Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
L'Hungaroring si è guadagnato nel tempo il soprannome di "Monaco senza muretti" da parte dei piloti. La bassa velocità di percorrenza e le tortuose curve del circuito magiaro, infatti, richiedono un elevato carico aerodinamico e un bilanciamento perfetto della monoposto per avere più trazione, proprio come succede nel Principato di Monaco. E, così come a Montecarlo, anche in Ungheria la pole position è decisamente importante: qui sorpassare è tutt'altro che facile, e partire davanti diventa fondamentale. Per riuscirvi, i piloti non devono mai abbassare la guardia: specie nel secondo settore, infatti, il più guidato, è fondamentale affrontare le curve con la massima perizia, per avere il ritmo ideale e non perdere tempo. A spiccare per le sue abilità, in condizioni inizialmente di pista bagnata, poi asciutta, è stato Nico Rosberg: sarà il pilota tedesco a scattare dalla pole position nel Gran Premio d'Ungheria. 1'19"965 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes, al ventiseiesimo acuto al sabato in carriera. Con la pole odierna, Rosberg raggiunge Mika Hakkinen nella classifica dei poleman di tutti i tempi.
Si diceva della pista bagnata. Una delle grandi protagoniste del pomeriggio magiaro, infatti, è stata la pioggia torrenziale: un nubrifragio si è abbattuto sull'Hungaroring a circa mezz'ora dall'inizio delle qualifiche, inondando la pista e sparigliando le carte in tavola. Per via delle condizioni della pista, l'inizio delle qualifiche è stato posticipato di venti minuti. Gli alfieri in lizza hanno iniziato la Q1 con gli pneumatici da bagnato estremo, in condizioni altrettanto estreme, anzi, forse troppo per il compound. I piloti, infatti, faticavano a restare in pista - scorrevano veri e propri rivoli d'acqua in alcuni tratti - e la sessione è stata interrotta dopo 7 minuti. Dopo due ulteriori interruzioni, dovuta a due incidenti occorsi a Marcus Ericsson e a Felipe Massa, è spuntato il sole sul circuito. Ci è voluta circa un'ora per riuscire a portare a termine la Q1.
Seconda posizione per il compagno di Rosberg, Lewis Hamilton, che ha scampato per un pelo l'eliminazione alla Q2. Il pilota inglese, penalizzato dalla bandiera gialla per un lungo di Alonso, è stato beffato all'ultimo tentativo della Q3 da Rosberg; il pilota tedesco ha alzato il piede dove veniva sventolata bandiera gialla, in curva 8, e ha poi accelerato nella parte finale, dove non c'erano bandiere gialle, a partire dalla curva 9. Rosberg è finito sotto investigazione da parte dei commissari per non aver rallentato a sufficienza dopo qualche ora dalla fine della qualifica; la telemetria fornita da Mercedes, però, lo ha scagionato. Terza posizione per il pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo, che ha preceduto il compagno di squadra, Max Verstappen. Quinto è il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel; segue Carlos Sainz, della Toro Rosso. Bene le McLaren, con Fernando Alonso e Jenson Button settimo e ottavo, rispettivamente. Chiudono la top ten Nico Hulkenberg, della Force India, e Vallteri Bottas, in forza alla Williams.
Ha mancato l'approdo alla Q3 per un decimo il pilota della Haas Racing, Romain Grosjean, che ha preceduto l'alfiere della Toro Rosso, Daniil Kvyat, che, a differenza del compagno di squadra, Sainz, non ha passato il taglio della Q2. Male anche Sergio Perez, della Force India, apparso particolarmente competitivo sotto la pioggia. La VJM09 si è mostrata decisamente performante in condizioni di bagnato estremo.
La grande sorpresa in negativo, però, è l'esclusione dalla Q2 del pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, beffato dallo scorrere del tempo. Il finlandese campione del mondo nel 2007, infatti, non è riuscito, a differenza dei rivali, ad effettuare un ulteriore tentativo lanciato nella Q2, avendo tagliato il traguardo nel giro precedente dopo lo scadere dei minuti a disposizione. La pista è andata migliorando, e Raikkonen, forse non abbastanza incisivo nel tentativo a sua disposizione, è rimasto beffato. Seguono l'alfiere della Haas Racing, Esteban Gutierrez, e Felipe Nasr, della Sauber.
Il primo degli esclusi dalla Q1 è il pilota della Renault, Jolyon Palmer; out anche l'alfiere della Williams, Felipe Massa, Kevin Magnussen, della Renault, Marcus Ericsson, in forza alla Sauber, e i due piloti della Manor, Pascal Wehrlein e Rio Haryanto. Marcus Ericsson è stato protagonista di un incidente nel corso della Q1: il pilota della Sauber, già finito a muro nello scorso weekend di gara in Gran Bretagna, ha divelto la cartellonistica dopo aver perso il controllo della sua C35 in curva 10 per via dell'aquaplanning. L'incidente di Ericsson, uscito sulle sue gambe dalla monoposto, ha causato la seconda bandiera rossa della sessione. Ericsson vedrà il via della corsa dalla ventesima posizione.
Non è andata meglio al pilota della Williams, Felipe Massa, finito a muro con la sua FW38, che montava gomme intermedie. Massa è impattato contro le barriere dopo aver perso il controllo della sua vettura passando su un cordolo in curva 4. Il botto di Massa, che nel 2009 qui ebbe il grave incidente che lo costrinse a saltare il resto della stagione, ha portato ad un nuovo regime di bandiera rossa. Massa scatterà dalla diciannovesima posizione in griglia. Grave errore di valutazione, quello del paulista. Nella ghiaia anche Rio Haryanto, della Manor, che prenderà il via della gara dall'ultima posizione.