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Miglior prestazione per Lewis Hamilton nella terza sessione di prove libere del Gran Premio d'Ungheria 2019 di Formula 1, ultimo appuntamento del calendario prima della pausa estiva. 1'16"084 è il crono colto dal pilota della Mercedes, che ha preceduto per un soffio l'olandese della Red Bull, Max Verstappen, e il tedesco della Ferrari, Sebastian Vettel. Quarta posizione per Valtteri Bottas, della Mercedes, davanti all'altra Ferrari, quella di Charles Leclerc.
Dopo due sessioni di prove libere funestate dalla pioggia, oggi finalmente i team hanno avuto modo di saggiare la bontà delle proprie monoposto sull'asciutto. Minuti, quelli delle FP3, che sono diventati così preziosi per raccogliere dati col sereno. Il sole, però, potrebbe non splendere durante le qualifiche: le ultime previsioni danno un 60% di possibiilità di pioggia nel pomeriggio.
Le FP3 sono iniziate con dieci minuti di ritardo per via delle operazioni di pulizia dello sporco lasciato da Ralph Boschung in curva 4 dopo la rottura del suo motore nel corso di gara 1 di GP2. Questo inconveniente ha causato una riduzione del tempo delle FP3: da 60 minuti si è scesi dunque a 50 minuti. I filler utlizzati per pulire l'olio si sono alzati con il passaggio dei piloti, causando delle piccole nubi. Dopo pochi giri la situazione si è risolta.
La Mercedes W10 si era già dimostrata ben bilanciata nei pochi giri sull'asciutto totalizzati da Hamilton e Bottas nella giornata di venerdì; l'impressione è stata confermata anche oggi. Nelle FP1 di ieri mattina, la power unit della W10 di Bottas ha accusato problemi, e la Mercedes ha deciso in via precauzionale di sostituirla con un'altra unità già utilzzata nel corso della stagione, in modo tale da analizzare il propulsore del finlandese senza incappare in penaltà.
La Red Bull è apparsa piuttosto competitiva sin dal venerdì: la RB15, grazie alla sua ottima trazione, ha le caratteristiche ideali per ben figurare all'Hungaroring, la pista permanente più lenta del calendario della F1. La Ferrari SF90, invece, per sua natura è più congeniale alle piste veloci con lunghi rettifili; l'Hungaroring non è quindi il palcoscenico ideale per la monoposto della Rossa. La Ferrari si è dimostrata competitiva nel primo settore, per poi perdere nei successivi.
Sesta posizione peral francese della Red Bull, Pierre Gasly, davanti a Lando Norris, della McLaren, e a Kimi Raikkonen, dell'Alfa Romeo Racing. Completano la top ten Carlos Sainz, della McLaren, e Kevin Magnussen, in forza alla Haas, e Kimi Raikkonen, Undicesimo è Romain Grosjean, della Haas; seguono Daniil Kvyat, della Toro Rosso; Nico Hulkenberg, della Renault; Sergio Perez, della Racing Point, e Daniel Ricciardo, della Renault.
Quindicesimo tempo di sessione per Antonio Giovinazzi, dell'Alfa Romeo Racing; e il pilota della Toro Rosso, Alexander Albon. Chiudono la classifica George Russell, della Williams; Lance Stroll, della Racing Point; e il compagno di squadra di Russell, Robert Kubica.