F1, GP Ungheria 2020: pole per Hamilton

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Pole position per Lewis Hamilton nel Gran Premio d'Ungheria 2020 di Formula 1: seguono Valtteri Bottas e Lance Stroll. Quinto Sebastian Vettel, sesto Charles Leclerc
18 luglio 2020

Nelle qualifiche all’Hungaroring ad imporsi è stato Lewis Hamilton: sarà il pilota della Mercedes a scattare davanti a tutti nel Gran Premio d’Ungheria, terza prova del mondiale 2020 di Formula 1. 1’13”447 è il crono colto dall’inglese, al novantesimo acuto al sabato in carriera e al secondo stagionale. La Mercedes dimostra ancora una volta la propria superiorità nei confronti della concorrenza, monopolizzando la prima fila grazie al secondo posto di Valtteri Bottas. E Hamilton, con la pole di oggi, supera Michael Schumacher per il maggior numero di partenze al palo all’Hungaroring. Un circuito su cui Hamilton, se possibile, è ancora più minaccioso del solito. La terza posizione è ad appannaggio di Lance Stroll, autore di un giro splendido: la RP20 aiuta, ma ci ha messo del suo.

Lo spettro della pioggia – le previsioni meteo suggerivano il 90% di probabilità di precipitazioni – ha indotto tutti a scendere subito in pista nella Q1, per evitare sgradite sorprese. A farsi vedere nel primo tentativo della Q1 è stato Bottas, che ha battuto per soli 87 millesimi Hamilton. Subito competitive anche le Racing Point, con Stroll terzo e Perez quarto. Più indietro le Ferrari, con Leclerc quinto e Vettel nono. Hamilton si è però prontamente rifatto, scalzando il compagno di squadra dalla vetta della classifica. A dieci minuti dalla fine della Q1, ha cominciato a piovigginare. A fine sessione, spazio per un exploit di Perez, che, insieme al quinto tempo di Russell, era indicativo del miglioramento della pista.

Nella Q2, diversi piloti hanno giocato la carta delle medie, per cercare di partire con questa mescola: la Mercedes, la Racing Point e la Renault hanno optato per questa strategia, mentre Ferrari, McLaren e Red Bull hanno scelto le rosse. Hamilton ha subito dato tutto, facendo segnare il record della pista pur a sfavore di mescola. Vettel ha ottenuto il terzo tempo, davanti a Verstappen. Molto più indietro, invece, Leclerc, autore di un errore nel corso del suo primo giro lanciato. Ma a fine Q2, Leclerc si è facilmente qualificato per la fase successiva. Ad inizio Q3, Hamilton ha suonato la carica, rifilando tre decimi a Bottas, per poi migliorarsi ulteriormente. Cannibale, come sempre.

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La Racing Point mostra ancora una volta la sua competitività. E la convinzione di essere più che performanti ha indotto il team di Silverstone a tentare addirittura la carta delle medie ad inizio Q2. Una scelta che si permettono solo le scuderie di punta e che ha pure funzionato: Stroll e Sergio Perez, quarto, partiranno con le gialle. Ma la Racing Point si mette pure alle spalle la Ferrari. Sebastian Vettel, quinto, si mette alle spalle Charles Leclerc, sesto. Delude Max Verstappen: l’olandese della Red Bull è solo settimo, davanti a Lando Norris. Completano la top ten l’altra McLaren, quella di Carlos Sainz, e Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri.

La Williams, dopo un anno da incubo, sembra vedere finalmente la luce in fondo al tunnel: per la prima volta dal GP d’Italia 2018, entrambe le vetture della scuderia di Grove sono approdate alla Q2. George Russell è dodicesimo, ma anche Nicholas Latifi è riuscito nell’impresa di passare il taglio della Q1, classificandosi quindicesimo. La grande delusione di giornata è la Renault, che non riesce a piazzare nessuno dei due piloti nella top ten: Daniel Ricciardo è undicesimo, mentre Esteban Ocon è quattordicesimo. Ma non sorride nemmeno Alexander Albon: l’anglothailandese è solo tredicesimo, lontano anni luce dal compagno di squadra, Verstappen. E vista la reattività del management della Red Bull, c’è poco da stare tranquilli.  

Il primo degli eliminati dalla Q1 è Kevin Magnussen, della Haas: il danese ha preceduto Daniil Kvyat, che non ha passato il taglio a differenza del vicino di box in Alpha Tauri, Pierre Gasly. I motorizzati Ferrari continuano a vivere momenti di difficoltà, occupando le retrovie. Romain Grosjean, della Haas, è diciottesimo. Ma ancora peggio va all’Alfa Romeo Racing, visto che Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen occuperanno le ultime due caselle dello schieramento del GP d’Ungheria. Al pilota di Martina Franca resta solo la magra consolazione di aver battuto ancora una volta il blasonatissimo compagno di squadra.

La qualifica minuto per minuto

16.00 Pole position per Lewis Hamilton! 

15.58 Perez è quarto. 

15.57 Leclerc quinto dietro a Vettel. 

15.56 Quarto tempo per Vettel. 

15.54 Cancellato il tempo di Perez: non ha rispettato i limiti della pista. 

15.52 Quarto Verstappen. 

15.52 Ferrari sesta con Vettel e settima con Leclerc. 

15.51 Hamilton balza al comando della classifica. Secondo Bottas.

15.49 Tutti in pista, visti i minacciosi nuvoloni. 

15.48 Ci siamo: inizia la Q3. 

15.41 Questi gli eliminati alla Q2: Ricciardo, Russell, Albon, Ocon e Latifi. 

15.39 Racing Point ancora in pista con le medie.

15.37 Ed ecco che i piloti riguadagnano la via della pista. 

15.35 Tutti ai box per montare le gomme per l'ultimo tentativo. 

15.33 Questa la zona eliminazione: Leclerc, Russell, Albon, Ocon e Latifi. 

15.32 Leclerc è al momento il primo degli esclusi. 

15.31 Probabilmente Racing Point e Renault opteranno per le rosse per il secondo run. 

15.30 Decimo Leclerc, che ha commesso un errore.

15.28 Hamilton al comando davanti a Bottas, Vettel e Verstappen. 

15.28 Rosse per le Ferrari, le McLaren e le Red Bull.

15.27 Gomme medie per le due Racing Point, Hamilton, Bottas, Ricciardo e Ocon.

15.26 Dalla direzione di gara, arriva la notizia di un'investigazione per Sainz e Giovinazzi. 

15.25 Si ricomincia: inizia la Q2.

15.19 Questi gli eliminati alla Q1: Magnussen, Kvyat, Grosjean, Giovinazzi e Raikkonen. 

15.18 Vettel è quarto. 

15.17 Vettel scende ragionevolmente in pista: il tracciato sta migliorando troppo, e rischia l'eliminazione. 

15.16 E Stroll è secondo. 

15.16 Miglior tempo per Perez.

15.15 Albon finisce in zona eliminazione. 

15.13 Giovinazzi è solo diciottesimo. 

15.12 Albon è quindicesimo: rischia. 

15.10 Raikkonen si migliora, ma non si toglie dalla zona eliminazione. 

15.09 Hamilton si migliora ancora. Bene Ricciardo, sesto. 

15.08 E comincia a piovviginare. 

15.08 Questa la zona eliminazione: Latifi, Raikkonen, Grosjean, Magnussen e Giovinazzi. 

15.07 Bene Russell, dodicesimo. 

15.05 Hamilton balza al comando della classifica. 

15.03 Bottas è il migliore, davanti ad Hamilton, Stroll, Perez e Leclerc. Nono Vettel. 

15.02 1'36"136 è il primo tempo, a firma di Verstappen. 

15.01 90% di pioggia prevista in qualifica: per questo tutti scendono in pisa subito.

15.01 Tutti in pista con le soft. 

15.00 Semaforo verde: inizia la Q1.

Altra corsa, altro giro. La Formula 1 è pronta per le terze qualifiche in altrettante settimane: oggi si deciderà la griglia di partenza del Gran Premio d'Ungheria 2020. E a sparigliare le carte in tavola, sette giorni dopo gli acquazzoni al Red Bull Ring, potrebbe essere nuovamente il meteo. Le previsioni sono più nebulose, in questo caso: c'è una probabilità di pioggia sia per sabato che domenica, ma la percentuale si aggira intorno al 40-50%. Leggi: una lotteria. Con un'incognita così pesante all'orizzonte, è anche difficile azzardare previsioni. Ma c'è qualcuno pronto ad approfittare di ogni eventualià: parliamo di Lewis Hamilton. 

L'inglese della Mercedes, reduce da una sontuosa pole sul bagnato in Stiria, non è certo intimorito dalla pioggia. E se il Red Bull Ring non rientrava affatto nelle sue preferenze, l'Hungaroring è uno dei terreni di caccia preferiti da Hamilton. Per lui parla il suo palmares in terra magiara: sette vittorie e sei pole position. Se oggi dovesse surclassare la concorrenza, batterebbe il record di sette partenze al palo su questo tracciato di Michael Schumacher. Solo un antipasto in vista di primati più succosi per Hamilton, il cui ritmo sul giro secco nelle libere ha ammutolito la concorrenza. L'inglese ha colto il miglior crono nelle FP1 con le hard, e questo dato è indicativo di un asso nella manica delle Frecce nere, al top anche nelle FP3 con Bottas.

Si tratta del DAS, che permette a Hamilton e Bottas di portare la mescola più dura nella corretta finestra di utilizzo anche con temperature miti. I rivali sono avvisati, Red Bull in primis. E proprio il team di Milton Keynes si è nascosto nella giornata di venerdì, in attesa di mostrare il suo pieno potenziale su una pista che rappresenta un'ottima cartina al tornasole della bontà della filosofia aerodinamica delle monoposto. Max Verstappen ha pasticciato con le soft, lamentandosi di una RB16 a cui serve ancora un po' di maquillage a livello di bilanciamento per essere meno capricciosa oggi, nonostante il superlavoro dei meccanici, che hanno violato il coprifuoco per intervenire sulla monoposto. 

E l'Hungaroring è la pista su cui capiremo se la SF1000 si sia trasformata da brutto anatroccolo in cigno: il doppio ritiro causato dall'harakiri di Charles Leclerc una settimana fa aveva impedito alla Rossa di raccogliere dati utili per verificare la bontà del pacchetto di aggiornamenti all'aerodinamica portato in fretta e furia in Stiria. Dopo un rodaggio a velocità costante nelle libere, è tempo di fare sul serio. Sul bagnato, è stato Vettel a farsi vedere, navigando con delicatezza sotto la pioggia, mentre Leclerc ha fatto meglio sull'asciutto. Ma sarà importante vedere il raffronto con la velocissima e chiacchieratissima Racing Point: mentre si attende il responso sul reclamo della Renault, che non arriverà prima di agosto, Lance Stroll e Sergio Perez sono pronti ad estrarre il massimo da un pacchetto che continua a convincere, e a preoccupare la concorrenza. 

Le qualifiche prenderanno il via alle 15.00. 

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