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BUDAPEST - C'è sempre una prima volta. Per Esteban Ocon è arrivata in Ungheria dopo uno dei GP più pazzi di sempre. Merito della costanza di Esteban nel reggere la pressione di Vettel e della sua Aston Martin, ma soprattutto merito, anzi demerito, di due piloti che al via ne hanno combinate di ogni.
Bottas che centra Norris che a sua volta colpisce Verstappen e Perez e Stroll che centra in pieno Leclerc e Ricciardo causando un gruppone di rottami alla prima curva come non si vedevano da tempo. Chi è partito cauto, vedi Ocon, ma anche Tsunoda, Alonso o le Williams con Latifi che da 20 era addirittura 8, alla fine l'ha scampata.
Bandiera rossa, pulizia dei rottami e si ricomincia la danza con la pioggia che è calata fino a scomparire e a sto punto sono emersi i problemi dei soliti noti: Hamilton solo al via con tutti gli altri nei box a cambiare le gomme. Una scena ridicola, che ha minato la credibilità della corazzata Mercedes facendola diventare la Potemkin di Fantozzi con errori e sviste a profusione. Una cosa imbarazzante per un team che ci ha abituati a dominare le ultime sette stagioni. E la Red Bull che con nastro adesivo ha cercato di sistemare in qualche modo la vettura di Verstappen, incolpevole bersaglio alla prima curva.
Alla fine la classifica ha premiato quello che ha sbagliato meno e ha saputo reggere il ritmo, come Ocon, nonostante Vettel ci abbia provato in tutti i modi. Ma su questa pista superare non è facile, chiedere ad Hamilton che per una decina di giri ha dato spettacolo con Alonso per il quarto posto nonostante una Mercedes più veloce di gomme e telaio eppure Lewis ha sudato da par suo contro uno che il mestiere lo conosce e ha saputo sfruttare ogni centimetro di pista
Se Hamilton fosse passato subito, col ritmo che aveva avrebbe fatto un colpo solo su Vettel e Ocon, per cui Alonso col suo resistere, resistere, resistere, ha contribuito alla prima vittoria dell'Alpine e alla vittoriosa scommessa del presidente Luca De Meo, alla faccia di chi non ci credeva. Nella domenica degli ori olimpici italiani, il successo di Alpine e di Ocon ha molto del tricolore italiano: per il presidente De Meo e per la fidanzata di Ocon, l'italianissima modella Elena Berri.
La Ferrari, sfortuna a parte di Leclerc, messo KO senza colpa alla prima curva, ha concluso con Sainz al quarto posto ma non è che il ritmo fosse irresistibile. Visto che era partito 15, ha evitato il botto alla prima curva e si è ritrovato quarto, aver mantenuto quel posto vuol dire che come passo gara la rossa era inferiore ad Alpine, Aston Martin e pure Mercedes visto dove era finito Hamilton.
Sul resto poco da aggiungere: Bottas dietro la lavagna con 2 punti e 5 posizioni in griglia in Belgio per l'erroraccio, stessa cosa per Stroll che ha colpito Leclerc (ma dove voleva andare sull'erba?). Peccato per Verstappen che si è visto scavalcare in classifica generale. A questo punto la lepre è Hamilton e lui torna a fare il cacciatore. Ruolo che gli riesce meglio visto i precedenti. E da domani tutti in vacanza, se ne riparla in Belgio a fine mese. Applausi, sipario e buone ferie.