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La storiella è abbastanza divertente perché Daniel Ricciardo cambia spesso pettinatura e a volte esagera con esperimenti che peggiorano le cose. Ma lui è molto amico del barbiere, che era fra i suoi amici di infanzia e anzi proprio il barbiere ha svelato un piccolo segreto: Daniel da piccolo era particolarmente brutto, magrolino, naso grosso, capelli ricci, insomma non era il ragazzone di oggi che le ragazze inseguono in ogni box. E allora, per renderlo… presentabile, gli tagliava i capelli modificando l’immagine. Sono passati tanti anni, ma Ricciardo non ha mai cambiato barbiere né amico, per fortuna ha cambiato il fisico che ora è palestrato e abbronzato al punto giusto…
Ve lo ricordate Aldo Biscardi? Quello del processo del lunedì e della moviola in campo? Ebbene nel calcio si fatica ancora a vedere i sensori fra i pali ma in F.1 in Ungheria hanno debuttato i cordoli elettronici, cioè un sistema di sensori avvisa quando una macchina taglia con tutte e quattro le gomme oltre le delimitazioni, così si è sicuri di aver violato la norma senza restare alla discrezione dei commissari. A Silverstone, infatti, in alcune curve scattava la penalizzazione in base alle immagini TV e in altre no, eppure l’infrazione era la stessa. Da Budapest fine alle illazioni. Ma ancora non si sa come venire penalizzati o se scatta la tagliola elettrica con scossa nelle chiappe del pilota. Ridicoli.
Si è conclusa la trattativa per la cessione della Sauber che è stata rilevata da una cordata che opera nel mondo dell’economia in Svizzera e che rappresenta la TetraPak (sponsor portato da Ericsonn) nella gestione del team. Peter Sauber ha lasciato la proprietà e Monisha Kalterborn resta la team manager con compiti operativi in pista. Per Peter Sauber è la fine di una storia sportiva e umana molto importante, infatti era definito come il Minardi svizzero per la sua classe ed educazione, il suo comportamento corretto con tutti. Ora si volta pagina, ma la cosa che lascia perplessi è che il motor Home del team, che è poi la giunzione di due motorhome uniti da una passerella, si è scoperto sia costato 10 milioni di euro. Ora calcolando che un motor home non supera i 2,5 e che l’allestimento per quanto suntuoso difficile che superi il milione, si fatica a capire come si sia speso una cifra del genere, forse per tenersi alla pari con quello McLaren che ne è costato 15 al pari di quello Ferrari, ma si tratta di investimenti programmati qualche anno fa e che devono essere ammortizzati negli anni.
La cosa che lascia perplessi è che il motor Home della Sauber, che è poi la giunzione di due motorhome uniti da una passerella, si è scoperto sia costato 10 milioni di euro. Ora calcolando che un motor home non supera i 2,5 e che l’allestimento per quanto suntuoso difficile che superi il milione, si fatica a capire come si sia speso una cifra del genere
Su una manica delle divise della Ferrari compare la pubblicità di una birra indiana, la Singha e sull’altra quella dei pistoni Mahle, che è un fornitore tecnico. In Sudamerica, diceva un giornalista della TV CanalF1 Singha (ma non scritto così) è sinonimo di rapporto… molto intimo fra coppie, quindi secondo lui alla Ferrari si…Singha Mahle…
Sebastian Vettel ha l’abitudine di arrivare in circuito su due ruote, in Canada andava in pista con la bicicletta, a Budapest, viste le distanze, si è presentato con lo scooter e con casco nero in testa. Ha sorpreso quando ha parcheggiato il suo mezzo nel posto riservato ai piloti, dove gli altri hanno parcheggiato le vetture di rappresentanza, le Clio RS per Palmer e Magnussen, le Mercedes AMG per Hamilton e Rosberg e via di questo passo, fino allo scooter di Vettel. Un segno dei tempi attuali?
Il rifacimento dell’asfalto del circuito, steso appena 40 giorni fa, ha creato molti problemi nella prima sessione anche a causa della pioggia caduta durante la notte. Testacoda a ripetizione e perdita di aderenza per quasi tutti i piloti. Il problema pare essere la miscela oleosa abbondante usata per il nuovo manto. E con le gomme usate dalla F.1, che in pratica fanno quasi da aspirapolvere visti i livelli di aderenza, bastava mettere una ruota appena fuori posto che si finiva per prati. Ne ha fatto le spese anche Hamilton che ha stampato la sua Mercedes contro le barriere, provocando anche una bandiera rossa, ma l’inglese è riuscito in qualche modo a tornare ai box a ritmo ridotto.
La piccola Manor sta stupendo per come si sta comportando. Un grosso aiuto lo sta dando senza dubbio il motore Mercedes, ma la struttura è snella e senza fronzoli, tra l’altro sono anche molto gentili e disponibili, al contrario della maggior parte dei team. Merito anche di Pat Fry e Nick Tombazis che dalla Ferrari e McLaren hanno portato una certa mentalità competitiva. I piloti poi se la stanno cavando meglio del previsto, Wherlein è andato a punti, Haryanto ci è andato vicino, anche se non sono mancate le delusioni e qualche svarione. Di sicuro spendono meno di tanti altri ma il rapporto spese risultati parla per loro. Che ci sia la mano di Mercedes che lo considera come uno junior team con cui fare test? Qualcuno lo sostiene ma non cambia la sostanza.
La piccola Manor sta stupendo per come si sta comportando. Un grosso aiuto lo sta dando senza dubbio il motore Mercedes, ma la struttura è snella e senza fronzoli, tra l’altro sono anche molto gentili e disponibili, al contrario della maggior parte dei team
Gradita presenza (per le signore) di Rocco Siffredi nei box di Budapest. Il noto attore abruzzese vive in Ungheria da anni e c’era pure la moglie Rosa e il figlio maggiore. A proposito del primogenito, c’è da dire che ormai è alto quasi due metri e la sua carriera di pilota di kart è stata bloccata dalla crescita precoce, stessa cosa anche per il secondogenito. “in pista se la cavavano bene – dice Rocco – poi sono cresciuti e così o allungavamo il kart o gli tagliavo le gambe, faranno altri sport e la passione per le corse la sfogheranno guardando i GP”. Siffredi ha anche un ristorante nella zona del parlamento, molto chic e di classe, per il week end della gara, non avendo il pass per tutti e tre i giorni (venerdì è stato ospite dell’amico e conterraneo Gino Rosato) se ne è andato in gita sul lago Balaton e si guarda la gara in TV: “Senza Trulli però devo dire mi manca l’adrenalina di un amico e grande campione in pista”.