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All’Hungaroring a surclassare la concorrenza è la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio d’Ungheria, terza prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra magiara è l’ottantaseiesima vittoria in carriera e la seconda stagionale per l’inglese, che qui si è imposto addirittura otto volte. Una superiorità schiacciante, merito sì del sei volte campione del mondo, ma anche della straordinaria W11. E a dimostrarlo pensa il terzo posto di Valtteri Bottas, che ha pasticciato vistosamente al via, ma si è poi fatto strada grazie al passo della sua monoposto. Ma Bottas nulla ha potuto contro Max Verstappen, capace di rifarsi dopo un errore madornale commesso ben prima della partenza: l’olandese è splendido secondo.
Convincente la condotta di gara di Lance Stroll, quarto: autore di diversi sorpassi ben eseguiti, il canadese ha pagato una strategia non ottimale, che gli ha impedito di entrare nei primi tre. La Ferrari non brilla: sesta posizione per Sebastian Vettel, beffato sul finale da Alexander Albon, della Red Bull. Molto più indietro Charles Leclerc: il monegasco, undicesimo, è stato penalizzato dalla scelta delle soft per il suo secondo stint. C’è ancora molto da fare a Maranello per tornare nelle posizioni nobili della classifica: entrambe le vetture della Rossa sono state doppiate.
La pioggia non ha voluto farsi rubare la scena dai piloti all’Hungaroring: a due ore dall’inizio della corsa, sul tracciato sono cominciate delle precipitazioni abbastanza abbondanti. Il maltempo è cessato prima dello start, ma la pista era comunque ancora troppo bagnata per consentire l’utilizzo delle slick. Per tutti, dunque, intermedie al via. Ma i drammi sono iniziati ben prima della partenza. Nel corso di un giro per prendere confidenza con le coperture da bagnato prima di schierarsi in pista, Max Verstappen è finito a muro in curva 12.
Verstappen ha rotto l’ala anteriore e il tirante della convergenza. Peggio di così non poteva cominciare per l’olandese, che 12 mesi fa scattò dalla pole. I meccanici della Red Bull si sono prodotti in un lavoro matto e disperatissimo per cercare di riparare la monoposto in tempo per l’inizio della corsa. E la missione è stata incredibilmente compiuta: Verstappen è riuscito a prendere regolarmente il via. In partenza, Hamilton ha preso agevolmente il comando della gara, davanti ad un ottimo Stroll. Disastro Bottas, scivolato in sesta posizione. Verstappen ha ripagato i meccanici riuscendo a balzare in terza posizione passando Vettel. Quinto Leclerc, che ha giustamente preferito un approccio conservativo nel primo giro.
Proprio Leclerc ha tentato la carta delle slick, montando le rosse al termine del giro numero 3. Stessa scelta, ma gomma media, per Bottas. Nel corso del giro successivo, hanno fatto ritorno ai box anche Stroll, Hamilton e Vettel: gialla per tutti. Il tedesco è stato attardato ai box, ed è finito molto più indietro di Leclerc. Nella tornata numero cinque, anche Verstappen ha montato le gialle. L’olandese è rientrato davanti a Magnussen e a Grosjean, che hanno messo le slick ad inizio gara, esattamente nel momento migliore per avvantaggiarsi. Stroll si è però immediatamente sbarazzato del francese, passandolo con decisione per la quarta posizione.
Più indietro, Bottas ha cercato di passare Leclerc, ma il monegasco si è difeso alla perfezione. Nel frattempo, il compagno di squadra di Bottas, Hamilton, inanellava giri veloci. Bottas si è rifatto di lì a poco, perfezionando il sorpasso su Leclerc, in forte difficoltà con le rosse. Non pago, Bottas ha passato anche Grosjean, per la quinta posizione. Vettel, dal canto suo, stava per agganciare Leclerc, ma un lungo ha permesso ad Albon di sopravanzarlo. Lo stesso Leclerc si è dovuto vedere dagli attacchi di Albon, ed è riuscito a tenerselo alle spalle, nonostante la sua monoposto sottosterzante per via del graining sulle sue gomme rosse.
Stroll è tornato in zona podio sorpassando con mestiere Magnussen per la terza posizione. Di questa lotta ha approfittato Bottas, che ha passato a sua volta il danese. Questo mentre Albon, ancora alle spalle di Leclerc, si lamentava via radio, chiedendo ulteriore potenza per liberarsi del “tappo” Leclerc. Ma di lì a poco Albon ha finalmente passato Leclerc, ottenendo il via libera per involarsi verso le Haas. Vettel ha passato il compagno di squadra nel corso del giro numero 19, in modo tale da poter esprimere il pieno potenziale della sua SF1000, forte delle sue medie. E per Leclerc sono state tornate di passione, in attesa che arrivasse la pioggia come da previsioni.
Il monegasco era talmente lento da creare un trenino alle sue spalle: questo ha indotto la Rossa a richiamare ai box Leclerc per montare le hard. E a questo punto Leclerc si sarà prodotto nell’opposto della danza della pioggia. Vettel, dal canto suo, ha mostrato un ritmo incoraggiante con le medie, quando ha finalmente potuto sfruttare il suo pieno potenziale, ma ha ben presto avuto problemi di graining. Nel frattempo, la Red Bull è finita sotto investigazione per un motivo inusuale: aver asciugato artificialmente la piazzola di Albon nel pre-gara. Leclerc, scivolato in quindicesima posizione, ha cercato di passare Norris, ma l’inglese si è difeso bene.
La Ferrari ha deciso di replicare la strategia di Leclerc anche per Vettel: il tedesco è rientrato ai box per montare le hard alla fine del giro numero 30. Per il tedesco, rientrato in dodicesima posizione, l’obiettivo era finire la gara con questo compound, pioggia permettendo. E in questa fase di gara gli altri faticavano molto con le gialle al limite. Botte da orbi per Norris e Leclerc nel corso del giro numero 32: l’inglese ha chiuso con decisione la porta a Leclerc, che si è prontamente rifatto nella tornata successiva. Visto che la pioggia tardava ad arrivare e con i tempi di Vettel – il più veloce in pista in quel momento – alla mano, Bottas ha montato le hard, rientrando in quarta posizione, alle spalle di Stroll.
La pioggia ha cominciato a cadere in pista, ma la Racing Point ha comunque deciso di montare le gialle, perdendo la posizione su Bottas. Anche Stroll e Hamilton sono rientrati ai box per mettere un altro treno di slick: gialle per l’inglese e bianche per l’olandese. I due hanno mantenuto le due posizioni di testa, ma Bottas ha mostrato un ritmo incessante per andare a prendere Verstappen. Molto più indietro, Leclerc ha faticato al limite della zona punti dopo oltre 20 giri con le hard. La Mercedes ha scelto di montare un treno fresco di hard per tentare il tutto per tutto nella lotta su Verstappen a fine gara, replicando quanto successo lo scorso anno tra l’olandese e Hamilton.
Bottas è comunque rimasto in zona podio, rientrando davanti a Stroll. E si è messo subito all’inseguimento di Verstappen, inanellando giri più veloci. Alle sue spalle, Stroll ha optato per una sosta, visto il ritmo non esaltante con le gialle. Dopo aver montato le hard, il canadese ha riguadagnato la pista davanti a Vettel, in quarta posizione. A dieci giri dal termine, Sainz ha passato di forza Leclerc, estromettendolo dalla zona punti. A fine gara, tempo per alcune scaramucce tra Hamilton e il suo ingegnere di pista, il buon Bono: il secondo avrebbe voluto farlo rientrare per montare le soft e cercare il giro più veloce, ma l’inglese ha preferito attendere. Ma a tre giri dal termine, ha calzato le rosse.
Tra Vettel e Leclerc si sono classificati Sergio Perez, della Racing Point; l’australiano della Renault, Daniel Ricciardo; il danese della Haas, Kevin Magnussen; lo spagnolo della McLaren, Carlos Sainz. Dodicesimo è Daniil Kvyat, della Alpha Tauri, davanti al francese della Renault, Esteban Ocon. Quattordicesimo è Lando Norris, della McLaren; seguono Romain Grosjean, della Haas; e i due piloti dell’Alfa Romeo Racing, Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Chiudono la classifica George Russell e Nicholas Latifi, della Williams. Ritiro per Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri.
La corsa minuto per minuto
16.48 Lewis Hamilton vince il Gran Premio d'Ungheria!
16.47 Bottas ad 1,2 secondi da Verstappen.
16.46 Albon su Vettel. E ora anche Perez è vicino.
16.44 Rientra agevolmente davanti.
16.44 Sosta per Hamilton: alla fine, monta le rosse.
16.42 Ad Hamilton viene chiesto di rientrare per montare le soft e fare il giro più veloce. Lui non vorrebbe rientrare.
16.40 Hamilton non capisce cosa sta succedendo.
16.38 Albon vicinissimo a Vettel. Hamilton chiamato ai box, ma resta fuori.
16.36 Sainz passa Leclerc.
16.35 Sainz vicinissimo a Leclerc: ci prova, ma Leclerc chiude la porta.
16.33 Bottas si trova a 10 secondi da Verstappen.
16.31 Hamilton doppia Vettel.
16.29 Albon in pressing su Vettel.
16.29 Hamilton si lamenta delle gialle.
16.28 E Bottas guadagna due secondi su Verstappen. Stroll si ferma per montare le hard: resta davanti a Vettel.
16.27 Mancano 17 giri al termine.
16.25 Sainz in pressing su Leclerc.
16.25 Giro più veloce per Bottas.
16.23 Verstappen, avvisato della strategia di Bottas, spinge.
16.21 Bottas ai box: gomme hard per lui, che resta davanti a Stroll.
16.20 Grosjean, guarda un po', si lamenta della sua macchina: un classico.
16.18 Bottas è in zona DRS su Verstappen.
16.16 Vettel gira sui tempi di Stroll. Leclerc è più in difficoltà, con le hard che hanno inanellato già 24 giri.
16.14 Sosta per Ricciardo: Vettel sale in quinta posizione.
16.13 Hamilton doppia Leclerc.
16.13 Lungo di Latifi.
16.12 Il punto sulla Ferrari: Vettel è sesto, Leclerc è decimo.
16.11 Sosta per Sainz: hard per lui. Rientra in undicesima posizione.
16.09 Ad Hamilton chiedono di gestire l'anteriore sinistra.
16.08 Bagarre tra Perez e Magnussen: ha la meglio il primo.
16.07 Giro numero 39: Hamilton, Verstappen, Bottas, Stroll e Ricciardo occupano le prime cinque posizioni. Ricciardo non si è ancora fermato,
16.05 Sosta per Hamilton: gomme soft per lui. Rientra in prima posizione.
16.04 Comincia a piovere, ma sembra che sia solo un momento passeggero. Sosta per Verstappen: hard per lui, rientrato davanti a Bottas.
16.02 Sosta per Stroll: monta le gialle e rientra in quarta posizione.
16.02 Sosta anche per Albon e Grosjean: hard per il primo, gialle per il secondo.
16.00 Sosta per Bottas: gomma gialla per lui.
15.59 Gocce sulla telecamera dell'elicottero. Ricciardo su Grosjean.
15.59 Giro più veloce per Vettel con le hard.
15.58 Leclerc passa finalmente Norris.
15.57 Norris chude la porta con decisione su Leclerc.
15.57 Perez su Grosjean per la settima posizione.
15.57 Vettel ai box: monta le hard.
15.55 Albon su Grosjean per la sesta posizione.
15.55 In tutto questo, il non inquadrato Hamilton ha un vantaggio di 13 secondi su Verstappen. Norris si difende bene su Leclerc.
15.53 Il duo Albon-Vettel vicino a Grosjean.
15.53 Leclerc in pressing su Norris per la quattordicesima posizione. Gara in salita per lui.
15.51 Stroll si dice in difficoltà.
15.49 Red Bull prevede pioggia intermedia tra poco. Ormai è un terno al lotto.
15.48 Giro più veloce per Hamilton. Vettel in difficoltà rispetto a Perez.
15.47 Red Bull sotto investigazione per aver asciugato artificialmente la piazzola di Albon nel pre-gara.
15.45 Ricapitolando in atteso della pioggia, ecco i primi cinque: Hamilton, Verstappen, Stroll, Bottas e Magnussen.
15.44 Pioggia leggera tra dieci minuti, dicono in Ferrari. Chissà.
15.42 Leclerc è costretto a tornare ai box: gomme hard per lui. E ora deve sperare che non piova.
15.41 Leclerc è in forte difficoltà: deve resistere fino all'arrivo della pioggia. Perez ci ha provato a passarlo, ma Leclerc ha chiuso la porta.
15.40 Vettel passa Leclerc per l'ottava posizione.
15.38 Albon su Leclerc: alla fine ce l'ha fatta.
15.37 Anche Bottas ha passato Magnussen.
15.36 Ritiro per Gasly.
15.35 Stroll passa Magnussen per la terza posizione. Nuovo tentativo non andato a buon fine per Albon.
15.33 Albon ci prova su Leclerc, ma il monegasco si diverte.
15.32 Albon si avvicina a Leclerc, che dovrà stare fuori fino all'arrivo del maltempo.
15.31 E in tutto questo, tra 12 minuti dovrebbe piovere.
15.30 Vettel è stato passato da Albon. Bottas su Grosjean.
15.29 Cinque secondi di penalità per Latifi. Vettel si avvicina a Leclerc.
15.27 Bottas passa Leclerc per la sesta posizione: differenza di velocità palese a favore del finlandese.
15.26 Stroll è alla calcagna di Magnussen.
15.25 Bagarre tra Bottas e Leclerc: la spunta il monegasco.
15.24 Cinque secondi di penalità per Raikkonen.
15.23 Latifi e Sainz sotto investigazione.
15.23 Leclerc con le rosse è moolto in difficoltà. Stroll di forza su Grosjean.
15.21 Giro più veloce per Hamilton. Latifi fora e rientra ai box.
15.20 Sosta anche per Verstappen: gomme gialle per lui. Dentro anche Ricciardo. Hamilton è di nuovo leader. Magnussen è terzo.
15.18 Rientrano anche Hamilton, Vettel e Stroll. Gialle per l'inglese, per il canadese e per Vettel.
15.17 Leclerc entra ai box per montare le slick come Bottas: rosse per Leclerc e gialle per Bottas. Verstappen in pressing su Stroll.
15.16 Giro veloce per Hamilton.
15.15 Da segnalare l'ottima partenza di Latifi: da quindicesimo è decimo.
15.13 Buono spunto di Hamilton, alle sue spalle Stroll, che approfitta di un Bottas in difficoltà. Verstappen passa Vettel per la terza posizione. Leclerc quinto.
15.11 Magnussen azzarda le full wet: non sembra una scelta lungimirante.
15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione. C'è anche Verstappen: i meccanici hanno fatto il miracolo.
15.02 Verstappen sale in macchina, mentre i tecnici continuano a lavorare.
14.59 Nel frattempo, Hamilton ascolta vocali prima di salire in macchina.
14.57 Perturbazione a 25 km dalla pista, dicono dalla regia. Arriverà sul tracciato?
14.55 Caos anche al momento dell'inno, con diversi piloti in ritardo sulla tabella di marcia.
14.52 Lavoro febbrile per i meccanici della Red Bull sulla macchina di Verstappen.
14.48 Colpo di scena! Max Verstappen finisce a muro in curva 12 in uno dei giri per prendere confidenza prima di schierarsi sulla griglia di partenza. Per lui ala anteriore danneggiata, ma c'è un dubbio anche sulle sospensioni.
14.44 All'Hungaroring ha smesso di piovere, ma la pista è troppo bagnata per consentire l'impiego delle slick.
13.43 Maltempo grande protagonista in questo momento all'Hungaroring: sta piovendo.
Con la guerra fredda fatta di scambi di opinione a distanza tra Mercedes e Ferrari sulle direttive tecniche per le power unit e lo scontro Racing Point-resto del mondo, condito da un reclamo ufficiale da parte della Renault, i drammi del dietro le quinte in F1 rischiano di fagocitare l'attività in pista, tra sospetti e frecciatine nemmeno poi tanto velate. Ma oggi c'è una gara da disputare. E la prima fila del Gran Premio d'Ungheria 2020 di Formula 1 vedrà schierate sempre loro, le due temibilissime Frecce nere. Lewis Hamilton ha fatto 90, come la paura che incute agli avversari. E se la coppia Hamilton-Mercedes è già temibile di solito, lo è ancora di più all'Hungaroring, tra le piste sulle quali il sei volte campione del mondo diventa ancora più minaccioso.
I numeri parlano da soli: Hamilton è arrivato a quota sette pole position in Ungheria, superando il record detenuto da Michael Schumacher. E in gara si è imposto ben sette volte. Come lui nessuno mai, insomma. Hamilton e Valtteri Bottas, fido scudiero autore del secondo tempo in qualifica, possono contare su una monoposto che non solo è immacolata dal punto di vista aerodinamico, ma ha anche dalla sua un motore estremamente performante. Per capirlo, basta guardare ai risultati della Williams, capace, dopo ben due anni, di portare per la prima volta entrambi i piloti alla Q2. E se George Russell ci era già riuscito sul bagnato, questa volta anche Nicholas Latifi, meno brillante del compagno di squadra, ce l'ha fatta.
La seconda fila è interamente occupata dalla Racing Point, grazie alla replicante RP20, così simile alla W10 dello scorso anno. L'esito del reclamo ufficiale presentato dalla Renault dopo il GP della Stiria non sarà svelato prima di agosto, ma, nel frattempo, le chiacchiere sul team di Silverstone non accennano a diminuire. Non poteva andare diversamente, visto che Lance Stroll e Sergio Perez continuano ad occupare posizioni nobili sullo schieramento. E le performance della Racing Point sono talmente convincenti da consentire alla scuderia di giocarsi con successo il jolly delle medie per la qualificazione alla Q3. Una strategia da top team, quale è ora la Racing Point. Aspettando il verdetto da parte della Federazione.
E la Ferrari? La Rossa tira finalmente un sospiro di sollievo, andando ad occupare la terza fila. Rispetto a quanto visto sul bagnato in Stiria, gli aggiornamenti apportati alla SF1000 si sono dimostrati ben più efficaci sull'asciutto. Questo accade su una pista su cui il motore riveste un ruolo meno importante, il che induce a pensare che il telaio sia un problema meno grave rispetto alla power unit. La SF1000, inutile nascondersi, è una monoposto progettata avendo in mente di poter sfruttare il motore del Cavallino del 2019. Ma non è andata così: dopo l'accordo privato con la FIA, non è stato possibile impiegarlo. E, con i pochi token a disposizione per lo sviluppo nel biennio 2020-2021, non sarà facile migliorare la PU.
Sebastian Vettel e Charles Leclerc in partenza avranno a disposizione un'arma in più. Potranno contare sulle performanti soft, che permettono di avere uno spunto più bruciante allo start rispetto alle medie scelte dalla Racing Point. Un asso nella manica che potrebbe consentire ai due piloti della Ferrari di capitalizzare al meglio l'incoraggiante passo gara mostrato nelle libere. E se la Ferrari può guardare con cautissimo ottimismo alla gara di oggi, in Red Bull non si sorride affatto. La RB16 è estremamente capricciosa, e i tecnici di Milton Keynes, nonostante il lavoro extra nel weekend, non riescono a venire a capo di queste bizze. Il risultato è una condotta in pista ben lontana dai fasti strombazzati prima dell'inizio della stagione: Max Verstappen è solo settimo, Alexander Albon addirittura tredicesimo.
La gara prenderà il via alle 15.10 italiane.