F1, Gp USA 2016: le ricette di Gianfelice Guerini

F1, Gp USA 2016: le ricette di Gianfelice Guerini
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Costine di manzo per l'appuntamento statunitense del calendario di Formula 1
21 ottobre 2016

Nei primi anni Cinquanta, la 500 Miglia di Indianapolis era una delle prove del calendario di Formula 1. Nel 1961, la 500 Miglia venne cancellata dal calendario di Formula 1.

In seguito il Gran Premio ha avuto diverse sedi, tra cui il circuito di Watkins Glen, il tracciato cittadino di Long Beach, e circuiti estemporanei nelle città di Dallas, Detroit e Phoenix.

Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America del 1984 ebbe la denominazione ufficiale di Gran Premio di Dallas per distinguerlo dal Gran Premio di Detroit.

Il Gran Premio di Las Vegas, corso nel 1981 e nel 1982, ha invece un suo albo d'oro poiché in quei due anni ci furono altri due Gran Premi di Formula 1 corsi in America; a Watkins Glen si correva il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est, mentre a Long Beach si corse il Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest.

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Per nove anni non si è corso negli Stati Uniti, ultimo Gp fu a Phoenix nel 1991, nel 2000, Tony George, proprietario del Indianapolis Motor Speedway, si è tornati sulla celebre pista della 500 Miglia.

All’interno del circuito, vennero apportate delle modifiche, tra cui quelle relative ai parcheggi e alle strade di servizio per far correre le attuali monoposto, su un circuito che utilizza in parte il velocissimo anello (per la precisione la curva 1 e il rettilineo di arrivo). La gara di Formula 1 gira in senso opposto alla 500 Miglia, così quella che nella corsa americana è la curva 1, in Formula 1 diventa la piega conclusiva del giro.

Il 25 maggio 2010 è stato annunciato il ritorno degli Stati Uniti nel calendario mondiale della Formula 1 a partire dalla stagione 2012 sul nuovo Circuito delle Americhe in Texas, ad Austin. Un ricordo che rimarrà con me, era il 19 giugno 2005, sulla griglia di partenza si schierarono tutte le 20 vetture, ma durante il giro di ricognizione 14 vetture si ritirarono; ne rimasero in pista solo 6.

Tutte le vetture gommate Michelin si ritirarono, a causa di vari incidenti occorsi nelle giornate precedenti. È stata per me una grande delusione, vedere correre solo 6 vetture, anche se le scuderie hanno beneficiato dei punteggi, importanti ai fini della classifica stessa.

In genere la cultura gastronomica americana è identificata con il Fast Food, ma non è cosi. Come nel resto del mondo, anche qui in America le varie popolazioni sono migrate in questa nazione; spostandosi hanno portato con sé la loro cultura culinaria.

La cucina statunitense è caratterizzata da notevoli differenze geografiche:

Nord Est: New England con gli stati Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island, e Vermont; New York, Philadelphia e il centro nord est;

Sud Est: comprende parti di Missouri, Oklahoma e gli Stati di Kentucky, Tennessee, Virginia, Nord Carolina e Sud Carolina, Georgia, Alabama, Mississippi, Louisiana, Arkansas, Florida e la parte est e la costa del Golfo del Messico di Texas;

Midwest: La parte centrale degli Stati Uniti include Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Minnesota, Nebraska, Nord Dakota e Sud Dakota, la maggior parte di Oklahoma, parte di Missouri, la parte ovest di Wisconsin e la parte est di Colorado;

Ovest: lungo la costa pacifica di California, Washington e Oregon;

Sud Ovest: con una forte influenza Messicana e Tex-Mex comprende la parte sud centrale di California, la parte ovest di Texas, e gli Stati di Nuovo Messico e Arizona.

Qui vi elenco i piatti principali di alcuni stati Americani: Chicago-style deep-dish pizza (Illinois); Shrimp and grits (South Carolina); Mission-style burrito (California); Crab cake (Maryland); Peach pie/cobbler (Georgia); Gumbo (Louisiana); Key lime pie (Florida); Fried green tomatoes (Alabama); Stacked enchilada with green chile (New Mexico); Marionberry pie (Oregon); Hot wieners (Rhode Island); Burgoo (Kentucky); Pulled pork barbecue (North Carolina); New England clam chowder (Massachusetts); Kansas City-style ribs (Missouri); Memphis-style ribs (Tennessee); West Virginia slaw dog (West Virginia); Chimichanga (Arizona); Frozen custard (Delaware); Texas-style barbecue brisket (Texas); Fried okra (Oklahoma); New York-style pizza (New York); Hot Hawaiian breakfast (Hawaii);. Bull testicles (Montana); Scrapple (Pennsylvania); Cedar-plank salmon (Washington); Cowboy cookies (Colorado); Hamburger casserole (Kansas); Michigan pasty (Michigan); Lutefisk (North Dakota);Handheld meat pies (Nebraska).

Ricetta di oggi, costine di manzo per 4 persone

Prendete una costa intera di manzo, si presenta grossa, mediamente sono il doppio delle costine di maiale, pulitela del grasso in eccesso. Normalmente si ricavano 12 costine, tagliate per la lunghezza, mettetele a bollire nell’acqua con 1cipolla del sedano e carote, aggiungete 1 dado un poco di sale e pepe intero. Lasciatele cuocere dalle due o tre ore a fuoco lento, la carne si deve staccare dall’osso. A fine cottura spegnete il fuoco, coprite la pentola con la pellicola, facendo dei fori con una forchetta, lasciatele nella pentola per 24 ore. Indipendentemente da quando voi le cuocete, toglietele dall’acqua, le adagiate in una casseruola per il forno, spennellatele con una salsa barbecue, in tutti i lati. Preriscaldate il forno a 210 gradi, per 10 minuti, devono risultare croccanti. Alla prossima…

Gianfelice Guerini

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