parliamo di comunicazioni radio ma di un grande network americano che ha firmato con la F.1 la trasmissione di tutti i GP a partire da Austin. Si tratta del network SiriusXm che ha preso l'esclusiva per i GP seguendoli in maniera continua e approfondita. E' una bella notizia per la F.1 visto che le radio erano praticamente sparite dalla sala stampa. I tempi in cui i network privati brasiliani, tedeschi, francesi e italiani trasmettevano a ripetizione sono finiti da un po' di tempo, complici i diritti esosi chiesti dalla FOM e la mancanza di sponsor disposti a supportare i programmi. Ora comincia una inversione di tendenza, speriamo presto si accodino altri gruppi per far tornare viva la sala stampa.

Polemiche sugli orari della gara

Le qualifiche di Austin si disputeranno alle 23 ora italiana per finire alle 24, un orario in cui i quotidiani hanno già chiuso le pagine. Sono pochi, in Italia, quelli che possono permettersi una ribattuta dopo la mezzanotte, per cui in edicola, nonostante il fuso orario non sia proibitivo, molti giornali non avranno i risultati. E' stata una decisione strana, che penalizza l'Europa (il problema lo hanno tutti nel vecchio continente) e in passato alcune gare, come in Messico o Long Beach, subivano una variazione di orario per consentire ai media di seguire la gara. Ad Austin, evidentemente, non hanno voluto stravolgere il piano, anche se forse era meglio non penalizzare così la comunicazione tradizionale.

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