F1, GP Ungheria 2022, Analisi FP2: Le Ferrari fanno il vuoto, Verstappen fa la danza della pioggia

F1, GP Ungheria 2022, Analisi FP2: Le Ferrari fanno il vuoto, Verstappen fa la danza della pioggia
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La Ferrari è volata nel giro secco e long run nella seconda sessione di prove libere, ma a scombinare i piani di Charles Leclerc e Carlos Sainz potrebbe arrivare la pioggia
30 luglio 2022

Dominio della Ferrari nelle prime due sessioni di prove libere a Budapest, nel quale ha messo ancora più in evidenza i suoi punti di forza su un circuito come quello dell'Hungaroring, che sembra disegnato apposta per esaltare le caratteristiche della F1-75. Charles Leclerc e Carlos Sainz a differenza degli altri Venerdì, oltre a fare le migliori prestazioni nelle FP1 ed FP2, sono stati veloci anche nel long run nel quale hanno avuto il miglior passo con medie e soft, rifilando distacchi molto pesanti alle Red Bull. Max Verstappen ancora una volta dovrà sperare nello stravolgimento del set up durante la notte, per ridurre il gap, ma anche nella pioggia che dovrebbe far disputare le qualifiche sul bagnato. In casa Red Bull continua il momento difficile di Sergio Perez che anche su un circuito simile a quello di Monaco, fatica a ritrovare il feeling con la RB18. Inizio di week end al di sotto delle aspettative anche per la Mercedes, quarta forza nei primi due turni con Lewis Hamilton in grande difficoltà e dietro a George Russell.

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Ferrari e Red Bull si sono nascoste come nelle Libere della scorsa settimana in Francia, girando giù di motore.  Se non è una sorpresa vedere la Ferrari di Venerdì essere molto conservativa  con la  power unit, questa volta anche la Red Bull, che dovrà utilizzare la seconda unità usata nelle libere anche in qualifica e gara, non ha sfruttato tutta la potenza del suo motore. Verstappen non avendo la solita velocità di punta sul dritto, è più lento di un decimo di Leclerc nel T1. Primo settore che è stato ad appannaggio dei motorizzati Mercedes, ed oltre a Norris anche Hamilton è più veloce di Ferrari e Red Bull, mentre Russell è sugli intermedi di Sainz, Verstappen e Perez.

Quando inizia il settore centrale la Ferrari fa il vuoto. La F1-75 in circuito nel lento, come al solito sfruttando la sua trazione in uscita di curva, è imprendibile, ed in particolare Leclerc fa la differenza infliggendo un distacco di due decimi a Sainz che durante le FP2 proprio in questo settore alzava il piede. Come in Francia, Verstappen dimostra che è solo grazie al suo talento che sta riuscendo a contrastare la Rossa, visto che contiene il distacco da Leclerc e Sainz ad uno e due decimi, con Perez che accusa oltre mezzo secondo dal monegasco. T2 che mette in evidenza i limiti della Mercedes, confermando che oltre al porpoising, il motivo per il quale non riesce a ridurre il gap da Ferrari e Red Bull è la mancanza di carico aerodinamico, con Hamilton e Russell che prendono otto decimi da Leclerc.

Equilibrio nel T3 con Ferrari e Verstappen vicinissimi. La F1-75 è ancora più veloce in tutte le curve, ma Verstappen pennellando la 13 recupera e fa lo stesso intermedio di Leclerc e Sainz. Meglio nel terzo settore anche la Mercedes, con Russell che riesce a limitare i danni come in tutta la giornata, infliggendo due decimi a Perez e Hamilton, in difficoltà con il bilanciamento delle RB18 e W13 nelle FP2. 

La Ferrari vola anche nella simulazione gara, in cui Leclerc e Sainz volano con medie e soft. Se Sainz ha un buon ritmo con le gomme rosse facendo uno stint molto lungo, Leclerc a parità di mescola, infligge mezzo secondo a Verstappen. Leclerc rifila un gap di 1.5 all'altra Red Bull di Perez più in difficoltà nel long run che nel giro secco, che accusa un secondo da Verstappen. Mercedes conferma il passo indietro rispetto alla Francia, con Russell e Hamilton lontani dal  passo di Ferrari e Red Bull.

La McLaren chiude il miglior Venerdì della stagione, con Norris che dopo aver provato le hard con le soft ha un buon passo più lento di tre decimi rispetto a Sainz, che lo fa candidare al ruolo di outsider. Lo stesso non riesce a fare Ricciardo, meglio nella simulazione di qualifica, così come Alonso. Ottimo long run di Vettel, grazie ad un'Aston Martin che con gli aggiornamenti portati in Ungheria oltre a migliorare nella simulazione di qualifica, ha consentito al tedesco di avere il quinto passo gara con le medie.

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