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La Ferrari suona la carica all'Hungaroring: Sebastian Vettel ha ottenuto il miglior tempo nella terza sessione di prove libere del Gran Premio di Ungheria, ultima corsa prima della pausa estiva. 1'17"017 è il crono colto dal pilota della Rossa, che gli è valso il record della pista. Vettel ha annichilito la concorrenza, rifilando quasi cinque decimi al compagno di squadra, Kimi Raikkonen, e circa nove decimi alla prima Mercedes classificata, quella di Valtteri Bottas.
La Ferrari SF70H, più efficiente della Mercedes nelle curve a media velocità di percorrenza, all'Hungaroring è anche avvantaggiata dal passo corto. I meccanici hanno lavorato alacremente sull'assetto della monoposto, e si vede: rispetto a ieri, sia Vettel che Raikkonen si sono subito fatti notare, cogliendo tempi competitivi nella mattinata di sabato. Un risultato decisamente incoraggiante in vista delle qualifiche, quello della Ferrari, che ha surclassato la concorrenza.
Quarta posizione per il vincitore del GP di Silverstone, Lewis Hamilton. Hamilton è uno specialista dell'Hungaroring: il pilota britannico ha ottenuto cinque vittorie sul circuito magiaro, più di qualsiasi altro alfiere nella storia del GP d'Ungheria. Qui, oltretutto, cogliendo la pole position eguaglierebbe il record di Michael Schumacher come poleman più prolifico di tutti i tempi. La competizione, però, sembra parecchio agguerrita e la W08 pare piuttosto nervosa nell'affrontare i cambi di direzione. Di qui il ritardo considerevole accusato da Hamilton.
Quinto è Max Verstappen, della Red Bull: La RB13 all'Hungaroring si dimostra particolarmente efficiente nell'agevolare i piloti nella gestione delle gomme, e, grazie ad un ottimo bilanciamento, riesce a ben figurare nei cambi di direzione della pista magiara. Visto il minor peso esercitato dal propulsore in Ungheria, la scuderia di Milton Keynes ha ottime possibilità di chiudere al meglio il lavoro prima delle vacanze estive. Resta da capire, però, cosa sia successo sulla monoposto di Ricciardo.
Daniel Ricciardo è stato il mattatore del venerdì: l'australiano ha colto il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere di ieri. Oggi, però, l'imprevisto era in agguato: la RB13 di Ricciardo lo ha abbandonato a meno di mezz'ora dalla fine delle FP3, per un guasto del quale non si conoscono i dettagli né l'entità; molto probabile che si tratti di un inconveniente all'elettronica. I meccanici della Red Bull potrebbero essere costretti ad un superlavoro fino alle qualifiche. Ricciardo ha colto l'ottavo tempo di sessione.
Ottimo sesto è Stoffel Vandoorne, della McLaren, davanti a Nico Hulkenberg, ancora una volta competitivo sul giro secco. Ad Hulkenberg, però, verrà comminata una penalità di cinque posizioni in griglia per la sostituzione del cambio sulla sua R.S.17. Nono il pilota della McLaren, Fernando Alonso. Alonso, 36 anni oggi, può sorridere: la McLaren, complice anche la scarsa importanza della power unit in Ungheria, ha fatto capolino nella top ten. Stando ai risultati delle libere, un approdo alla Q3 non è da escludere. Completa la top ten il britannico della Renault, Jolyon Palmer.
Undicesima posizione per Carlos Sainz, della Toro Rosso, che ha preceduto il pilota della Force India, Esteban Ocon, e il suo compagno di squadra, Danill Kvyat. Quattordicesimo il compagno di squadra di Ocon, Sergio Perez, davanti a Romain Grosjean e Kevin Magnussen, della Haas Racing, e a Felipe Massa. Massa nella giornata di ieri ha accusato febbre e giramenti di testa: portato in ospedale per accertamenti, il paulista ha ottenuto il nulla osta dei medici alla partecipazione al resto del weekend di gara ed è sceso in pista. Massa, però, si è purtroppo di nuovo sentito male, ed è altamente probabile che al suo posto nelle qualifiche possa arrivare il pilota di riserva della Williams, Paul di Resta. Chiudono la classifica Lance Stroll, della Williams, e i due piloti della Sauber, Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson.