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La buona notizia è che la Ferrari nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria 2020 di Formula 1 sull’asciutto con gli aggiornamenti aerodinamici è andata molto meglio rispetto alla prestazione sul bagnato di sette giorni fa. La cattiva è che la Rossa nulla ha potuto contro la minacciosissima Racing Point: l'ombra della panterona rosa RP20 si allunga su tutta la seconda fila, alle spalle della corazzata Mercedes. E a fare meglio tra i due Cavallini Rampanti è stato Sebastian Vettel: il tedesco ama particolarmente l'Hungaroring, e si vede. Il feeling con la pista magiara gli ha concesso di fare meglio di Charles Leclerc per meno di 50 millesimi. Poco più di un battito di ciglia, ma abbastanza per fare morale.
«È andata meglio rispetto ai weekend precedenti: entrambe le macchine sono approdate alla Q3. Sappiamo che l'Austria non era adatta a noi, mentre qui ci sono molte più curve per recuperare, la macchine è più bilanciata. Siamo più vicini a Racing Point, McLaren e Red Bull: dobbiamo continuare a crescere», spiega un soddisfatto Vettel nel post qualifica. Ma è domani il giorno clou per portare a casa un buon risultato: «Preparare la gara è fondamentale. Sono qui per gareggiare e per vincere. Al momento non abbiamo il passo per vincere in condizioni normali, ma vedremo cosa accadrà domani. Le gomme saranno cruciali, perché abbiamo una strategia diversa rispetto alla Racing Point. Occhio anche al meteo».
Fa dell'autocritica Leclerc: «Sono contento per il team. Non è una pole, ma un quinto e un sesto posto venendo dall'Austria sono positivi. La qualifica è stata difficile per me, ho faticato con la guida in Q1 e Q2, ho fatto qualche errore». Ma il monegasco assicura: «Ce la giocheremo con la Racing Point, siamo forti sul passo gara». Questo senza però rischiare allo start. «Ho imparato dallo sbaglio dell'Austria - assicura Leclerc - domani sarò più cauto in partenza. Di solito miglioriamo tanto con le soft dal venerdì alla domenica a livello di ritmo. Vedremo come andranno le cose».
Vettel e Leclerc partiranno dalla terza fila, con la possibilità concreta di sfruttare le performanti soft per beffare in partenza le Racing Point, che hanno scelto le medie per il loro primo stint. E con un buono spunto allo start si potrebbe capitalizzare l'incoraggiante passo gara mostrato nelle libere. Il brutto anatroccolo SF1000 non è diventato certo un cigno, ma la debacle in qualifica di Max Verstappen e delle due McLaren ha permesso alla Ferrari di tirare un sospiro di sollievo. Ma la vera prova del nove sarà domani: è fondamentale capire cosa si possa estrarre dalla SF1000 in condizioni che non siano favorevoli come nella prima gara in Austria, ma nemmeno catastrofiche come nella seconda. In ogni caso, su una pista sulla quale conta meno il motore, la Ferrari non è in forte difficoltà: è lecito pensare che il telaio sia un problema meno rilevante di quanto si potesse ipotizzare fino a pochi giorni fa.